Lo Stato Moderno - anno II - n.5-6 - marzo-aprile 1945

IL VENTO DEL NORD ___,,,.- L'atmosfe~a politica. che regna. nella capitale e nell'Italia liberata, a quanto risulta dalle informazioni che pervengono dal Sud, continua ad essere pesante e caratterizzata da un vivo senso di incertezza, di irreso– lutezza e di inquietudine nei circoli politici, di indifferenza e di abulico stupore nelle masse popolari lasciate abitualmente assenti e solo ogni · tanto evocate sulla scena a intimorire il pubblico coi loro minacciosi bron– tolii. Domina in tutti l'impressione che il libro della nuova vita politica d'un popolo risorto a liberi reggimenti ancora non sia stato aperto ; un sangue torbido e pesante si attarda nelle arterie di un organismo politico e amministrativo_ privo ormai d'intrinseca vitalità; incapace di prendere permanente contatto con gli strati profondi della vita nazionale o di at- _ tingere dai bisogni, dalle esigenze e dalle -passioni di questi l'impulso al lavoro e alla ricostruzione. Fra lo Stato e la pubblica opinione, nelle sue molteplici sfumature, sta uno schermo che impedisce adesione e co– municazione; né i partiti politici, per l'ambiente sociale da cui traggono i loro aderenti e pèr l'intrinseca impreparazione, appaiono in grado di compiere quella funzione di mediazione politica e psicologica che costi– tuirebbe uno dei compiti essenziali delle moderne correnti politiche. Di -vita democratica insomma, nell'accezione ampia e sostanziale dell' espres– sione - sussistendo tuttavia il grande presupposto della libertà di stampa - appena un principio : e naturalmente, negli animi dei critici superficiali e delle masse ancora ineducate, inesperte dei faticosi cimenti della vita. politica e punte dalla crisi economica e della paurosa incertezza del f1,1turo, un senso di delusione, di amarezza,· di scoramento. In realtà, né il difettoso funzionamento della macchina dello Stato, -3-

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