Lo Stato Moderno - anno III - n.1 - 5 gennaio 1946

20 LO STATO MODERNO DOCUMENTAZIONE Educazione Sov4P.tica Deana Levin, nel suo libro « Bam– oin~ nella Rlussia sovietica • pubbli– cato qualche anno fa a Londra dalla Ed. Faber and Faber Ltd. e prÒibito in Italia dalla censura fascista, espo– ne le sue esperienze di insegnante nel– le scuole sovietiche, dandoci assic;ura– zioni circa l'autenticità degli episodi citati nel corso della trattazione. La Levin. come studiosa di questio– ni pedagogiche, dopo viaggi in Ame– rica. Francia. Germania, Belgio. Sviz– zera ed altri paesi, si recò in RÙssia per insegnare nella scuola anglo-ame– ricana di Mo~ca, la quale, come tutte le altre scuole tartare. tedesche e di altre lingue. è stata istituita per edu– care i ragazzi russi vissu.ti fuori della Patria e non ancora su111c1<,mtm-11",e a conoscenza della lingua da poter se– guire corsi regolari. Dopo due anni d·insegnamento, l'au– trice passò al Comitato di cont,rollo scolastico ed ebbe modo, cosi, di svi– luppare i suoi contatti con la orga– nizzazione scolastica e assistenziale dell'infanzia, pur avendo seguito nel– la scuola anglo-americana gli stessi programmi e gli stessi testi scolastici (tradotti) in uso nelle scuole russe. A prima vista il libro può sembrare opera di propaganda, la veridicità de– gli assunti può essere determinante per Il solo fatto che l'A. si serve di una esposizione di piccoli episodi colti dal– la vita quotidiana, capace di portare il · lettore nell'ambiente della vita sco– lastica sovietica consentendogli di se– guire le lezioni, le reazioni all'insegna•• mento di una o al'altra materia, il controllo continuo per perfezionare r sistrmi vigenti, ecc. L.'A. è convinta che la Russia « s.ta elaborando il miglior tipo di educa– zione possibile • e che, quando tutta l'organizzazione scolastica potrà dirsi completa (asili a sufficienza, scuole, parchi per giochi, librerie, teatri per ragazzi, ecc.) quando I genitori saran– no tutti educati secondo i principi so– vietici, ed Il numero dei maestri spe– cializzati corrisponderà alle necessità « la terra sovietica diventerà il paraJ diso dei bambini • do've ogni ragazzo avrà dinanzi a sè aperte tutte le car– riere e potrà liberamente scegliere il lavoro che maggiormente è ad;itto alle sue attitudini e tendenze. *** Forse la Levln nella descrizione cl1e la dell'allievo sovietico è troppo in– fluenzata dall'entusiasmo per i suoi al– lievi della scuola anglo-americana e generalizza al punto da confondere il particolare col generale e far passare per realtà ciò che dal 1933 costituisce • la .realizzazione di un programma teo– rico. 1 Si insegna alla • classe • e l'abilità del maestro consiste appunto nel do– vere e sapere portare tutti gli elemen– ti della classe allo stesso livello. Per raggiungere tale fine livdlatore Bi am– mette che il maestro stabilisca dei rapporti personali con ciascun ragaz– zo, per aiutare e stimolare i meno in– telligenti ed i meno volonterosi e fre– nare • !'eccessiva, personalità dei più dotati. Frequenti ispezioni servono a con– trollare l'attività dell'insegnante, spe– cialmenj.e per quanto riguarda lo svol– gimento dei programmi che devono es– sere rigorosamente aderenti, in ogni dettaglio, all'indirizzo generale. Nelle riunioni settimanali del corpo insegnan– te e degli ispettori, il maestro viene pubblicamente criticato e ammonito. T ragazzi stessi, i quali anche da 10 an– ni in poi hanno il loro comitato per di– scutere la questioni scolastiche, pos– sono liberamente accusare il maestro di non interessarsi adeguatamente al– la scolaresca, di essere troppo indul– gente, di non saper mantenere la di– scip;!na, ecc., senza che questo meto– do... democratico crei reazioni spiace– voli nei maestro. L' A. insiste sulla libertà di critica ne– gli ambienti scolastici, così com'è do– vere di ogni cittadino far conoscere alle autorità le sue obiezioni su ogni questione, per eliminare gli inconve– nienti, e accusare chiunque non si atten– ga alle supreme leggi dell'U.R.S.S. Co– sì un ragazzo di nove anrii - racconta la Levin - denunciò alla polizia: il proprio padre che gli aveva dato uno schiaffo. 