Lo Stato Moderno - anno III - n.1 - 5 gennaio 1946

I 10 LO STATO MODERNO DAL PROCESSO·DI RIOM ,. AL PROCESSO PET AIN 10. - la liquidazione del pasRato In verità gli avvenimenti ufficiali in Francia dopo il 1941 non hanno più interesse francese. Questo è a:trove, ne!le zone c:andestine de]a resistenza da dove uscivano fuori g:i autori deg:i attentati che continuavano contro gli uomini e :e cose: collaborazionisti, ufficia:i tedeschi, treni, trasporti di truppa e di materiale, edifici, impianti e via enumerando. · Al di sopra di questo mondo nascosto, ma vivo di una vita prepotente, senza presa su di esso,. sradicato e costretto ad appagarsi di gesti impotenti e di retorica bo:sa, stava il mondo ufficiale di Vichy, fossilizzatosi, dopo il ritorno al potere di Lava:, in un co[aborazionismo senza speranza. . Di contro poi c'era l'occupante, che vedeva diventare ogm giorno più impossibi:e la rea:izzazione de! sogno·di_una grande egemonia tedesca sul:'Europa pacificata sotto la lex t>euto– nica, dato che le imprese mùtari, sebbene ancora per qual– che tempo favorevcù, non approdavano a risu:tati tangibi!i e l'armistizio e •!e occupazioni, prolungando indeterminata– mente una situazione innatura:e, davano modo ai popoli di riprendersi. L'unità d'Europa secondo la formu:a ?roposta da Hit:er avrebbe potuto sorgere, almeno provv1sonamente, come conseguepza di una guerra lampo fortunata; una guerra lenta, che ne:la mig:iore del!e ipotesi non avrebbe potuto conc'.udersi che con una pace di compromesso, la rendeva impo~sibile. L'Olanda era in continua ribellione; :·a Nor– vegia la Danimarca, il Belgio ribo]ivano sotto sotto. La Fran– cia, v'erso la quale l'occupante aveva spiegati_ tutti gli inab~ tesori di seduzione di cui disponeva, non permetteva ormai più nessuna i:'.usione. La misura di cosa fosse diventato Vichy, picco!a corte dove g:i unici e:ementi ancor operanti erano :e ambizion;, gli egoismi personali, gli interessi materiali dei singoli o d~i gruppi, s'ebbe a:Jorquando il 5 novemb~e 19~2 avvenne lo sbarco a:Jeato al Marocco e in Algeria, e, di conseguenza, subito dopo, la Germania ocoopò tutto il territorio metropo– litano. Davanti a quel:'avvenimento, e a:l'impossibiltià in cui l'asse fu di reagire prontamente, non ci fu osservatore attento che non sentisse come da quel moment_o la fortuna del:a Ger– mania dovesse fata:mente e sempre più rapidamente decli– nare. Ma Lava!, troppo compromesso ormai, non seppe tro– vare una trasversa:e aJa via per la quale si era messo, su cui avviarsi e tentare di salvare sè e il governo francese; e più che mai s'aggrappò al vechio vincitore di Verdun, non so se sperando ancora una vo:ta di coprire se e :a propria attività col suo nome, certo impedendo che que.lo ~on un gesto qua:siasi compromettesse ancor più la sua situazione. Pétain dal canto suo non seppe trovare più neppure quel poco d'energia mostrata il 13 dicembre di 'l:l~e.anni_ prima, o a: momerito deg:i eccidi di Nantes, per chiarire, sia pu~e con un gesto fors anche unicamente simbo:ico di Rrotesta, :a propria posizione, e, con quel:a, l'atteggiamento de..a Francia: Le sue prime recriminazioni, o ve::eità di -recriminazione, s1 urtarono a:Ja resistenza combinata di J..aval e de:!'oocupant~'. e si par:ò allora di una sua semi-prigionia. Ma le forze g.1 mancarono per provocare l'avversario a::e. estreme,_ mi_sure, e accettò di continuare ad essere il capo deJ,.o Stato il giorno in cui questo ufficio non poteva più venir tenuto con onore e con dignità. Questo costituisce certo la maggiore de::e _sue colpe. Qua'.e campo d'aziqne g:i rimaneva ancora, quale mezzo per agire sull'occupante, per tenerg'.i in certo qual modo te,ta ove il caso lo