Lo Stato Moderno - anno II - n.22 - 20 dicembre 1945

360 LO STATO MODERNO LA SITVA-ZIONEINTERNAZIONALE SG·UARD,O D'INSIEME I commendll della stampa britannica e americana da Washlng;ton sin dall'ar– nivo odlà del Brano Ministro brtitanni– co, si• sono :pr'incipaJmente occupati del presunto « ipiano • :brlitlannico per met– tere in comune le conoscenze scientifi– che di utililtà rnillitare, e in pat'ticolare, naturaamenite, il segreto dehla bomba atomico. Sia che un simile progett'O sia stato o no eMettivamenite proposto dal Capo del Ministero br.itannlico, è eviden– te che Jo scopo dellle sue =versazioni con i,l Presidente iameriQmo 0 ha a'll'Uto un caratte!"e esplm,ativo. G1i stati Uni– ti, la Gran Bretagna e il Canadà .sono in possesso di" •un mezw di distruznone che se ve11'isse 1Usato da entrambi gli avversari in una ~utura guerra distrug– gerebbe sema possi.bili.tà di dubbio ~a nostra civiO.tà.l.«fe.t.entori di questo ter– ribile seg;reto possono seg;u.i,redue vie; o cereatre di serbairlo per sè oppure · condirvider-lo con allrt,re grandi potenze che si sono impegnate, come membri del Consiiglio di Sicurezza delle Naz.ioni U– nite, a mantenere la pace nel mondo. Per H momento l'IUilica potema che possiede gL! impianti peir la fabbrica- . ziooe della bomba atomica è l'America. Se si presentasse Ja necessità anche la Gre-n Biretagna potrebbe però avere una attrezza1l!.lra simò.Qte. Dopo l'ultima guerra TQ.Ollddalentram'be queste due potenz.e si sono private della loro pre– dominanza militare disarniando fin al d( sotto del livello d,t sicurezza, mentre al tempo stesso aa Lega delae Nazioni veniva lasciata senza i mezzi aaeg,uati ,per garantiire il mondo -con tiro le ag.g,res- sloni. Fu così che i regimi 111azistae fa– scista ne11'Eùropa e nell'Estremo Orien– te poterono atfeirrare l'occ!15ione e giun. gere assai wci-no al com~eto successo .• Molti in :Gtran Bretagna e 111egQi Stati Uniti ritengono che non sia· perciò sag– gio .privarsi de'! nuovo vantaggio mili– tare a>lmeno 1fin quando non sia stata raggiunta una certa stabiilità neglii af– fari internazionali. •A questo gli sci8112liatirispondono che è assolutamente impossibile çonserva-· re per lungo tempo J:¾ menopollo di una scoperta scient.i:fi<:a. I principi! .del– la disgregazione atomica sono noti, e rutre Na2Ji<mi lhmno ll'isorse ìi.ntellet– tuali per esplorarli e smi.ttarli. Gli os– servatori politlci sube<n~ nel!la di– scussione per fair notare che il risul– tato di una corsa agli -armamenti « ato– mici • non pop-ebbe mancare di in– qud!nim-e ~e -relazioni internazionali, ,dal– la Cina alla Ruhr, e divi-derebl;>edne– vJtalbilmente iJ 'montlo in due grandi gn.i,ppi rivali, ciascuno 8Jl11Deto con mez– zi '1:aLI tla potere estinguere la razza w-niana. G1i economisti agg;i,ungono an- oh'essi la loro par-ola, per fare osser– vare che fa struttura eèonomlca de-l- , l'Unione Sovietica è particolarmente adatta per concentrare te sue vaste ,ri– sorse ·su:lllo sfruttamiento dell'energia ato~, e c:ne l'enorme estensione del suo terrJ•tonio ~e ipermetterebbè tli di- . femle<rsi daJl1a bomba atomica a mezzo delJla decentraJilzzazione, assai più ef– :!iicacemente di quailsiasi ·altro paese. L'a~tua1e situazjone è ~ricorosa, ma· p:ropno per quesro motivo 1o non la ritengo disperata. E' lapalissiano che la pace del mondo dipende dalla colla– bora7lione ,tra le d-amocra~e occidentia~ e l'UIJlione Sovietièa e che 11 mondo in guerra giungerebbe alla ca-tastro:fe fi– nalle de'lil',umanità se usasse le sue 111uo- ve scoperte scienti.fiche. Vi sono elementi nehl'Euròpa ce:!