Il Socialismo - Anno III - n. 22 - 10 gennaio 1905

IL SOCIALISMO spiriti: lo strano, il meraviglioso, il miracolo, la ne– gromam;ia, l'occultismo, tutte insomma le forme pat<?l0- giche barbariche della funzione cli protezione, come di– rebbe il Sergi, costituiscono siccome il sostentamento psichico del suo povero intelletto, della sua esistenza, intessuta di miserie e di dolori. La sua affettività è potente, ma instabile; le sue passioni veementi, ma fugaci. E- ciò ch'è pill._notevc,le è il modo rude, addirittura selvaggio, ond'egli manife– sta la piena del suo affetto, estrinseca la sua passione. Noi non dimenticheremo alcuni episodi caratteristici, avvenuti durante il recente viaggio di Enrico Ferri nelle Puglie; di }◄erri, pel quale il contadino meridionale, specie quello delle plaghe piì:1arretrate, nutre un senso quasi feticista di devo,.,ione, che, per 1m processo psi– colÙgico analogo. scaturente dall'identico, intimo orga– nismo psichico e che non t.: qui il caso di seguire e cli studiare, non riesce molto differente dalla devozione che porta in Chiesa ai santi e alle rnaclonne. E quegli episodi 1 a proposito dei quali scriviamo, hanno valore d'un sintomo. Vi furon contadini che, al primo apparire del pro· fcssor Ferri, corsero, convulsi, a covrirgli di baci le mani, a stringergliele in cattivo modo e a tirargliele, come per portarsele via in ricordo e... servirsene da amuleti; vi fu altri, che, quasi indemoniato, gli lanciò, gli buttò in viso, a guisa d'invettive e d'improperi e con una forza di gesti e d'espressione ... parole affettuose di nuovo conio; vi fn altri, che, quasi invaso dagli os– sessi, sbucò frenetico dalla folla e, slanciandosi verso di lui, come per aggredirlo (in modo da provocare viva impressione e una reazione da parte dell'on. Ferri), gli afferrò la testa ricciuta e... la tempestò cli baci ... Nel Mezzogiorno d'Italia dunque l'affetto e la rico. noscenza hanno una espressione selvaggia. che ritrova la. sua causa intima e primordiale ne!l'arresto della sen– sibilità dell'organismo ad uno stadio rudimentale, dato dalla irritabilità. Le esperienze ciel Niceforo, dcll'Ottolenghi (,) e cli altri intorno alla sensibilità generale e dolorifica del popolo meridionale dànno risultati poco soddisfacenti; ed è fin troppo noto come la minore sensibilità sia un indice certo di inferiorità antropologica. La nota fondamentale psichica. del Sud e specie della classe contadina è nna irritabilità primitiva, dal cui ceppo originario germina come una vasta ramifica– zione di caratteri psichici, onde certo non s'adorna un popolo civile. Nel campo affettivo quella irritabilità psi• chica culmina, d'un tratto e senza alcun intermezzo ne– cessario, comune, dice il Ribot (2), alla ge1~eralità degli uomini civili, in una passionalità fugace, instabile, quanto ardente e veemente, che bene spesso si traduce in vera e propria impulsività. F: n'l: prova il triste primato, che ha il ~'Iezzogiorno nei delitti di passione 0 1 come altri direbbe, atavici, e che l'ultima statistica giudiziaria pe– nale del 1 901 ha confermato pienamente. Ora noi, in quelle manifestazioni selvagge d'affetto, piì:1sopra ricordate, non sapremmo e crediamo non sia {t) Ki;,istn itnlùwn di Sflé1bl1>,l(Ùr, 1897. (2) Psyrh<J/01;ùdes sr111mu11/s. P:uic;, Alc:tn. possibile studiare in qual misura precisa entrino a de– terminarle il fattore antropologico e il fattore economico: la inferiorità etnica e la infanzia sociale. E' certo che l'una e l'altra causa concorrono insieme nel produrre quegli effetti. Ma non è alcun dubbio - e lo riconosce anche il Niceforo • che in grandissima parte è il fattore economico che determina la inferiorità morale e civile del Mezzogiorno; e che il fattore antropologico, che agisce nel resto, ha a sua volta, come determinante massima, una denutrizione di lunghi secoli, cioè in fondo un fatto d'indole anch'essa sociale. Il Mezzogiorno d'ltalìa dunque . specie le classi ru– rali, che sono magna pan del popolo del Sud - è, per le condi;·ioni storiche attraverso cui è passato e ci è pervenuto: ,~ncor bambino. Esso non costituisce un po· polo vecchio. La senilità della folla, ci pare dica il Rossi, è determinata da due fattori, uno psico-somatico e l'altro sociale: le folle cioè invecchiano o per aver troppo vissuto o per circoslanze esterne. Or tutto que• sto non si riscontra nel popolo del Mezzogiorno. li sno ciclo storico, la parabola della sua esistenza non è mai, 11011 è ancora cominciata. La compressio11e economica e psicologica, operata nel Sud dalla barbarie dei secoli scorsi e continuala in1punemente e cinicarnentc ai giorni nostri, ne ha atro• fizzato ogni vitalità, ne ha spento ogni energia. Nè pensiero nè sentimento han potuto compiere la loro evoltl/.ione: la mentalità s'è arrestata ad uno sta– dio infantile, il sentimento ha sr:atti impulsivi, selvaggi di passione. La psiche della folla meridionale è ancora arretrata: sia nella parte statica che nella dinamica, es~a ha sof– feno, per circostanze storiche, un arn-sto tli s1Ji!upptJ, che ha determinato, dfetro un processo lento, un ritor11t1 e una cristallizzazione cli caratteri inferiori. Non ostante ciò, anzi appunto per ciò, noi non dob• biamo anribui:-e nessun caraltere di immutabilità e di eternità alla inferiorità del 1\·ler.zogiorno. Un popolo ha innanzi a sè i secoli per potersi rifare e riabilitare, ha nel suo seno energie latenti e fattive dj civillà nuove. E il popolo meridionale può risorgere dallo abbru– timento che lo tiene schiavo eia età immemorabile. La sua infanzia non durerà eterna. Risollevate le misere sorti di lui, schiantando ogni erba parassitaria che lo succhia, confortatene, educatene lo spirito, snebbiatelo da.i mostri d'un passato che non è civiltà: ed ecco che dal suo cervello cadrà b crosta. di .barbarie che l'ottenebra, ecco che egli, come il leone della leggenda nordica, si ridcsterh alla vita baldo e vigoroso. li socialismo ha, nel b.voro vasto e molteplice,. che esso, specie nel Sur!. è obbligato a fare solo contro lutti, questa missione da compiere; dalla qu:1le la sua azione specifica di classe non potnì. che ricavare inestimabile beneficio, assumendo forma piì.1definita e carattere piì:1 elevato; missione complessa, missione lunga e faticosa: strappare il popolo meridionale dalla notte dei tempi, per darlo :11la luce, all'aria ossigenata della civiltà. Tuu.10 CoLUCC1.

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