Il Socialismo - Anno III - n. 15 - 25 settembre 1904

IL SOCIALISMO 239 3° la raccolta dei dati statistici riflettenti le con– dizioni di fatto, specialmente economiche, dei lavora– tori dei campi, per l'Italia settentrionale e per l'Emilia, tenuto conto delle condizioni della proprietà e delle colture. Le funzioni cli consulenza nella esecuzione di questo programma sono affidate ad un Consiglio ciel lavoro di– viso in due sezioni: agraria e industriale, composta la prima di rappresentanti' nominati dalle Federazioni dei contadini delle provincie comprese entro la zona di studio dell'Ufficio; la seconda degli operai rappresen– tanti le varie categorie d'industria che hanno una or– ganizzazione iscritta alla Camera del lavoro, divise se– condo la classificazione adottata per i Collegi probi– virali. Un Comitato esecutivo, nominato in parte dalla So– cietà Umanitaria, in parta dal Consiglio del lavoro, vi– gila l'opera della direzione. Questa si vale di Otto im– piegati rilevatori fissi, quattro per la parte industriale, quattro per la parte agricola, per compiere le inchieste dirette, ...a mezzo di appositi· questionari, sui problemi che il Consiglio del lavoro suggerisce di studiare spe– cialmente riguardo a rvJilano ed alle provincie lombarde. Così nel corso cieli' anno 1903 furono studiati gli scioperi e le organ;zzazioni di contadini nella provincia di ~lantova; la disoccupazione nel Basso Emiliano i la con– dizione dei risaioli nel Novarese e nel J>avese. Presentemente attende ad un'inchiesta nei comuni dell'alto i\1ilanese onde stabilire le condizioni dell'indu– stria e della popolazione agricola (contratti di affitto, patti colonici, abitazioni rurali, organizzazione, coope• razione, ecc.) anche nei suoi rapporti con le altre in– dustrie. La sezione industriale ha proceduto allo studio delle organizzazioni della classe lavoratrice aderenti alla Ca– mera del lavoro, non limitandosi alla semplice enume– razione degli iscritti, dei paganti, ecc., ma facendo la storia della Lega e della classe in tutti i suoi rami di attività, indagando le ragioni delle sue agitazioni, cer– cando di fissare i salari degli operai. le condizioni in cui lavorano, ecc., per modo che la pubblicazione - che avverrà entro l'anno corrente - dai dati raccolti, costi– tuirà una serie cli monografie dei mestieri di ogni sin– gola Lega. Lo stesso metodo fu seguìto nello studio delle fe– derazioni di mestiere che hanno in Milano il loro Co– mitato centrale, e dei conflitti (scioperi, serrate e vertenze) tra capitale e lavoro durante il 1903. Quest'ultimo studio è stato or ora pubblicato. ·li problema della disoccupazione venne direttamente studiato negli uffici di colloca1nento della Camera del lavoro e di altre organizzazioni o di associazioni di pro– prietari. Altri argomenti di ricerca per l'Ufficio sono stati <( il problema delle abitazioni operaie in i\lilano », studiato dal prof. Montemartini; e( l'industria della cal– zatura in Milano», pure dovuto al prof. ì\1ontemartini in occasione ·dello sci6pero dei lavoranti calzolai; <e le condizioni sanitarie della provincia di i\1ilano >) nei ri– guardi del problema ospitaliero. L'Ufficio si propone ora di studiare i principali rami d'industria nei quali pii1 acuta si fa sentire la disoc– cupaizione. Ha cominciato coli' industria del legno in Brianza, dove il lavoro compiuto nei laboratori domestici a bassissimo prezzo fa una così fiera concorrenza ai lavoranti di Milano, Seguirà la metallurgia che per tante cause, che sarà utile conoscere, attrav~rsa ora una viva crisi di disoccupazione. Finalmente poi ha proceduto al c~nsimento delle abitazioni operaie in Milano, i cui risultati interessan– tissimi ebbero pubblicazioni in un volume per cura del prof. Montemartini. \'ariehì della Cronaca inlernazionale U11arifurmn che s'impone. - Il purlajqg/io (Ui mù,i.,rtri. - Un rimediu .. nra/dico n/la qucslùme suriflle. - Una