Il Socialismo - Anno III - n. 16 - 10 ottobre 1904

IL SOC!ALISMO I proktari non han nulla di proprio da assicurare; essi han solo dn abolire ogni sicurtà privata, ogni privata guarentigia. Tutti i movimenti :lvvcnuti fin qui furon di minoranze o nel- 1' interesse delle minor:rnr.e. Il movimento prolct:uio è il movimento '-pontaneo della gran m:iggioram:a nelr interesse della gran m:lg– gior:mza. Il proletariato, infimo str:l.lO della societ!l. attu:tle, non può levarsi ritto, senza che llllti i sovrapposti strati della società ufficiale v:1d:1no in fr:mtumi. . .. 11 (< i\lrwifcsto )> passa, quindi, a considerare le n~lazioni tra prolc- 1:1ri e comunisti. 1.; intento prossimo di questi è quello dei p.·utiti propri:unente proletari: form:tzionc del proleriato in cbsse, rovina della signoria borghese, conquista del potere politico da parte del prnlc1nriato. :\la gli enunciati teoretici dei comunisti non poggiano punto soprn id~c o prùuipii, che questo o quello fra i rinnovatori del mondo abbi:, cscogitnti o scovcrti. Quegli enunciati son soltanto In c,;prcssionc gcncralizz:'lta delle condizioni di fatto di una lotta di rhssc che realmente esiste, e ossia di un movimento storico che si <;\•olg<'sotto i nostri occhi. Ciò che caratteriz;,;a il comunismo. poi, non è l'aboli1.ione della proprietà in genere, ma è l'abolizione della proprietà borghese o prh·:ita che è l'ultima e la piil perfetta espressione di quel]:\ formil rii produzione e di appropriazione che poggia su gli antagonismi di (']!ls~e. e su lo sfruttamento degli uni per opern degli altri. :\'ell:i. società borghese il la,·oro vivo è soltanto un mezzo per aumentare il lavoro accumulnto. Nella <1ocict:\comunistica il lavoro accumttla10 è soltanto un mezzo per rendere più ):i.rgo, piil ricco, più progredito il modo di esisteni::i. dei lavorntori. !1 comunismo non toglie ad alcuno la facolt:\ di appropriarsi i prodotti sociali, ma toglie solo la facoltà di giovarsi di tale appro- . pri:'1zionc per recare in soggezione il lavoro altrui. Fu mossa questa obbicxione, che, abolii::\ che fosse la p~opriet:\ priv:Ha, cesserebbe ogni impulso cli :i.ttivit:\, e una generale inerzia Se tal ragionamento reggesse, da un pezzo gii\ la societi\ bor– ghe~e a ... rehhe do,•uto andare in rovina per effeuo della indolenza: poichè quelli che in cso;a lavorano non raccolgono profitto, e quelli che in essa profitta'no non lavorano. ,\<;tenetevi poi • dice il • :\lanifesto • • di discutere con noi e di 1r:1r fuori tutte coteste sesq1\ipcdali obicxionì, giacchè , 1 oi appli– cate, :1.lr abolizione della. proprict~ borghese i vostri critcrii bor– ghesi della lihcrti\, dc-Ila cuhur:i, del diritto e cosl via. I.e vo– <itr"" idee sono anch'esse un prodotto dei rapporti borghesi della propri,--.t:\ e d("ll:'lpro<luxionc, come il vostro diritto non è se non il volere- de\l:i. vostra cl:'lssc clc,•ato :, lcggc, un vol<'fe il cui conte– nnto è gii\ d:110d:ill"" c-ondixioni materiali (,I' csistcnxa dc\1:i vostr:i <;1eo;~:1 classe. (C(llltùmn). PAOLO ORANO. RIVISTA DEU1E HnlS'rn SOCIAUSTE Riviste anglo americane. :\'el numero di giugno delta /11ter11a1t(ma/ Sociali.si Rcvir.iJ, O. k'.o– loku, il direttore del giornale socialist:i giapponese /Jcimin Slm11bu11, puhblic-:i un notevole :irticolo su • I soci:'llisti giapponesi e la guerra•· Egli espone l:i. situ:izione del partito socialista nel Giappone e il pcrchè della sua :,v\·ersione alla gu..:rra attuale contro la