Il Socialismo - Anno III - n. 22 - 10 gennaio 1905

352 IL SOCIALISMO (Evviva Santa !\faddalcna .. prima del pentimento!) degli ufficiali e voleva conoscere se csi,i erano dei gi:suiti, dt:i I.Jona- I .e deposizioni delle piccol1.: martiri sono tutte concordanti. « Avc,·o cinque anni - dice l'una di esse - allorchè, in seguito a rovesci di fortuna, mia madre colloc0 mc e le mie due sorelle al– l'orfanotrofio della Provvidenza. L'avevano pcrsuasa che, cosl fa– cendo, agiva per il nostro bene. Possedeva ancora 400 franchi, !>;1\validal disastro, e li sacrificò per noi. Fummo accolte verso le so– lite formalità e il solito contralto. Appena entrate ci condussero su– Lito nel laboratorio dirctlo da :.uor ~Ionica, e ci diedero a ciascuna un ago, rdc e un fazzoletto da orlare. Ripeto - :wevo cinque anni. Un silt.: nr.io pcrfdto rcgna\·a nel laboraturio; tutte le mie comp.igne erano curve sul lavoro: suor ~Ionica passava tra i b:rnchi, e, quando una di i{SSl! nlzava la testa, le assestava sulle dita o sulle spaJle un violento colpo col mezzo metro che teneva in mano 1 oppure le strap– pava una lunga ciocca di capelli che andava a deporre in un sacco, in un angolo della !;a!a. Seppi poi che quei capelli venivano venduti t:'\'otatc che ci sono delle società cattoliche antischiaviste per repri– mere la schiaviti.t ... in Africa!) Dovevamo anche deporre in un s,tcco i capdli che ci cadevano nel pettinarci: quando una aveva i c;ipclli rivciuti, glieli tagliavano: così toccò anche a mc. In quella prima ,giornata, la mia sorella minore, che aveva allora tre anni, ebbe b. disgrazia di rompere il suo ago. Furente, !>UOr?vlonka l'afkrrò, la trascinò in una stanza vicina e compr..::si alle sue grida che la mar– toriavano. :'\on rividi la mia sorellina che il giorno dopo. Aveva il viso tullo gonfio ..: coperto di lividi. • Da allora nessuna tonura ci fu risparmiata . .-\Ila mir.ima distra– zione nel laboratorio eravamo batlulc: suor \Ionica e suor Clara ci atlaccavano le mani dietro la s..::hiena, ci costringevano a inginoc– chiarci e ci baltcvano con tyUa la forza. Quante volte non ho veduto suor ~Ionica spezzare il ::-uo mezzo metro sulle spali..::di una ra~azza ! lo st,,:ssa sono stata battuta sui reni con mazzi di C'hiavie coi piedi. Un'altra punizione molto usata da suor ).Ionica consislcva nel farci fare croci con la lingua sul pa\·imcnto; arrivava a farcene fare pih di cinquecento di seguito; t:1.lvolta ci costringeva a leccare delle im– mondizie. Spesso ci fac~va reo,tarc quarti d'ora intieri in ginocchio in mezzo al laboratorio, con le Lraccia in croce e un berretto da notte in testa. Quando, spossate, lasciavamo cadere !e braccia, ..::rana colpi sopra colpi •. C'è sempre, per0, una buona dose di mattar:chioni i quali si ostinano a cantarci che il cristianesimo è la religione dell'amore, della fraternità e via dì seguito. * .. Sentite come giudicano gli stivali di certi giudici. Dico stivali p..::rchè, non essendo stato ancora dimostrato che i giudici in que– stione abbiano un cervello, è logico indurr..:: che essi pensino ... g!i stivali. 11 generale tedesco Krelschmann, facente parte dcll"csercito prus siano che nel 1870 invase la Francia, scriveva delle lettere alla mo– glie in cui descriveva i furli, i saccheggi e le orribili barbarie che 1 prussi;mi commcttev"ano sulle popolazioni francesi. 11 Voli:su1/1mg pub– blica oggi quèsle lcttcr..::. li tribunale condanna, per offese all'..::scr– cito .. Chi? Il generale prussiano? :-:o. Il giornale che ba pubblicato le lettere del generale: il migliore testimonio oculare di ciò che era accaduto. Proprio vero che la giustizia t! cicca. Intanto, si re;gistri questo nuovo documento, fornito dall'epistolario del gcncrah:: Kretschmann, attestante una volla di pili eh..:: le famose glorie militari non sono che glorie da bricconi. . • * :\ncora una religione che se ne va.. D:wa.nti alla giustizia di Chi- cago un industriale ha dovuto confessare il !