Il Socialismo - Anno III - n. 20 - 20 novembre 1904

310 IL SOCIALISMO dama i primi 103 rappresentanti dei collegi socialisti– camente pii.i forti, e similmente farebbero le Direzioni degli altri partiti ali' in<iomani delle elezioni fatte con questo nuovo sistema. Ed ecco nelle sue linee generali e particolari un progetto di rappresentan1.a proporzionale che potrà avere i suoi difetti, ed io lo do alle stampe, perchè con b. discussione venga migliorato. ·Ma non posso ri– nunciare a metterne in evidenza i pregi che sono le mie conclusioni: I. Si eviterebbe con esso qualsiasi dispersione di minoranze. II. Si accelererebbe l'educazione politica del paese. Il f. Si eviterebbero i ballottaggi e le doppie ele– zioni. l V. Si scongiurerebbero le alleanze tra partiti di– versi, alleanze che sono sempre una viola1.ione della coc;cienza politica. V. Si avrebbe nel Parlamento la voce sincera e cnmplc_ta della volontà elettorale. V I. Tale progetto sarà una nuova battaglia contro i partiti dell'ordine, che si sentiranno ccstretti a respin– gere quanto distruggerebbe il privilegio della maggio– ranza ùel vigente sistema elettorale. E noi socialisti: ancor prima che per h campagn:l. per il suffragio uni– versale, ci troveremo a combattere ancora una volta una delle migliori battaglie in nome della sincerità e della giustizia, Au•1u:oo CARRONE'1T1. \'11'A PHOUTAHIA NTEHNAZIONUE le leggi del lavoro nella Nuova Zelanda 1.,1>:uo\',1 Zelanda è un p,1csc giO\·:mc, in pieno sviluppo lli auività .1gricol,1 e commerci,1le. 5c.1rso Ji bracci:1. con un.1 dcn5ità Ji ) abitanti per k. q. e con superficie prcs5·,1 poco ugu.1lc a quell::i Jell'ltalia. Le comfoioni del 1.woro \'i sono perciò ottime in gr:11.i.1 anche - bisogna riconoscerlo - ,1J un.1 l.1rg.1e pr:ttic.1 appli– ca;,ione di leggi protettrici e di leggi che limit:i.no o reg-ol.1110 r:1.ppropri.11.ionce lo sfrutt.1mcnto c.1pit:ilista delle gr:111Ji ri– sorse agricole cd i11Ju51ri:tlidel pa(·se (1). ;\oi 11cm potremmo perciò in nessun modo fare un p:ir:il– ldo Jdl'effic.1ci:l di certe leggi sul 1.woro colà prnmulg.1tc in ..::onformit.1.con qu:mto si ottiene nella vccchi:t cd cs;wst.1 Europ.1, nella qu.1lc lt,_, tr.1dizioni cd i privilegi .1ntichi e mo– derni se pur co11scnto110 form.1\mcnte, p:ir:dizz,1110 però 1'f)per,1 di un:i qu.1lsi.1si lcgisl.1zione. l.'lrali:t p. e. coll:i sua densit:i. mcJi:i di 11) abitanti per k. q., col\::i proprietà :1cccntr:1t;1, colla terra es.1urita, colla m.111- c.111;-,1 Ji capi1.1li. coll'enorme carico d'impostc e col parassi– tismo che C05tituiscc l.1 5orgcntc Ji lucro e di \'ita di t.111t.1 parte lklla su,1 borghesi.,, pl'r qu.11110 i Giolitti vogli:ino • anche onestamente industri,1ndo\'isi - mig-lior.1re k condizioni Jdb clas5e l.wor.1trice con pannicelli c.1IJi. non riusciranno per ora. e purtroppo. che .1fiss.ire sui codici v::inc e près5ochl: inutili fornrnlc di salvena. L.1 vecchia Europ.1 è troppo e da troppe cause vincol:1t.1 ndlc condi;,inni ccnnnmicht· sue l' della su.1cl.1:-sela\'orntri.:e (t) \T('dinel numero drl ro grnn:tio lQO.J di !xvifllimu• l'artirolo • Lo Stato e le sue runzioni nrll:1. ;,;'uo\·a. Zel:tnd:1 •. perchè l.1 crisi che , 1ttravcrs:1.poss. 1 risolnrsi con sistc111apiù o meno sapiente di riforme. :--Jonneghi.1mo J.1loro utilità con questo. m:1 non c'illu– Ji.11110 sull,1 loro reale portata. L'utilità non è t,1nto nelle ri– forme in sè e nei benefici immediati che le cl 1 ssi lavor.1trici po1-sono ricav.1rnc, quanto nel prcp.irarc e coadiurnre ch'cssc fanno al grande movimento rivolu1.ion.1rio, v.1\c :t dire .1ll,1 profonda