famiglia di russi ckc custa cara. - La irrivermza di 1m alJflte. - L'apologia dell'omiddiO pu– lilicu in tm gior11aU 11.fficiak. - L'imperatore Guglielmo 1'faeslro di /Jallu. - I divertimenti del d,ro di Sivi"g-lia. - L'ùuorunmne,tlo di re Pietro. - La Grecia ha Jinabnmte !fil</ dinastia 11azio11ale. - I sogni di Guglielmo su/l' U11gluri,1f Aboliamo la miseria! E cominciamo da quella dei ministri. Un giornale di ~a poli ne fa la proposta concreta. •Un ministro italiano - dice - riceve nominalmente 25 mila lire alranno. Questa però non è che una apJK1.re9za, poichè i ministri sono fra i primi a scontare le imposte di cui hanno abusato. .. I ministri difficilmente durano in carica piì1 di un anno. Ora la imposta di ricchezza mobile (categoria D) colpisce lo stipendio sempre del 7.50 per cento; lo colpisce nel primo anno in propor– zione del :25010. Nel primo anno (che spesso è il solo) il ministro paga allo Stato, su uno stipendio di lire 25 mila, per ritenuta di rmova nomina, -0250 lire. e per imposta principale· 1875 lire ►l. Cose-che \'i ca\'ano le lacrime dagli occhi! i\la sentite, che il peggio vien dopo. ~ Se il ministro - continua il giorn; i.le napoletano - non è nè un rmtùr nè un disoccup: 'l.lo , comincia dunque l:'l sua nuO\':'l funzione con una crisi economica familiare. Con 1200 o 1300 lire al mese deve fare le spese di uno sloggio (o pcrchè? l\"on può eon– tinu ;i.rc ad ahit;:irc dove ha sempre abitato?) pagare spesso due fitti in grandi città, mantenere se stesso e la famiglia; è un assurdo•· Puah ! Un vero assurdo. Come si può vivere, al giorno d'oggi. .. con r300 franchi al mese'! Impossibile. Si creperebbe di fame cento \'OltC al giorno. Kcco pcrchè, quando un portafogli ministeriale è Ji. bcro ... non si presenta alcun concorrente. La miseria fa paura a tutti ; ancl1,e ai patriotti. E gli effetti si vedono. li povero martire che diventa mini-.tro (per il bene inseparabile della patria e del trono) - si trova piom– bato nelle più orribili strette, .. • La più gran parte dei ministri, - continua il foglio napole– tano - quando non ha economie, fa debiti; qualcuno preferisce pa– g:lfC le spese domestiche su le e&suali e le impreviste del Ministero (oh! ok/ E il cuditc pmalef) e molte volte la Corte dei conti ha vi– sto fra le spese di Stato quelle più umili che riguardano la persona e la famiglia del ministro>). <( Ci sono ministri e sottosegretari che in pochi anni si sono rovinati. Un sottosegretario mtridionale ha in meno di due anni fatto, per sua confessione,, 40 mila lire di debiti: un ministro è co– stretto, quando non h;i. o non vuol trovare nitre risorse, a fare d:t ro a 20 mila lire di debiti alranno •. Poverini. Fanno pietà! Il rimedio urge. Aboliamo la miseria .. dei ricchi! I~ formerem.9 la felicità del 90 per cento della popol:u:ionc ita– liana. la quale non mette insieme in un anno quello che un mini– str,o • senza rubare e senza far debiti,• mette insieme in un 11.1.cscl Finalmente! Se ne scnti\ 1 a proprio il bisogno! Il i\•linistero dell'interno ha ordinato che sia iniziata 1';1ppli– cazionc del decreto regio dell'8 luglio scon;o riguardante la raccolta degli stemmi delle famiglie nobili italiane esistenti. Il i\linistero liberale continui di questo passo. Con l;i, legge-fia– sco sul divorzio - così utile ai pellagrosi della I.ombardia. ai feb– bricitanti del Lazio e agli affamati della Sicilia, • e <1uesti urgenti pro1 1 \ 0 edimcnti sugli stemmi delle famiglie nobili italiane - la que– stione sociale si risolve da se stessa. Come farà mni l'Estrema Si– nistra, - socialisti oompresi - a rifiutare il ·suo appoggio al ;\lini– stero? Che carn famiglia! I rus$i sono così contenti di avere finalmente uno czarcvich ! .F'orse perchè mapcavano di principi, granduchi, e altra paccottiglia? No. ::-:e avevano trentatre. E con lo czarcvic:: fa trentaquattro!

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