Lo Stato Moderno - anno II - n.7 - 1 maggio 1945

LO STATO MODERNO, 1° MAGGIO 1945 13 Tra le diverse conferenze riunite nel corso dell'attuale guerra prima della Confer-enza di Scm Francisco, due han– no particolare importanza agli effetti de!la futura organizzazione del mon– do, quella di Filadelfia (aprile-maggio 1944), che rielaborò alla luce delle esi– genze espresse dal!a nuova situazione e fissò in una «Dichiarazione» gli sco– pi e gli oggetti dell'Organizzazione In– ternazionale del Lavoro creata dopo la prima guerra mondiale (parte XIII del Trattato di Versailles), e quella di Dumbarton Oaks (21 agosto-7 ottob're 1944), che formulò le proposte per la costituzione della nuova organizzazio– ne internazionale che dovrà sostituire la vecchia Società delle Nazioni. I risultati delle due conferenze fu– rono consegnati rispettivamente nella Dichiarazione di FHadelfia, approvata il 10 maggio 1944 all'unanimità dai ,:ap– presentanti dei governi, dei datori di lavoro e dei lavoratori di 41 Stati mem– bri dell'Organizzazione, e nell'accordo di Dumbarton Oaks, il cui testo costi– tuirà la base di discussione della Con– ferenza di San Francisco convocata per stabilire !o statuto definitivo della nuova organizzazione. Riteniamo pertanto far cosa utile per i lettori riportare qui di ·seguito il testo dei due documenti, premettendo– vi il testo della Carta Atlantica elle cosi a lungo fu la base della propa– ganda di guerra degli alleati. 1 La Carta Atlantica (13 agosto 1941) Il Presidente degli Stati Uniti e il Primo Ministro sig. Churchill, rappre– sentante il Governo di Sua Maestà nel Regno Unito, si sono incontrati in ma– re. Essi erano accompagnati da funzio– nari dei loro rispettivi Governi, fra cui ufficiali superiori dei loro servizi mi– litare, navale e aeronautico. Il problema del rifornimento di mu– nizioni belliche, previsto dalla legge prestito e affitto per le forze armate del Regno Unito e per quelle dei pae– si combattenti attivamente per resiste– re all'aggressione, è stato di nuovo esa– minato in tutto il suo complesso. Lord Beaverbrook, ministro dei Ri– fornimenti, Ila preso parte a queste conferenze. Egli si recherà a Washing– ton per discutere in proposito su tutti i particolari con i funzionari compe– tenti degli Stati Uniti. I colloqui trat– teranno pure del problema dei riforni– menti all'U.R.S.S. Il Presidente e il Primo Ministro hanno avuto diversi colloqui. Essi han– no esaminato i pericoli che derivano per la civiltà mondiale dalla politica di occupazione militare mediante con– quista, intrapresa dai' Governo hitle- DOCUMENTI riano della Germania e da altri Gover– ni associati, e hanno fissato chiaramen– te le misure che i loro paesi devono rispettivamente prenc!ere per la loro sicurezza di fronte a questi pericoli. Si sono messi d'accordo sulla seguente di– chiarazione comune: « Il Presidente degli Stati Uniti e il Primo Ministro, sig. Churchill, rappre– sentante di Sua Maestà nel Regno Uni– to, essendosi incontrati, g:udicano op– portuno far conoscere certi principi co– muni nelle politiche nazionali dei loro rispettivi paesi, sui quali essi fondano le loro speranze per un migliore a v– venire del mondo: I. I loro paesi non cercano alcun in– grandimento territoriale o d'altra na– tura. II Essi non desiderano vedere nessun cambiamento territoriale che non si accordi con i desideri liberamente e– spressi dei popoli interessati. III Essi rispettano il diritto di tutti i popoli di scegliere la forma di gover– no sotto la quale vivranno e deside– rano vedere i diritti di sovranità e di governo autonomo restituiti a quelli di essi che· ne sono stati privati con la forza. IV Pur tenendo conto dei loro obblighi esistenti, essi si sforzeranno di favo– rire il godimento, da parte di tutti gli Stati, grandi o piccoli, vincitori o vinti, dell'accesso, su piede d'uguaglian– za, al commercio e alle materie pri– me del mondo di cui abbiano bisogno per la loro prosperità economica. V Essi desiderano promuovere la colla– borazione più completa tra tutte le nazioni nel campo economico, in modo da assicurare a tutti condizioni di la– voro migliori, progresso economico e sicurezza sociale. VI Dopo la distruzione finale della ti– rannia nazista, essi sperano di vedere stabilirsi una pace che permetterà a tutte le nazioni di avere i mezzi per vivere al sicuro entro i propri confini e darà a tutti gli uomini di tutti i paesi la sicurezza che potranno vivere la loro vita liberi da timori e minacce. VII Tale pace dovrà permettere a tutti gli uomini di percorrere i mari e gli oceani senza ostacoli. VIII Essi credono che tutte le nazioni del mondo, per ragioni sia materiali che spirituali, debbano giungere all'abban– dono dell'uso della forza. Poichè nessuna pace futura potrà es– sere mantenuta se gli armamenti di terra, di mare e· dell'aria continueran– no ad essere impiegati da nazioni che minacciano o potrebbero minacciare ag– gressioni, essi credono che, in attesa dello stabilirsi di un più ampio e per– manente sistema di sicurezza generale, il disarmo di tali nazioni sia essen– ziale. Nel medesimo tempo essi aiuteranno ed incoraggeranno tutte le altre mi– sure possibili che allevieranno, per i popoli amanti della pace, lo schiacciau– te fardello degli armamenti •. 2 Dichiarazione di Filadelfia (10 maggio 1944) La Conferenza generale dell'Organi:i– zazione Internazionale del Lavoro, riu– nitasi a Filadelfia per la sua 26" ses– sione, emana oggi, 10 maggio 1944, que– sta dichiarazione sui fini e sugli og– getti dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro e sui principì che dovreb– bero guidare la politica dei suoi mem– bri. La Conferenza riconferma i principi basilari sui quali è fondata l'Organiz– zazione, ed in particolar modo: a) il lavoro non è una merce; b) la libertà. di pensiero e di asso– ciazione è una condizione indispensa– bile per un continuo progresso; c) il pauperismo, in qualunque po– sto si verifichi, rappresenta un danno per il benessere di tutti; d) la lotta contro il pauperismo va condotta con instancabile energia da ciascuna nazione, e con uno sforzo in– ternazionale attraverso il quale i rap– presentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro, collaborando su un piede di eguaglianza coi rappresentanti del go– verni, prendano parte a libere d:scus– sioni e a decisioni di carattere demo– cratico al fine di promuovere Il be– nessere comune. II Con la convinzione che l'esperienza ha dimostrato pienamente il giusto fon– damento della dichiarazione contenuta nella costituzione dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro, secondo la quale• non può esistere una pace dure– vole se non sulla base della giustizia sociale, la Conferenza dichiara che: a) tutti gli esseri umani, qualun– que sia la loro razza, la loro religione ·e il loro sesso, hanno diritto al rag– giungimento del loro progresso mate– riale e dei loro sviluppo spirituale nel– la libertà, nella dignità, nella tranquil– lità economica e con delle possibilità eguali per tutti; b) la messa in pratica delle con– dizioni che permetteranno di realizzare

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