trasformazione dei fond:imentali istituti che reg-ol:inu e govcn1.1no la società, innalzando il livello Jci bisogni intel– lemwli e materiali ed acuendo perciò le energie necessarie per• l.1 scri.1 111:itur,1zionedi nuovi ordi11.1menti. ;\lell:t '.'J"uov:i Zel.1nda come in tlitti i p;1csi nuovi nei qu:ili - come direbbe A. Lori.i - la terr:1 libera !.,scia :11!'in– dividuo maggiore inJipendcnz.1 e gli permette di sottr.irsi al soverchio sfruttamento del proprietario. un.i legisbzione ve. r:unente democratic.1 può impedire il sor!{ere di alcune delle forme più gravi cd esose di concentrazione e sfrutt.1me11tnc.1- pitalista. e penncttcrc perciò una graJu.1lc e pacific:1 se pur 11011complct.1 e\'oluzionc degli istituti mol!crni verso forn1l' nuove e scm.1, s'intende, l'enorme resistenza che si oppone nei p:iesi ad antic,1 civiltà e coltura. Per tutte tali ragioni non ci può sorprendere il benessere che ncll.1 classe oper.1i.1neo-1.clandesc si va manifcstanliO d::i qu.1\chc tempo e l'effic.1cia delle leggi protettrici del l,1\'0r<• che il governo Jdl.1 coloni., h.1 in ques1i ultimi ,1nni ela– borato. Se Jnrassc il governo dcmocr.1ticantc evoluto che or:t regge le sorti dcll.1 coloni.1, se il capitalismo internazion:ilc e se ,1ltrc c,wsc, come quell.1 di una sovr,1bbond.1ntc immigra– zione non intervenissero e non intcrverr.111110ad impedire k, sviluppo verso forme sempre più elevate di socializz.1zio11c:. noi ,wrcmmo fr:i non molto nell.1 :--Juov,1 Zcl.11H.l.1 l'esempio vi– vente di uno dei più evoluti Stati dcmocr:itici dd l:1vow. Già nel numero del 10 gennaio 1904 di Socialismo Jemmn un r.1pido cenno dell'opera varia di lcgislazio11ecompiuta d.1quel governo: or.1 dal numero Jc11·01t0brc del Bollettino dell'Cflicir1 Jel lavoro riassumiamo alcuni dati sull'appli..::.1zio11e delle lcgg-i sul lavoro Jesunti dall.1 rel:tzionc Jel Dip.1rtimcnto Jel \,wnro dcll.1 Colonia che si è chiusa col 31 marzo 1904. Dice l.1 rcl.11.ionc: « Gr.111parte Jella popolazione operaia si trov.1 in c011lli1:io11t: prosper.1: i lavori pubblici municip:i.li h.111110 .1ssorbito 1110\t:1 m.1110d'opcr.1: pei lavori .1µ:ricoli • malg-r.1do la forte immi– g-rnzione australian.1 - è talorn Jifficile trovare oper,1i .11 sa– lario di I scellino rom. e pci la\'ori fcrro,·iari l.1 Jom.1nd:1 Ji br:icci,1 super., l'offerta. 11numero degli st,1bilimcnti industriali rcg"istr,1tim:lr:urno i 903-904 è saliti) da 7675 a 8373 (non comprese l:i tipografì:t govern.1tiv.1 e le officine ferroviarie). Il numero Jei lavnr.1tori occup.1ti nelle fabbriche è in continuo incremento: cm 29,8i9 nel 1895, 59.047 11cl 1903 e 63.968 nel 1904 (48,1th m:i5chi e 15,786 femmine). Le buone condizioni del mercato del l:ivoro rendono rcl:1- tiv:imentc limit,1t0 il nun1cro dei l.wor.1tori che usufruis..::onn delle funzioni. ci.ii .1ttcm.lcil Dipartimento, per il co11ocamcnt., e 1',1ssistcnz.1,1i disoccupati. Tali funzioni furono escrcit:tte nelr::inno 1903-904 a favore Ji 286o oper.,i (ii7 .:clibi e 2081 coniug.1ti): 1216 vennero colloc.1ti in stabilimenti priv,11i e 1644 adibiti ,1 la\'ori g-0\ 1 Crn.1ti\'i. Or..:1111i;:_;:_a;_io11i pwlromtli ( opa11ie. - Durante J'.111110 19<,} e 1904 vennero rcgistr.1tc, in virtù della legge sulr arbitr.111, industriale. 72 organizz.1zio11icon 3558 membri, ciol· 4) l.inioni Ji operai con 2822 inscritti e 29 di imprcnditnri con i)6 aJcrenti. Alla fine Jcll'.111110 si trovavano regolarmente re– gistrate )i2 Unioni, .:iol' 266 Ji operni con 2i,640 inscritti e J06 Ji imprenditori con 3080 membri.

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