Il Socialismo - Anno III - n. 21 - 25 dicembre 1904

IL SOCIALISMO Siccome il partito socialista sa che noi dobbiamo ve– dere svolgersi e svilupparsi completamente il ciclo storico <)ella borghesia capitalista e che non si può anticipare l'eredità del regime socialista che costituisce l'ideale con– tinuato ed immanente dell'opera nostra, noi abbiamo interesse indiretto a che. per esempio, come nell'Italia settentrionale, così ncll'Jtalia meridionale le classi in– termedie produttrici man mano che ci si avvicini su questa intensificazione tecnica della produz1one 1 siano sollevate dal fiscalismo che le dissangua e dai parassiti che le comprimono e siano lasciate libere nei loro mov1111cnti ed incoraggiate negli istrurnenti della istruzione tecnica. Ora il Governo dovrebbe dare opera, nel suo inte– resse, alla elevazione cli queste classi produttrici senza delle quali il movimento del proletariato non potrà as– surgere alla norma di una società civile, tr~nquilla ed ordinata. Ed è per questo che nell'attuale momento in cui ciascuno di noi va cercando lo spiraglio che illu• mini la propria via politica, il partito socialista ha detto apertamente e sinceramente il proprio pensiero. Il Governo dell'onorevole Giolitti, in parte per la sua stessa composizione, in parte pel temper.1me1ltodel– l'uomo che lo dirige, in parte, e soprattutto, forse, per le condizioni storiche e politiche in cui si trova, è man– cato due volte al proprio dovere, politico e sociale, di dare al paese ed alle classi meno agiate quelle riforme che il discorso della Corona del 7 marzo , 878 promet– teva, sin d'allora. Noi non pretendiamo che un Go– verno, in una settimana, riformi tutto ciò che è sistema tributario o sistema amm.inistrativo; ma diciamo che il Governo, nell'attuale momento politico e !-,OCiale ciel paese, avrebbe il dovere di presentare un programma organico di riforme, salvo ad attuare gradualmente (.1uelleche siano più mature, nelle condizioni morali, sociali ed economiche del paese. L'assenza, invece, di qualsiasi programma. che ci affidi circa lo svolgersi nor– male della civiltà in Italia, che noi per primi augu– riamo. rende l'opera nostra, in questa assemblea, cli decisa opposizione all'attuale gabinetto. Comunque, noi non domandiamo che una cosa sola: che o l'attuale Governo, o chi gli verrà (pare, non molto tardi) come successore (,!nrità) dia a noi la più solenne delle smentite; e tolga le classi dirigenti da ogni unilaterale visione della facile ma sterile repres– sione, per mettersi sulla grande strada maestra della libertà, della civiltà ( Vn,e nppnJ11nzio11ial/' estrema si– nistra - Commenti). SCIENZA ED ARTE Il misticismo e il pessimismo comefenomenisociali Il misticismo e il pessimismo sembrano es!-terecon ce1.ioni cli vita differenti, anzi, sotto certi rapporti, op– posti. Considerati pili da vicino, essi non sono altro che due forme diverse d'un solo contenuto, il quale consiste nella negazione della vita ( 1 ). (1 ) Vedi sull'argOrnt'nto: G10VA!'òSI LF.~o·A, Sloidmie ~I P~J,i• mi.mu, op. in-8, P3ris, ùiard et 8rièrt', rSgg • ehe svolge :11npia– mt-n1c tale concetto, Il mistico che non attribuisce nessun valore alla vita. esteriore e la considera come un modo trar1sitorio. si ritira dall'esteriore nell'interiore, e nella contemplazione dell'animo proprio, che da. lui vien considerato come parte della divinità, egli crede di poter trovare.! l'unica felicità possibile. Il punto di partenla ciel pessimista è la convinzione che la somma del dolore oltrepassi quella del piacere, ed egli giunge alla conclusione che le aspiralioni ad una felicità terrestre sono una pura chimera, uno sforzo insensato. L'unica rcden1.ionc possibile è la distrulionc della volontà di vivere, la c..1.lmaassoluta, alla qu:de i pes– simisti, e non a caso, danno la mistica denominazione cli «Nirvana». Jl pessimismo e il misticismo predicano tutti e due la morte. Quello lo fa apert..1.mentee direttamente, l'altro invece in modo scaltro e coperto, chiamando la morte la vita ben compresa. Insomma il punto di partenza d'ambedue è la neg:1- zione della vita terrestre, e lo scopo d'ambeclue è l'an– nientamento della. volontà di vivere, ciot' il Nirvana, il mezzo per ambedue è l'estinzione dei bisogni 1 cioè l'ascetismo. In relazione intrinseca con teorie simili stanno l'in– clividualismo sociale e la. negazione della civiltà. Il mistico nega la sua propria individualità mate• riale e sensibile per unirsi a Dio. l~gli non è individua• lista di fronte a Dio nel c1uale egli :-tspir:-t a dissolvere la propria individualità, ma egli è bensl individualista cli fronte alla società, <li cui la vita e le aspirazioni, le gioie ed i dolori gli appiiono vani e senza valore. Aspi– rando ad immergersi in Dio, il mistico si distacca dai rapporti colla societ~, egli diventa individualh,ta. Altrettanto evidente è l'individt1alismo ciel pessimist:i. Poichè lo scopo dell'uomo è! l'annientamento della vo– lontà cli vivere, per conseguenza si dovrà sopprimere tutto ciò che determina la conservazione del genere umano. La comunità sociale è senza dubbio la condi– zione più indispensabile per la continuazione della specie umana, e se il pe~simista pensa logicamente, esso deve aspirare innanzi tutto alla distruzione della comunità sociale. Quantunque non ogni pessimista. deduca dalla sua filosofia questa conclusione, non pertanto essa ri– sulta da ogni teoria pessimistica cli qualsiasi sfumatura. Dalla concezione che ambedue hanno della vita, ri– sulta inoltre il loro atteggiamento negativo di fronte alla civiltà. Il mistico che scorge, e a ragione, il con– tenuto della civiltà nella tendenza a creare ed appagare dei bisogni umani 1 deve negare questa civiltà, poichè il proprio ideale ne è precisamente l'opposto; esso con– siste nel massimo annientamento possibile dei bisogni. li misticismo considera quindi la civiltà come uno stru• mento ciel diavolo di cui questi si giova per tenere l'anima umana fra i suoi artigli. Allo stesso modo il pessimismo si serve della. civiltà abilmente rilevandone e combinandone gli elementi negativi, per dare una. base alla propria teoria e per illustrarla. Insomma. il misticismo ed il pessimismo sono identic-i nel loro modo di concepire la vit a umana in quan

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