Il Socialismo - Anno III - n. 11 - 25 luglio 1904

166 IL SOCIALISMO di ·Bruxelles, ha a\•uto importanza e valore di propaganda, e forse anche l'ordine del giorno contro la giustizia del lynch, ma oltre a questo l'Uffici~ non ha dato alcun frutto, per cui non vale la pena che compagni sopraccarichi di lavoro si riuniscano da tutte le parti del mondo due volte all'anno a Bruxelles, con ingente spreco di de• nari e di energia. Concludendo, l'oratore propone, che il partito americano, che finora non ha contribuito all'Ufficio di Bruxelles, si impegni di versare ogni anno 1000 franchi, sperando che col tempo <.:SSO possa spiegare maggiore utilità per i socialisti intcrn:lzionaH. Il Congresso votò in questo senso. In seguito si designò il vostro corris~ndente a rappresCnt:ue il partito ad Amsterdam, unit:unentc :i.Icompagno !-lillquill di Nuo– v:i.-York. Il Congresso dcsign0 poi come suoi candidati alla prcsidcnza e vicepresidenza degli Stati Uniti i compagni Dcbs di Indiana e Ben Hanford di Nuova-York. Oebs è noto in lturopa e fu il /ead~r del grande sciopero dei ferrovie.i dell'Am11rù-an Railw(tJ' U11io11. Hanford è tipografo e fu nell"autunno scorso candidato dei i.ocialisti cli Nuo– va-York per la carica di governatore. Il discorso con cui Oeb<>. accettò la su:i. nomina ;. tanto c.riratl<'• ristico per l'uomo e per la situnzionf' politica attuale eh{' vale b péna di citarne una parte: ~ Nelle discussioni del partito socialista - egli disse - la volont:\ eolletth•a è l'istanza suprema. Quanto a nw, avrei preferito rimanC'rè nelle file e lottare accanto ai compagni, senza distim:ione ed onori spc<:iali. Accetto b. nomina non già p{'r l"onore che vi si annette, pt!rchè ritengo che nel nostro movimento un compagno nQn può rag– giunger"-" onore oltre a quello C'he <;i attribuisc<' a se stesso per la ,le\•ozione alla nos;tra causa : accetto, pcrchè la nomina mi esprime la vostra fiducb. e mi impon.:- dei doveri. Spero di poter corrispon– tkn.• alla vostr:1 aspettativa, e d'ess;,•rl"dcg:no di portar<• d:w:rnti a voi la b:i.ndinn delle classi lavoratrici. '.\'oi siamo alla vi,5ilia di una gr.:mdc battaglia, siamo pronti alla lolla a \"aspettiamo con impazienza. La piattaforma, sulla quale ci '>iamo m.::ssi, co,;litui<re<'la prim.1 afformazione americana in materia ,li <;ocialismo. Finor.:t. :1,·èvamo solo S<'gult~ gli :litri, a\"C\·amo ripetuto Il• loro paro!<-. Og_gi. per la prima volta, abbiamo nella stori:t del movi– mento americ:rno dato a questo movimento im:l e,;pressione amcri– ('ana. '.\'on vi è una frase, non vi è una J)..·1tolache non sia rivoh1- zionaria in questo progr:unm:1, che non sin cspressionè schietta del socialismo americano. Da questa piattaform:1 gettiamo il guanto aJ nemico capitalismo e lo sfidiamo alla lotta per la difesa del suo ">istema, d1t' tiene sen,a quella massa sul cui nome siamo qui .ldunati. Abbianlo il partito repubhlicano: il p:'l.rtito capitalista oggi do– min:mte, il cui rappresentante siede nella Ct1.Ja /Jianm: il partito che impera nelle due Camere del Congresso, che impera nel tribunale supremo e nella stampa del .paese : il partito che detta i discorsi agli stipendiati oratori del pulpito: che domina in ogni funzione del governo, in ogni riparto della vit:-t pubblica. E come conscgucnz:-t cli questo dominio abbi:-tmo !"impero illimi– tato della corruzione. Il Congresso degli St:-tti Uniti non osa obbc– .. !irc alb voce del popolo cd climim\re le sorgenti delta corruzione e Chiude la sua sessione molto tempo prima del solito, solo per ritar- dare \'inevitabile. Abbiamo poi il partito democratico: un partito cui non è neanche rimasta la forza di dichiarare la propria bancarotta ; un partito mo– rente, che ha come fondamento una classe in decomposizione; un partito dilaniato da dissidi interni, che guarda al passato, sperando nella risurrezione di quegli uomini, da cui una volta gli veniva la ispirazione; un partito che si rivolge alle tombe, che aspetta nuova vita dai cadaveri, da gente che non basta neanche più alla propria •difesa. Thomas Jeffcrson si vergognerebbe di prendere parte ad una ,assemblea democratica dei nostri gior,1i. Vi