Il Socialismo - Anno III - n. 11 - 25 luglio 1904
172 IL SOCIALISMO Nelle provincie del settentrione invece l'emigrazione :-;ivolge sopratutto ai finitimi Slati europei, e non tanto vi cerca una stabile occupazione, quanto un lavoro per qualche mese in quelle industrie in cui, per Jlabilità Lecnica, la perduranza alla fatica, la parsimonia di vita, vincono facilmente la concorrenza straniera. Dal Friuli, ad esempio, sopra u11a popolazione di mezzo milione di abitanti, ne partono annualmente circa 50,000, che rim– patria.no ad autunno avanzato; l'emigraiione è maggiore nei distretti montuosi, dove le risorse economiche sono scarse. Come quasi tutti i nostri emigranti temporanei, an– che quelli del Friuli si impiegano per lo pilt in lavori di sterro, di muratura, in industrie affini. Una loro spe– cialità t! la fabbricazione dei laterizi. Le fornaci del- 1' Austria e della Baviera sono quasi tutte in mano di friulani. I .'emigrazione, conclude l'on. Bodio, è un fatto im– ponenJe della vita economica italiana. 1 500,000 indi– vidui che vanno all'estero in cerca di lavoro, di cui la metà, circa, in America, significano uno stato di disagio e uno squilibrio tra l'offerta della mano d'opera e il ca– pita'le disponibile nel nostro paese. Dei 250,000 nostri emigranti che vanno in America non sono molti quelli che vi si stabiliscono clefinitiva– rnente colle loro famiglie. Per il numero dei rimpatriati, i dati sono più scarsi, non avendosi alcun meuo di riscontro sulle frontiere di terra. All'ingrosso si può dire che, nell'emigrazione vt:rso gli Stati d'Europa, il numero dei ritornati in Italia nell;anno è a un dipresso eguale a quello dei par– liti; per coloro poi che ritornano dalle Americhe, si conosce soltanto il numero dei passeggieri di terza classe sbarcati nei porti italiani .. e\ 1903 sbarcarono nei no– stri porti circa 80,000 passeggieri italiani di terza classe, reduci dagli Stati Uniti, circa un terzo cioè del numero dei paniti per la stessa destinazione nello spazio cli do- 1lici mesi. ln complesso si può con molta approssimazione sta– bilire che alla fine del 1901 si trovavano all'estero circa trt milioni e meuo di cittadini italiani, dei quali circa 654 1 000 in Africa (massimamente in Tunisia 83,000; in Algeria 39,000; in Egitto 38,000); 775,000 nell'Ame– rica settentrionale (di cui 729,000 negh Stati Uniti e 11,000 nel Canadà) e 1,852,000 nell'America meridio– nale (di cui 618.000 nell'Argentina e 1,000,000 nel Brasile). Uno sciopero agricolo in Francia. contadini del distretto di Arles avevano il 9 m.ig– gio scorso presentato un 111,·11uJrand11111 ai proprietari, e non avendo dopo otto giorni ricevuto risposta alcuna, il 16 maggio si posero in sciopero in numero di 4000. II. conciliatore del distretto intervenne subito e riu– ~civa a far nominare un Comitato di conciliazione che tt:nne per 5 giorni numerose sedute sen;,,a riuscire ad un accordo fra le parti. Si ricorse allora alla decisione di arbitri che stabi– lirono una convenzione ratificata il giorno 24 dai dele. gati dei p.idroni e da quelli dei contadini. Riassumiamo i punti che ci sembrano più importanti. I salari degli uomini a giornata saranno pagati in ragione di 50 centesimi all'ora di lavoro effettivo per quelli che •provvedono al proprio nutrimento, ed a 33 centesimi all'ora per quelli che saranno nutriti dal pa– drone. La durata della giornata di lavoro sarà di 6 o 7 ore in inverno, di 8 o 9 in estate. Nel periodo della vendemmia il salario sarà in ra– gione di L. 3 per gli uomini che vengono nutriti, e di L. 4.25 piì.1due litri di vino per quelli che provvedono al proprio nutrimento. Sono soppresse le ore supplementarie. li lavoro nell'acqua sarà pagato una lira in più al giorno. Il lavoro a cottimo è soppresso. Sarà mantenuto però per la mietitura e taglio delle erbe, la battitura del grano, pei nuovi lavori, e per quelli delle paludi. Nessuno di questi lavori a cqttimo potrà essere c<>n– cesso per me1,zo di intermediari. Le donne che saranno nutrite dal padrone guada– gneranno: in novembre, dicembre e gennaio L. 1.25 al giorno; in febbraio, marzo e aprile L. 1.50; in mag• gio, giugno e luglio L. 1.75; in agosto, settembre e ottobre L. 1.50. Le donne non nutrite guadagneranno rispettivamente nti mesi sopraindicati L. 2; L. 2.25; I... 2.50; L. 2.25. ~ell' epoca della vendemmia esse guadagneranno L. 1.8 5; e L. 2. 50 quelle non nutrite dal padrone ol– tre ad un litro di vino. La giornata di lavoro di tale periodo durerà tanto per gli uomini che per le donne dal levare al tramonto del sole con un'ora per la colazione ed un'ora e mezza pel pranzo. Gli operai nutriti avra.nno nutrimento sano e sufti– ciente con almeno due volte la settimana, oltre la do– menica, carne fresca. Seguono altre disposizioni di secondaria irnportanza, ma tutto l'insieme ci rivela q•ianto diversa e migliore sia la condizione del contadino francese di fronte a quello italiano. Organizzazione di operai italiani negli Stati Uniti. La relazione del Console italiano di Boston ci dà la notizia che nel i\lassachussetts circa un migliaio di operai italiani ha cominciato ad organizzarsi economica– mente. Finora i nostri lavoratori davano il solito spettacolo doloroso dell'indolente ignoranza sfruttata da gente abile ed astuta. I banchieri ed i b(JJ'J°eJ. sono in America i maggiori ~fruttalori degli operai italiani. Gli operai americani nutrivano grande antipatia pei nostri, nei quali vedevano il nemico che disorganizzato e povero tentava di sostituirlo nel momento dello scio pero. Cominciarono col dispreuarli; poi, il buon senso e l'interesse della difesa fecero comprendere loro che me– glio sarebbe stato di aiutarli, di spingerli ad organizzarsi. E 1 succeduto e succede in America quanto s 1 è ve– rificato nella Sviaera ed altrove. lnsult~re, disprezzare
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