>UO genere assni specioso di forniture e di fabbricazione. Ha spiegalo che lavor:_1vaper • gli utt:nsili spiritici •· Vendeva apparecchi che servono a innalzare in aria una mano misteriosa o a 1llatcrializzare (come dicono gli imbc• cilli che credono a tali castronerie) un corpo umano. Vendeva anche degli apparecchi speciali destin:iti a simulare le voci d'oltre tomba. In Amcriea, con questa roba del ba:.:ar ci fabbricano delle credenze spiritiche e mistiche per la folla. E' una religi"one come le altr..::,de– stinata a imbrogliare gli ingenui e a vuotar loro la saccoccia. Un ottimo capitolo per i /)e/itti e miraroli dt-.g-ti impostori, . * * Il partito clerico-nazionalista ha levato in Fra11cia, come si s:l, alte strida perchè il ministro André si preoccupa del repubblicanismo partisti, dei monarchici o dei repuLhlicani autentici. !!anno gridato cvmc oche SJX!n11alt::. E' bc11c ricordare ch1c il loro partito, quando era al potere, faceva la stessa cos:\ e peggio. \'rcsidenk quel ckri– calone di i\lac-:1.bhon, - i generali e i colonnelli dorcvano, per ogni reggimento o ufficiale, riempire il seguente quadro {segreto) di iufor• mazioni: - Stato u1oralc del r~ggimento: quanti protcst;1nti o altri sctl;11i? - Quanti framassoni? - Quanti empi notori? (si.). - La domenica è osscr\';1ta? - Quali o,orio le .ibitudini degli utlìciali, ri~l'ello all;1comunione di Pasqua? - Quali sono gli ufficiali che frequentano il Santo :-Sacramcntu? - I catli\'i giornali (sic) sono ricevuti? E da chi? E via di seguito. Come sistema di s·pionaggio mi pare che non c'è male. In St:1\i non repubblicani, poi - come d:'1. noi in lt:llia u in l'russla - recenti circolari pii.i o meno segrete hanno insegnato che lo spionaggfo an– tisocialista è esercitato, nelle caserme, per ordi11e superiore. Dunque? I monarchici e clericali francesi fanno come i preti di tutti i p:i.csi: rimproverano agli ahri ciò che per essi è regola di governo. - I::·b..::nc,diceva il negro, quando io m,rngio il mio nc111ico.E' mak quando il nemico mangia mc. .. I.I.) bestialit/1 delh1 stampa ... che s:1pcte! Si legge, in un giornale ... eh,. sapete, que~ta grn\·e ritlcs!>ien~ sociologica: • Le cbssi agiate, con le loro prop;igini, le loro :1111icizie le loro clientele hanno ancora per sè il numero, l'intclligcnz:1, lo s;tudio e la ricchczz::i; eppure si lasciano sopraffare e saranno sopraffatte Mille mù1ora11-::e. Pcrocchè queste hanno la fodc, una fede alliva e col– lettiva, piena di so'idarictà, che le entusiasma magari per un errore, ma le scalda, le anima, le trasci11~1.Le classi agiate in\'ecc ~, ccc. Come, come? I.e classi agiate si lasciano sopratfo.rc d:ill mù10- ra11:.:tf Dunque, i pezzenti sono la minoranza, - e gli :igi:iti la 11iag– gioram:a? Dove vive lo scrib:i. di quelle lince? Su mille uomini, ve ne sono 990 di 11011 a6"'1flti, - e soltanto ro di aJ/Ù1ti. Dunque, se le classi agiate sono battute dalle 110n agiate. si è che la rnaggior;inza degli sfruttati riprende i suoi diritti. Lo scriba, invece, vorrebbe ca– povolgere la frittata e far camminare l'uomo .. sulki. testa. Egli si immagina che il mondo sia cornpostv di una sterminata. maggiorama di pancic piene (come la sua) disturbata nella digestione da una in– fima minoranza di poveri diavoli (noi). E' pr.:.p: io il contrnrio che~ vno. l ,a minoranza è di pancic pie1w, • la m;1ggioranz.1 ~ di pandc vuol;! E non dico altro. L'on. P:111tano - eletto In Sicilia - nclb sua lcth:r,1 di ringr,t✓.ia­ nicnto agli elettori siciliani scrive queste testuali parole: • L:i Sicilia traver,;;a un periodo storico in cui tutti gli dementi della :.ua vitaliti'l rina~cent..::, hann) supremo bisogno di aiutarsi e di i1 1lcgr:1.rsivicende \·olmente, p,:r 11scirc da/W $/alo di J,'a/a;:,1()11;: l·d ;1l– tingcrc quello sviluppo cosciente e forte in cui solt.into è pos'-il)ilc l;1 loro specializzazione. • Non t! il caso qui di esaminare per quale eoncntcnazionc fa• tale di tradizioni e di e\'cnti, 11oi ci troviamo anroni i11arn'/rato l!tl cammù,o <Uce11<U1tlc ddla vita ,:i,,•if,:, f<Jlittàl e so,:Ùllc dd Paese ... ~ Oh! Oh! Che sento? La Sicilia è in uno !>lato di ,r,:st,1::.i,111,:. Sì trova anche in arretrato ,1d rn11w1ù10ascmdcutc della l"ivilt,l .. Edoardo Pantano, per pensare, scrivcrc e dire queste cose ì.: s\a\O fatto deputato cd applaudito. Se mi fo'Ssi .izzardato di averle dette io - oscuro e povero diavolo - mi avrcLbcro rovco.;,i:1to addosso il loro vaso da notte .. Curiose ed eloquenti contraddizioni! E~RICO FERRl, dircttort-res/mua/Jilc. Frascati ~ Stabilimento Tipografico Italiano.

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