}tTalle coruironto a quello flel fu turo controlao dli• questa e di altre scoperte scientLfi- \. che <li uill'Ltà mfiltare. Se, offrendo talle I segreto ~n cam'bi•o dli. altl-i finora r\ima- • sti Ignoti a,gli alhleati"oçcidental'i, si riu– scisse a rendere ili Consiglio di Sicu– rezza de11'Ox,garuzza1'li.one delle Nazioni Unirte d!l deposill!rio di simiai i_nforma– zioni e un effi.cace regolatore dea loro uso i:ier scopi militari, ,la Russia e l'Oc– cidertte si sarebbero stretti la mano in un ,atto di vita'le co1laborazione. , Il sospetto ha gen~-to sospetto, ma la :ffi.duciauna volta maiturata potrebbe essere ug:uailmente fertrille. Il processo sat'à neoessairiamente graduale poichè ii punto di v,ist,a occidentaae· e quello russo sono piro:Mnrdamen.tediversi, ma essi ha'Il'Ilotutta,vila quaJf:he cosa in co- mune. U comprènsi,lfile desiderio delh Unione Sov.ie 'tl.ca · instaw:are regan'i comu.n!lsti nei paesi con,fin,an,ti, unirto ahla completa confisca delhlederrate a:li– mientari e alla rimoziooe degli impilanti mdustria!li per fair fronte alle più ur– genti i:tecessittà del paese, tendono a creat'e un se111timento conbra-I'io atlila Rtussia e aa Coinll.lllJ:smo. Non è negli in– teressi deg;Li.Adileati ehe la Germania e l'Austria si.ano animate da sentimenti di odio veno ~a loro vicina d'oriente. Lnolvre il form:aq;i di gzn'lline democra– zie (Parlamentari in Cecoslovacchiia, in e nelll'Asla ..che guardano oggi aJJe di– vergenre rosso-occide111ta,Ji con ansiosa aspettativa. Essi vedono dn un perma– nente estraniairsl di queste potenze o in una nuQ'\l>aguerra !'occasione per ser– virsi di .uno o de1l'a'Ltro degli avvèT– sal'i per il loro vantaggio. Essi saran– no assa 1 i delusi se 1I1onaltro perchè la co1labora,zione anglo-irussa americana è ~almen,te necE!Ssarla per g,li Stati Uni– ti, per il Cornmonwe~th britannico· e per :l'Unione Sovùetica. I primi due di questi paesi h:ano ,bisogno· della stabi– lità mondialle per vendere le loro mer– ci e mantenere arlto iJ ltivehlo di vita deU,e loro .popolazion,i e l'Urùooe Sovie– tica si ren,de conto dell'!immenso com– pl,to di ricootruzLone e di sviiluppò in– terno che l'attende e d€il ifatro che, una altra guerra qiondi ,a.le :i.e impedirebbe di· raccogliere i frutti della virttoria. • Polonia e in Ungheria è un· fattore mo– dleratore dt!lile ambizioni e pereiò :fa– vorevo1e a11a colwaborozione. L'attua1e stato d'animo de1la Russia è un misto di ama~i ricordi delle sof– ferenze e delile wml'.ia7lioni subite nel passato e di ,una esuberante esalltazione per H br.illante ·futuro che la v.ittoria le hil •assicurato. A questo si aggiun– ge la trionfante convinzione, tratta del– l'esperienza :fatta con popoli che sono politicamente prinntLvi, ohe il governo per il popdlo è assati più efmcace ed è deg,no di maggior affidamento del go– .vemo di popolo. I sentimenti che spmgono l'attuale polna russa verso un',azione esclltusi-– va e ,urullateraJè sono unicamente ani– marti daUa sfiducia verso Je potenze e c~l:fueiro se lniuscissimo a :f,ar rina– scere la fiducia. Ancora più dannos~ sono i russofohi arrabbiarti che inter– pretano ogni mossa de!l,la RA.issiacome r facente parte di un piano sinistro per la balscevizzazione deil mondo. Il ,problema se condividere o no -con la Russia il segreto del!la bomba ato– mica è di secondairia impoc.tanza, in Dol:fuiamo augurarci che la 1-'ranela si lasci convinceire a m•od:idii:care le sue obiezioni ai! piano di Potsdam per la 'f-ornnazione di un certo n.umero -di d:– casteri cen trailli in Germania che agi– scano sotto il contrOOtlodel Consiglio .Adileato,piano che tha l'appoggio sia del– l'Unione Sovietica che della Gran Bre– tagna e deglll Stati Uniti. La creazione di una sim:il!é orearuzzrazi-one non do– vrebbe necessariamente pregiudicaire· 1~ (luestione della futura struttura politi– ca de11-aGermahia, ma contribuitrebbe a evitare i:l caos che attualmente mi– nacci'a il paese. La tragica' situa2lione determinatasi nelà'Europa centrale ri– ch'iede energiche misure e queste po– tranno essere efficaci solo se basate sul– la colaabora'ZIÌooe. • Sarebbe sciocco coI11Clud 0 ere che· un nuovo incontro tlei « Tre Griand!i• po– trebbe tras:for.maire immed!iat~te la situazione, sebbene cjò potrebbe anche a·ccadere se ,un simile Ln.contro avve– nisse al momento giusto. E' inutiJe di-re che nulla 'potrà essere mtto se ·g11_ uo– mini di stato russi non appoggera~o lo sforzo delle Democrazie Occidentali, ma a questa spetta l'iniziativa. VINCENT HARLOW

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