Lo Stato Moderno - anno II - n.21 - 5 dicembre 1945

• 332 LO STATO MODERNO , DEMOCRATIZZARE IL CREDITO Le dichiarazioni del banchiere Giannini Nel numero del 20 ottobre di questa rivista sotto il tito– lo « La democratizzazione del credito » ho cercato di mettere in evidenza come attualmente possano aspirare al credito in Italia soltanto coloro iche siano In grado di offrire solide ga– ranzie soprattutto di c:iratt11repatrimoniale. Vale la pena di riportare quanto allora scrii;evo: 1 1 « L'entusiasmo per i risultati raggiunti (dal credito) non cl deve, però, esimere. dal chiederci se il credito - special– mente in Italia - adempia ad una funzione democratica, cioè .se del suo ausilio siano In grado di \ giovarsi anche le classi lalloratrici ed in genere quelle meno abbienti, non ai fini assistenziali, perchè non è questo che c'interessa, ma a quelli più importanti del finanziamento ai loro eventuali utili iniziative. In altri telmini ci chiediamo se le banche (adope– riamo questa denominazione in .senso lato) siano disposte, allo stato attuale del!'evoluzione del credito in Italia, a con– sentire dei prestiti in misura .sufficiente a ,persone .d'ingegno o intraprendenti, che abbiano interessanti iniziative ~ rea– lizzare, ma non mezzi da pffrire-~n garanzia». E aggiungevo: • In uno stato democratico progressista spetterebbe alle banche un'altra impor.tante funzione, quella d'aiutare , lavo– ratori salariati ad emanciparsi, a svolgere cioè un lavoro senza essere più costretti a stare alle dipendenze :di altri. Esiste, invero, un grande numero di lavoratori che 110npossono fare a meno di vendere la loro torza di lavoro contro un compen– so, per lo più inadeguato ai loro bisogni, solo perchè non. rie– scono ad avere In mano un modesto capitale -che sarebbe loro necessario, ad esempio, per metter su un negozio, un labo– ratorio d'artigiano oppure una piccola officina o una casa ili trasporti, da- ges,tire smgolarmente o raggruppati in coopera.. tive. Quanda si tratta di onesti e ,sobri lqvoratori non si com• prende perchè le banche non possano anticipar loro quelle poche decine di migliaia di iire necessarie a questo scopo, s'intende sempreèchè le loro iniziative siano giudichte serie e suscettibili di affermazione •. A distanza di pochi giorni dalla pubblicazione del mio articolo il banchiere italo-americano Amedeo Giannini, in una intervista concessa a Torino, dopo di aver riconosciuto il =– vimento di ripresa economica che si riscontra in Italia, ha aggiunto che ciò che lo ha sfavorevolmente impressionato è la burocrazia. « fn America - egli ha detto - le cose vanno più Jiscie anche perchè c'è più fiducia tra uo= ed uomo. La mia banca, per esempio, è disposta a consentire a qualsiasi famiglia un prestito 'di almeno duemila dollari ». Queste dichiarazioni sono assai interessanti. La Banca a America, e non v'è ragione di pensare che le altre banche seguano una linea di condotta diversa, è disposta a consen– tire a chiunque, salvo naturalmente comprensibili eccezioni, un credito di duemila dollari, che al cambio effettfvo attuale equivalgono a circa 700 mil4 lire. LO STATO MODERNO Abbonamento annuo . . . L. 360 Abbonamento sostenitore . L. 1000 Sono in vendita presso l'Editore, al prezzo di L. 500, poche sene complete del fascicoli stampati cLande1tina– mente durnnte l'occupazione tedeaca Nessuno si fa certo illÙsioni che in Italla possa farsi al– trettanto, diverse essendo l'educazione e l'evoluzione del no– stro popolo. La fiducia tm uomo ed uomo, 09f accennava Giannini, esiste da noi in misura assai llmitafa ,per diverse note ragioni, sulle quali è inutile insistere. Occorreranno, pur– troppo, parecchi anni prima che gl'italiani si 1isolle0no .dal– !' attuale stato di decadimento morale, davtJto al fascisnw, alla guerra perduta ed alla inflazione monetaria. Non;J,.asterà certo risdllevarsi, ma sarà necessario tendere ad un ,!rada quanto più possibile elevato di ,moralità, che sa1ebbe nello -,tesso tempo di civiltà. E' noto, per esempio, che in Italia l'assegno bancario ha una circolazwne precaria, essendo accettato in pagamento solo nei casi in cui il traente sia persvno as~aiconosciuta dal beneficiario, in modo da non esservi dubbio sull'esistenza dei fondi in banca. ·Non ostante che l'emissione di assegni a vuoto faccia incorrere nel codice penale, ci sarebbe tuttavia gente disposta a trarre in inganno il proprio contraente qua– lora questo accettasse per correntezza in pagamento degli assegni bancari. Nei paesi anglosassoni, invece, l'assegoo di banca circola come da noi quello circolare, con inconvenienti trascurabili. In Inghilterra ed ,in America lè transazioni ven– gono regalate, di solito, con assegni bancari e di questi ass~– gni si serv1Jno i contribuenti per pagare le tasse alle esattorie delle imposte. Non che in' quei paesi non vi sia qualcuno che si lasci attrarre dalla tentazione di emettere assegni a vuoto, ma si tratta di casi sporadici che non ostacolano il buon funzionamenw del sistema. Giò è stato opportuno premettere perchè non sarebbe giusto dare addosso alle banche rer .situazioni delle quali esse nori S'ono responsabili. Ma· anche nella diffidenza v'è misura e misura. Solp rperchè esistono persone priue di senso morale, immeriteooli di fiducia e quindi di credito non sarebbe esatto pervenire alla conclusione che da tale beneficio debbano essere estromesse ànche le persone oneste, che .del credito farebbero uso da buon padre di famiglia e \:he starebbero. sulle spine al solo pensiero di non essere in grado alla scadenza di fare fronte ai propri impegni. . I lestofanti esistono anche in America, ma ciò non toglie che col'à si possano ottenere dei prestiti, e non a titolo ecce– zionale, con semplici garanzie di éarattere personale e _conla assicurazione eh'essi verranno impiegati a scopo produttivo. I sistemi in uso in Italia per la concessione del credito contribuiscono a per·petoore il distacco tra classi abbienti e quelle non abbienti, consentendo soltanto alle prime di avva– lersi delle sostanze accumulate p'er acctescerle attraverso ap– punto il beneficio del finanziamento bancario, negato a col1zro che poco o nulla, possiedono. Democratizzare lo Stato significherà quindi de=cratiz– zare anche i sistemi di lavoro delle banche, ciò che richie– derà, come ha già scritto, che esse, rinunciando all'attuale attrezzatura burocratica, ritornino alla classica funzione di banchieri, cioè di dispensatori cu credito a coloro che danno più garanzia di adoperarlo in modo produttioo nell'interesse della collettività. . lo mi permetto fare appello ai miei colleghi direttori di banca, ai ,cultori di scienza bancaria ed a tutti coloro che s'interessano di questi problemi perchè vogliano .portare il loro apprezzato contributo alla discussione che io ho lnte,ço aprire coi miei articoli. GIUSEPPE LANZARONÌ!

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