Lo Stato Moderno - anno II - n.3-4 - 1-16 febbraio 1945

,, / PROSPETTIVE DELLARICOSTRUZIONE La lotta infuria ancora aspramenfe su tutti i fronti, ma molti sintomi fanno già chiaramente comprendere che essa volge al suo epilogo. Non è quindi inop– portuno spingere lo sguardo nel f_ùturo per esaminare, sia pure nelle loro linee ge– nerali, i problemi che ci attendono nel dopoguerra. Fra essi quello della ricostru– zione è il più spesso citato senza però che nessuno lo abbia finora fatto oggetto di un serio esame, non dico nelle questioni di dettaglio, per le quali difettano an- · cora molti dati indispensabili, ma anche solo nel procedimento che deve portare alla sua risoluzione e per il quale già si conoscono ~li elementi necessari e suffi– cienti. Questo assenteismo nell'affrontare un problema di tanta importanza è in– dubbiame1Jte conseguenza delle difficoltà in esso insite, ma proprio per tali diffi– coltà l'assenteismo è maggiormente preoccupante, poiché è certo che alla sua riso– luzione, per il numero e la vastità delle scienze che interessa e per la tendenza alla specializzazione degli studi moderni, occorre la collaborazione di tutti coloro che siano in grado di prendere in esame i singoli aspetti del problema. All'uomo della strada spetta invece il compito di esprimere le opinioni e le obbiezioni del grosso pubblico, anche se contrastanti con la scienza ortodossa. Se poi qualche competente prenderà la penna in mano per correggere gli errori e ren– derli di pubblico dominio, ciò sarà di tutto vantaggio per ogri saggio uomo poli– tico ed ogni cosciente cittadino. È con questa intenzione che ho creduto opportuno inquadrare nei brevi limiti ~egnati da questi articoli ,le principali prospettive della ricostruzione finanziaria ed economica della nazione. RICOSTRUZIONE FINANZIARIA Il punto di partenza di tutta l'opera di ricostruzione è il riordinamento della finanza nazionale, senza di che ogni iniziativa è destinata a restare senza effetto. Esso comporta: I) il risanamento monetario; 2) la regolamentazione dei rapporti di debito e credito; 3) la stabilizzazione dei prezzi e dei salari; 4) il riordinamento del siste– ma tributario; 5) la rapida eliminazione del debito pubblico; 6) il pareggio del bi– lancio dello Stato. I - Le spèse straordina1 ie del periodo bellico, ed in maggior· misura il pa– gamento delle indennità di occupazione, non hanno trovato che in minima parte una disponibilità fra le entrate effettive e per movimenti di capitali del bilancio dello Stato; l'eccedenza è stata coperta esclusivamente con l'emissione di carta moneta, il che ha condotto ad un punto tale di inflazione che fa escludere a priori ogni possibilità di riassorbimento della circolazione eccedente per riportare la lira al suo valore di anteguerra. Non sv se alla cessazione delle ostilità si conoscerà con esattezza l'ammontare preciso della circolazione cartacea; in caso negativo ·: il primo atto del Governo dovrà essere quello di fare il punto della situazione, di– sponendo la sostituzione alla pari degli attuali biglietti di banca e di Stato con - 13 -

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