Russi:i i\la il popolo è avv("lénato dall'entusiasmo patriottico. ~on tutti i lavo– ratori capiscono che deplore,•ole cosa sia per loro la guerrn, e si immaginano che in seguito a questa. in qualche modo le loro con– dizioni miglioreranno. \lenire la nazione è in festa per le vittorie navali, gli effetti economici ne son tanto disastrosi che giustificano la profezia socia– lista eh,. questa guerra sar:\ la ro\·ina del paese. Le famiglie i cui capi son partiti per il campo soffrono tutte le miserie della vita. La richiesta delle cose usualmente e giornalmente necessarie alla vita è tanto diminuita che molte fabbriche sono chiuse e molti commer– cianti e industriali sono falliti. Centinaia di migliaia di lavoratori sono di<1occ11patie vivono dei miseri soccorsi dcll,a carità. A :-lishidin, un quartin(' dì Tokio, famoso frn i forestieri per la industria delle sete, dieeimila spose di disimpicg:iti vh•ono oggi di minestre- di ri,;o prov– vedute loro cblla r:,rit:\ cli ricchi filantropi. I q11artieri po,•cri di Tokio ri, 1 clano la pih deplorevole miseria e i suicidi e i delitti cre– scono giorno per giorno. La soltoscriiionc ,10/ont<Irt'a per il fondo di guerra è in rcaltil obbligatoria. Un contadino Lassato per 200 ym non avendoli pensò di procurarseli col furto e fu arrestato. Tutta la popolazione è sollo il giogo dei militaristi e dei banchieri, cd anche la Camera dei de– putati è di,·cntnta la umilissima sen•a del governo. E il governo giapponese r:ipprescnta, in verità, soltanto i capitalisti e i gros,;i proprietari. Assicurnrc l'eguale diritto a tutti del suffragio universale è, ora. il pih importante lavoro che abbiano da fare i socialisti g(apponèsi poichè l'esistenza del partito dipende dall'esito di questa questione. Date le circostan1.c il partito socialista do\•rà affrontare parecchit· persecuzioni. Anzi gli effetti già si fanno sentire. Quando il Neùnùr Slrimbtm usci recando articoli contro la guerra e l':lumento delle tasse, fu se<1ucstrnto, ne fu ordinata la soppressione e il c-Ompagno Sakai, uno dei redaltori, arrestato e condannato a tre mesi di carcere. Fra operai e studenti socialisti era stata formata una organiz– zazione chiamata • Partito socialista democratico ,., ma fu immedia– tamente sciolta dal governo e il manifesto ne fu confiscato. :\la l'opera poliziesca è riuscita vana e I' • Associazione socialista• con– tinua il lavoro del partito. Ci sono ora due giornali socialisti al Giappone: il Sociali.sta, mensile, e il /Jei1111i, Skimò,m (che ha ripreso le pubblic.1zioni), setti– manale. Il Socialista è diretto da Katayama ed ha· una circolazione di 5000 copie. Le riunioni si tengono negli uffici del Sht'm6ull. Si tengono anche dei 11utti11gs mensili per discutere del socialismo: a questi mettù1gs assistono regolarmente molti poliziotti e spie che hanno il diritlo d'interrompere pure l'oratore e di sciogliere il 111ulùrg. Pronunxiare le parole • rh•oluzione, democrazia, sciopero ,. suona offesa alle leggi. Sotto questo punto di vista il Giappone è cinquanta o cento anni indietro dell'Europ..1. occidentale. Fra l:i b:ir– barie della legislazione russa e della giapponese la differenza è pic• cola. I.o Czar si dichiara capo della della religione, il ~'likado si di- chiara Dio. ' Ogni scuola ne! Giappone è una chiesa dove si adora il ~•libdo e si pratica il culto religioso del patriottismo . .Se; consideriamo che per lungo seguito di secoli il potere sovrano apparteneva