richiedesse? Si racconta che quando ·il 13 d:cembre 1940 l'ambasciatore Abetz s'era presentato minaccioso a Vichy, Pétain g:i avrebbe risposto: essere eg:i in grado, nel giro di poche ore, di avviare la fìotta francese nei por~i a::eati e di ribellare l'impero. Ora la flotta s'era autoaffondata ne::a rada di To:one o aveva raggiunto i porti a::eati o neutri, e l'impero era passato tutto a::a dis- sidenza. · Ouanto al:'ammirag:io Darlan, egli era stato nell'u:tirna dec;de dell'ottobre 1942, pochi giorni cioè prima de::o sbarco a:Jeato, nel:' Africa de: Nord, ad Algeri, Orano, Casab:an· ca, giù fino a Dakar, e s'era ·abboccato con i capi mi'.itari. La storia dirà forse un giorno qua:e sia stata la vera attività de! capo de[e forze armate deJ:a Francia di Vichy in quel momenro. Que::i che certo si è, è che il 25 ottobre in Ca– sab!anca egli assicurava di viva voce ai rappresentanti de:la Germania e dell'Ita!ia che « se gli Alleati attaccheranno, la Francia difenderà :'Africa de: Nord e i: Marocco» (1). Ma nei giorni immediatamente successivi le autorità francesi ritira. vano, ottenuto chissà come :•assenso tedesco, a:cune batte– rie costiere; e :a mattina de:Jo sbarco l'aviazione francese non si :evò, lasciandosi distruggere sul campo. So:o una nave da, guerra francese (dopo g:i incidenti di Mers-e!-Kebir e Dakar s'era sempre parlato òe:I'ang:ofobia de::a marina), la Jean Bart, che non era in condizioni di prendere il mare, apriva dal portò di Casab'.anca il fuoco sugli a::eati, e il ge– nera:e Noguès, ancora incerto sul!a linea di' condotta da se– guire, aiutava i rappresentanti del:'asse a rifugiarsi in terri– torio spagnolo. Darlan, che nel frattempo era rientrato a Vichy, ritornava poi subito ad A:geri, dove aveva trasferito da un mese e più la propria famig'.ia, progettando di ripren– dere il g:uoco politico a fianco d_el nuovo vincitore. Ma un co:po di rivo:tel:a troncava sul nascere G tentativo di far di un uomo di Vichy un capo de!:a resistenza. L'epilogo del:a storia di Vichy si è svolto in questi giorni. Pétain e Lava: e a:tri uomini di que! governo sfi'.arono da, vanti ai giudici e ai giurati. Alcuni di co:oro che un giorno sedettero a Riom sul banco degli accusati figurarono ora come testimoni a]' accusa. Certo Ì'6!C-presidente della repubb!ica Lebrun potè rim– proverare ~ LavaJ di non avere ascoltato il suo consig:io: essere preferibi'.e !a Francia venisse governata da un Gau– le:ter tedesco piuttosto che mettere in iltedi un Governo francese col!aborazionista; ma la Francia può chiedere al signor Lebrun e ag:i uomini di a:Jora perchè non abbiano segu:to a suo tempo .J'impulso di trasferire il governo fran- (1) L'ammiraglio Darlan ebbe in quell'occasione due colloqui in due ,giorni successivi: iJ primo con il generale Vogl, capo della commissione tedesca d'armistizio con la Francia,. il _secondo col generale Vacca Maggiol:ni, presiden.te de,la commcss:one !~- 1:ana d'armistizio ron la F-rancia. Que3to secondo e_bbe i':10~0 11 25 ottobre al palazzo deJ.:e-rn:l'.enze di Casabl_anca,_ present.' I am– miraglio Muselier e il generale Juin. E' s~!f1cat1vo che m q':'el suo viaggio l'ammiraglio Darlan non s1 ,s:~ recato a Tun.s!, (contrariamente a quanto i giornali In un pruno tempo avevano detto sa,rebbe avvenuto). ;1 cui Eey assunse po! un atteggiamento filo-assista. . ..,. . Lavai ne; g:ornl de!Jo sbarco, a!fermava _m un suo -uiscorso. « Terrò fermo. I rivo!.tosi saranno riportati nuovamente sulla retta via. Non c'è dubbio che gli ,americani si ~ono i!!'Padi"on!U ·.dell'Africa del Nord grazie a un tradimento vergognoso del franc,èsi •· /Neue Zurcher Zeitung del 5 ottobre 1945).

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