0 E' stato fatto il sopraluogo con relativa inchiesta: il ragazzo é ri– sultato irrequieto e disubbidiente e co– si lo schiaffo, anche contro la legge, è stato magnanimamente condonato. E se il figlio non fosse risultato degno di ricevere uno schiaffo dal padre, qua– le sarebbero sta te le sanzioni della legge? Mah! I genitori sono responsa– bili della condotta dei ragazzi fuori della scuola e vengono richiamati se i ragazzi non fanno regolarmente I compiti assegnati dal maestro. Anche nella scuola il metodo bolsce– v'ico si basa sulla emulazione. Tutte le classi sono in gara permanente e quella che avrà la votazione comples– siva più elevata sarà prem:ata. I ra– gazzi eleggono il loro comitato e scel– gono i compagni che devono risponde– re dell'ordine, della .disciplina ed an– che del... profitto della classe. Se per caso ·qualche alunno si dimostra cosi negligente da compromettere la vnt~– zione finale della classe, al riunisce il comitato pi:r discutere il caso, e ·,11,– ti si adoperano perchè venga aiutato e rimesso ln carreggiata. L'A. definisce tale Sistema una prova di una !fran- • de umanità e di a.to senso di solida– rietà. I nomi degli alunni migliori vengo– no annotati sul giornal'e murale dèlla scuola, ma anche l nomi de! genitori che si distinguono nel lavoro e nelle fabbriche vengono messi nei giornale murale in modo da creare l'emulazio– ne fra gli, stessi, per decoro del figllo nspeLLo a, compagni e p.r emu1are gli altri genitori a comportarsi bene nel– le rispettive mansioni sociali sino a giungere all oQore dell'albo scolastico. La Levin dice di aver visto fotografie di mamrpe operaie di scarso rendimen– to vicino a fotografie di mamme ope– raie scelte, con sotto l'indkazione del nome degli alunni-figli ottimi o med:o– cri anch ·essi nellv studio. Il sistema educativo sovietico in questo modo è connesso a tutto il sistema sociale ed impone ai maestri un continuo contat– to con le famiglie dei loro allievi. In quanto ai •«clubs» per ragazzi, ove ognuno può, dopo scuola, seguire quan– to maggiormente lo interessa, D,ana Levin li trova estremamente interes– santi ma non accenna, lei che 'ha· viag– giato tanto ed è studiosa di materie pedagogiche, se negli altri paesi esiste qualcosa di uguale o di più perfetto. Accenna semplicemente cpe in questi c!ttbs i ragazzi si appassionano ali 'arte, alle cose tecniche, all'agricoltura, ecc. e così alla fine del decimo al1'11oobbli– gatorio di scuola, sapranno scegliersi il lavoro o la· professione che maggior- mente loro aggrada. ' / . Particolarmente curati sono gli spet– tacoli teatrali per ragazzi, i cui pro– grammi devono essere discussi e com– mentati in classe e gli insegnanti deb– bono fare un rapporto alla direzione del teatro riportando le impress:oni dei ragazzi, utili per apportare quelle mo– difiche che si rendono necessarie alle rappresentazio~' e oer suscitare le... critiche degli spettatori in erba. In appendice sono riportati i pro– grammi d'insegnamento per le varie classi ed alcuni brani dei libri di te- • sto stille varie materie. * * * Dalla lettura di questa pubblicazio- ne emerge evidente la prec11rietà ed il carattere sperimentale di# tutto Il sistema educativo russo, pur dando l'impressione 'di una eccezionale vita– lità ben lontana da ogni conformismo burocratico. Pur nondimeno, dopo una documen– tazione così ponderosa ed analitica, re– sta al lettore la senzazione che l'au– trice abbia visto e detto solo quello che ha voluto vedere e dire e che, die– tro le scene luminose, vi è un settore di ombre in cui l'infanzia sovietica vi– ve ancora· tragicamente. GlJGLlELMO CHILLEMJ j j j

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