si sentirebbe tanto fuori posto, qnanto lo sarebbe Abrahanl Lincoln in un'assemblea repub– ,blicana d"oggi. Se questi due uomini vivessero ora sarebbero delc– •gatl a questo nostro Congresso. Il partito socialista si pone di fronte a questi due partiti, senza compromessi, senza transazioni. Noi non pensiamo nemmeno di trat– tare con simili partiti. Li sfidiamo alla lotta e diciamo loro che non vi è che una ·sola soluzione alla cosl delta questione operaìa e cioè fa completa abolizione del sistema capitalistn. • Con queste parole Dcbs ha trovato la nota che sarà il leit moli:· della prossima campagna elettorale. E con questo nostro grido di bauagli:l ci spingeremo a nuove lotte, :1 nuove vittorie 1 ERNST UNTER\IAN!'\. SCIENZA ED ARTE patriarchidel socialismo XVI. LEROUX. 1797-187 I Noi conosciamo gi:\ I .erou-..::nclb ·sl'hin:i cl<"iseg11aci <li Saint– :-ìimon. Egli, nato il 17 aprile dd 1797 :i Bcrcy - a pochi chilometri da Parigi -. facev:'l.l'operaio tipografo quando si innamorò del saint– c;imonismo e si decise a fondarè nel 18~q il giornale Li~ Glo6e; il quale seppe in poco tempo tnlmente affcrmnrsi da di\!cntarc nef 1831 l'organo del p~rtito. Però. quando il mistico discepolo del gmndt· filosofo, Enfantìn, prevalse n<'l partito mede,;imo, Leroux ,;i di,;taC'<'Ò dal gruppo e volle" costituire un altro sistema socialista. ~ella Encyclopldie 11ouvellc, O\"Cebbe per collaboratore Kegnaml, 1.eroux sviluppò le linee della sua nuova oricntn1.ionc, che ebbt· un complemento negli scrilti Dc l'igalill - del 1838 -. ncll:\ Nif,t1..llio11 de l'éddimu • che è del 1839 - e in quello De /' /h1mn11ill • eh<' i· del 1840. in 2 volumi. !."originalità di Pietro Lcroux non poteva non destare una sim– J:>;lliaeccezionale nelle menti elette dell'epoca. Ed è ben con,lsciuta 1":-tzioncmorale che la figura e l'opera del grande s;ocialista ebbero su George Sand. Con la scrittrice che gareggiò con Balzac<' Victor Mugo nel primato letterario della r'rancia, Lerom: fonclè, <' flire<;,;,~ un periodico, la Revue ùtdépmdm1te nell'anno 1841. Ma le sue idealità di organizzatore crescevano. .\ i.,<'roux n'>n bastava la dottrina, egli voleva la pratica, e nel 18+6, dopo av.-•n· ottenuto un brevetto di stnmpatore. andò a Boussae :i fond:irvi una tipografia orgariizzata in associ:1zione egualitaria. Questo non era clw un mezzo - s'intende: perchè Lcroux non poteva fare a meno dei suoi giornali. t ne ebbe due, I' Ec!aireur e la Hnmr &,eia/, scnz:1 contare gli opuscoli numerosi e frequenti che dalla sua stampcri;1 veniv:ino fuori a dìllbndcrc la dottrina di cui s"era fatto apo<;tOIO fervente. Quando scoppiò la Rivoluzione del 1848 egli si tro,·:wa ap– punto a Boussac, e vi proclamò la repub~lica, e accetta,•a la ca– rica di sindaco che in onore gli veniva offerta. Intanto a Parigi gli estremi acclamavano il suo nome. Complicato nei moti di piazza del 15 maggio, Leroux fu condann:-tto al carcere, ma il terzo giorno fu rilascia.to da Caussidière e venne eletto deputato all'Asscmblf·:i Costituente. Leroux non era oratore ; la sua posizione fu tuttavia subito ele– vat:i ed egli si trovò fra i capi della sinistra socialista, ove non seppe mantenere il suo posto e nella Legislativa lo perdette intie– ramente. La storia è cosi fatta: mutano i valori pubblici df"gli uomini e delle loro idee. Leroux incominciò ad apparire come un meta– fisico vago, la cui mente si venisse a mano a mano riempiendo di chimere, la cui esistenza di"enisse via via quella di un folle vero e proprio. Gli innumerevoli opuscoli su tutte !e più gravi questioni sociali possono in parte documentare questo triste processo d'in– voluzione. Lo troviamo poi collaboratore al giornale La Rép11Mq11e e proscritto, come tutti i forti sovversivi, quando il colpo di Stato del 2 dicembre mise nuovamente in mano all'impero napoleonico la Francia. ~ Allora la vita di Lcroux divenne quella di un maniaco di un:-t certa civiltà nuova fatta di esperimenti d'igiene e di ingrassnmcnto su di sè e sopra i suoi nove figliuoli. Alcuni amici ed ammiratoq lo aiutarono con tenacia fino agli ultimi ~nni.

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