Lo Stato Moderno - anno II - n.19 - 5 novembre 1945

294 LO STATO MODERNO RASSEGNA DELLA STAMPA Socialisti ... aclassisti (Avanti!, 9 ottobre 1945) Molte volte ci è già occorso di rilevare nnconsistenza teorica del voler definire il programma politico o addirittura il contenuto ideologico del partito d'azione ricorrendo alla parola socialismo, affib– biandogli poi quale specifica disbinzione vari predicati: aclassista, laico, antito– talitario, e~c.; contrn questo che rite– niamo, almeno in sede di propaganda un vero abuso di marchio di fabbnica, noi siamo sempre insorti per affermare l'autonomia ideologica e pratica del parti lo, senza ottenere però, sinora, quella unanimità di consensi che, era lecito attendersi in matcr>ia che anche in un partito per eccellenza di noncon– forrnisti come il nostro, non dovrebbe ammettere, pc-na la conf,usione babelica delle Lingue, due diverse opinioni. Ci pare perciò opportuno segnalare ai no– stri « socialisti aclassisti » le conside– razrloni di un socialista •socialista• contenute nel seguente corsivo: Ora é chiaro che per noi i! socialismo non può significare altro che !a lotta della classe lavoratrice contro una struttura sociale che afferma il privi– legio e parla di libertà solo su! piano giuridico, ignorandola su quello eco– nomico. Lotta di classe, dunque, contro altre classi, precisamente contro quel!e che si erigono a paladine di principi che -ripugnano alle norme più elemen– tari de!!a sc,!idarietà e de!!a compren– sione umana. L'idea e !'a.zione socialista si fondano quindi su una concezione classista. E « classisti» ci diciamo appunto perché contro le divisioni di classe; «classisti» perché operiamo con e per 1la classe la– voratrice in dialettica antitesi abla bor– ghesia; «classisti» perchè vediamo nel– l'ascesa de! proletariato l'unica garanzia del dissolvimento di ogni su.d,divisione in seno wl!a società. «Classisti», infine, perchè veramente socialisti. E allora, amici liberwli e azionisti, quale inter– pretazione dare al vostro « socia,!ismo? ». Romanticismo o mea culpa? Tanto nel primo come nel secondo caso i! pro– blema rimane aperto. Massimalismo democratico (Non mollare!, 19 ottobre 1945) Esiste, a nostro avviso, non solo un massimalismo rivoluzionario, marxisbico od anarchico, ma anche - e certo più pericoloso in questo momento di deli– catissima costruzione di uno stato di democrazia - un massimalismo demo– cratico, il quale non si accontenta di cooperare a questa costruzione, ma già vuole :precorrere i tempi e stabilire fin neg1i ultimi particolari come questo stato, ancora in mente dei, avrà da es– sere, col solo risultato di far sorge1·e inutili dispute fra quegli stessi che solo alt'opera di costruzione dovrebbero es– sere intenti. Solto questo aspetto ci sentiamo assai più so1idali con Celeste Negarville, che a quanto riferisce Tri– stano Codignola, avrebbe afferma lo, in modo particolarmente deciso, «che ogg,i, in Italia, il Partilo comunista non vuole una repubblica socialista, ma una re– pubblica democratica. Il problema del socialismo non è attuale, il problema di oggi è fa democraz,ia », che non con il suo critico, lo stesso Codignola, ohe di ciò non ·s·appaga e vuole preci– sare H proprio concetto di democrazia con queste parole: Da noi si vuole altrettanto sincera– mente democrazia, ma a! solo scopo di tmo Stato intimamente democratico: e poichè questo é fine, non strumento, c'interessa fin d'ora affermarne i carat– teri sostan;:iali, autonomistici, laici, li– bertari, socialisti (ma non marxisti). Certe definizioni non paiono a noi adatte allo scopo che perseguiamo in– sieme, essendo tali più da confondere le idee che da chiarinle. Ci piace invece il prudente possibilismo col quale rea– lfsticamente chiude le sue critiche alla enunciazione comunista: Da quanto precede, risulta chiaro - mi pare - che verso la democrazia, comunque concepita, i nostri due par– titi avanzano egualmente. Dopo, le stra– de potranno divergere, o potranno i partiti cambiare; m-a frattanto la strada é comune e faticosa e iunga, irta di difficoltà e d'insidie; i! pericolo comune ci unisce e ci imirà per ampio tratto. Sui voti preferenziali (I! Popolo, 23 ottobre 1945) Proprio mentre g,li uninom\nalisti di– fendono strenuamente anche se con po– che speranze •hl collegio uninomcinale, che ai loro occhi sembra meglio ga– rantire la scelta democratica dei rap– presentanti politici da parte degli elet– tori, G:useppe Brusasca sembra non appagarsi neppure del sistema propor– zionale usato per le elezioni del 1919 e del 1921, che comportava, come è noto, voti ,preferenziali e voti aggiunti, ma vuole addirittura sopprimere non solo i voti aggiunti (sul che sono tutti d'ac– cordo) ma anche i vo!i di preferenza. A noi pare che le considerazioni del Bru– sasca in favore di una graduatoria com– pilata dallie direzioni de·i partiti siano quanto mai lesive dei diritti degli elet– tori, specie ora che le direzioni dei vari pa1'tit:i ancor troppo risentono della Joro · origine • clandestina • e quando ancora troppi cittadini estranei completamente a11lavita politica non giudicano gli uo– mini dahle ,idee che professano, ma piut– tosto le idee professate dagli uomini che essi conoscono come onesti o disonesti. L'affermazione del Brusasca che « la graduatoria può essere fatta con piena conoscenza cli causa non dagli elettori, la grandissima maggioranza dei quali si occupa di po!it'ica solo ne! giorno del– le elezioni, ma dagli organi responsa– bv!i dei singoli partiti, previe democra– tiche consultazioni dei loro soci, i quali, conoscendo i I oro esponenti, sono in grado di giudica me i! valore » potrù ottemire la nostra approvazione soltanto il giorno, e ci pare ancora assai lon– tano, in cui si potrà essere certi che Ja democrama interna dei partiti sia di– ventata un fatto, che le « previe demo– cratiche consultazioni dei loro soci » siano entrate ne'l:Ja prassi e nello spiri– to di tutti i pa,rtiti. SERAFICUS CRITrCA SOCCA LE Rivista quindicinale del socialismo Sommario del N. 3: POLITICA ED ATTUALITÀ La C.S.: Conw!ta e Costituente: il no– stro compito. Nemo: Punti fermi: mentre si raduna i! Comitato centrale del P.S.l.U.P. Rinaldo Rigola: Il diritto di associazio– ne nella nuova costituzione ita– liana. Antonio Valeri: Come si voterà? Filippo Turati: Ciò che l'Italia insegna. PROBLEMI ECONOMICI E SOCIALI Roberto Tremelloni: Per una politica industriale dell'Italia. Virgilio Dagnino: La riforma industria– le: II l. _ Organi centrali e regio– nali di una economia parzialmente socializzata. STORii\, FILOSOFIA, VARIETÀ Giuliano Pischel: Il socialismo ciel Por· tito d'azione. Direttore: Ugo Guido Mandolfo. Redattore respons.: Antonio Greppi. ERRATA CORRIGE L'articolo « Assistenza sanitaria ai la• voratori » pubblicato nel n. 17 de • L-0 Stato Moderno » portava la cifra di li– re 28 quale quota capltaria a compen– so delle prestazioni da parte dei medici della Mutua. Tale tariffa non era ag– giornata, si rettifica pertanto in L. 70.

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