ad un solo, e che la grande maggioranza è molto attaccata alrattu:ilc dinastia ci si persuade tosto che bisogna lavorare ed attendere JKt· 1.ientemente per introdurre anche in minimo grado i sistemi demo– cratici. Per conseguenza la realizzazione della nostrl'I idea non è chr– quistione di tempo. *** Nel medesimo numero della stessa Rh 1 ista A. U.Simons pub– blica un articolo su • Il socialismo e il movimento socialista•. Quest'arti– colo comparir:\ nena E,rcidcpuiìa Amtrica,ra e l'A. l:i pubblica, col permesso dell'editore dcli' En&idopedia, nella rivista. L'A. incomincia a distinguere i due differenti modi di us:ire della parola socialismo: il primo indicante una certa filosofi:1 <l<'lla storia, e un metodo di analizzare e interpretare i fenomeni sociali. Il secondo designa un certo stato sociale nel quale i mezzi dì pro– duzione e<I i prodotti sono la proprietà collettiva delle classi l:ivo– ratrici. La filosofia del socialismo è determinata nel• ~lanifcstodeiComu– nisti • redatto da Carlo :\larx cd ess.1 conduce :illa interpret:i.zio 1w m:\lerialistica della storia, al materialismo storico. al determinismo economico. Poichè il possesso della ricchezza e dei nwzzi di produzione 'e consumo determina il possesso del potere politico nel tempo antico e nel medio evo, i padroni della terra furono i governanti; ma lo svi!up1>0 del macchinario e della produxione industriale verificatosi su la fine del xv111 secolo e durante il x,x trasfcrl ai 1>0ssessori di macchine e di fabbriche il potere politico, e la borghesia sostitu\ l'aristocrazia al governo della cosa pubblica. ·oggi però è la mano d'opera che diventa predominante e il pro– letariato, costituito come classe, tende ad impadronirsi del potere economico, terre, macchine e mezzi di produzione, per costituirè lo Stato collettivo. Questa teoria del socialismo i.: essa stessa il risultato della evo– lmione che dalle concezioni utopistiche è arrivata alle premesse po– sitive .::he i\larx ed Engels formularano nel • Manifesto dell'Associa– zione intern:uionalc dei lavoratori>, pubblicato in seguito alla fon– cbuione a Londra della A. 1. D. L.. il cui Comitato direttivo tm– sferl :1leuni anni dopo la sua sede da Londra a New York. per evi– tare che Bakounine e gli anarchici capitanati da lui pigliassero il sopravvento nel movimento. Di qui ha fine la storia del socialismo come organizzazione ccntrali1,1,ata, e bisogna studiarlo nelle sue v:irie manifestaz1oni nazioMli. &ermania. - Il movimento socialista tedesco occupa il primo posto, sia per la im1>0rtanza dei suoi uomini, sia per il suo pecu– liare carattere. Si è detto che. per alcune delle sue premesse, il so– cialismo discende da Fichte, Hegcl e Kant : ma i veri primi socia– listi sono il prof. \Vinkelblech, conosciuto sotto il nome di Knrl ~larlo. Rodbertus e \Veitling. :\farlo gettò l'idea del collettivismo, Rodbertus sviluppò ride:1 del plus-valore e della dottrina delll' crisi economiche dovute alla sopraproduxione. Weitling allargò I:\ idea dei due predecessori e fece atti"a prop:iganda, finchè nel 18.13 fu messo iii prigione. Tutt:i.vi: t il fondatort: del partito socialista fu Ferdinando L:i.s– sallc, quantunque oggi r.imang:i. poco dcli:, teoria l:i.s,;;alli:inanelle teorie della Social-Dc11 1ocr:11.ia 1edrscn. · 1::gli n:1e<111e: a Breslau nel 182:;. :,,;'el 1848 conobbe :\l :i.rx e fu assai inftuenz:i.to d:11le idee di quest'ultimo. ~cl 1861 pubblicò il suo

RkJQdWJsaXNoZXIy