Il Socialismo - Anno III - n. 7 - 25 maggio 1904

IJO IL SOCIALISMO dai liberali Di quelli che sognavano • lo czar Uianco • asialh:o, e di quelli cho accareu.1v,mo di n.1~sto il !>Ognodi una nuova Se– bastopoli! J::Hi furonv tulti trol\'Ohi in un fascio dal c.<taclisma militare e tutti quanti non fanno che di:r.cutcrc dcli' • amore della J:»tlriae della fierc.u~t nazionale •. Come sempre il patriofo,mo serve all'autocrazia nei momenti critici per :uh:scMc le anime pieghevoli dei suoi sudditi. Però, ap– pena passata la erbi, i cuori infiamnrn.li vengono ammoniti di do– mare il lorv shmcio, di obbedire e di tacèrc. Cos\ intim:wa, ai tempi di i\'icola I, il capo dei gendarmi Kcn– kenclorff :1110scritlorc Kalgarin, dicendo che l'autocra:da non ha bi– sogno delle lodi della lcth:rall1ra, lnfalli la possibilità delle lodi porta in sè il germe di una possibilità di biasimo. La iui:iativa pairioti((t dei sudditi è la forma primordiale della a.fil(i::.io,te pqlitù,: dei ciltadi11i. Si vedi.: pi.:rciò ndla sloria della l<ussia autocralica che ogni rialzo del M!lllimenlo palriolico fu sempre seguito da un assallo ~ella SO• cielà contro il polcrc. Solo nei rari periodi di eccitazione nazionale 11rappresentante infclk~ deWordin:unento statutale russo rim,civa a rialtar!>i fino all'idc,t di una unità sociale, fino a diventar cosciente di du\'Cr prendere cura di essa. Però sempre quando ciò gli era riu– scito, (.'01t1incia"a subito sulle masse amorfe un processo di cristal• lizz.11io11e. Ci.r..l, già tre 5(.-COli f,t, l'ap1>cllo patriotico di ,1inin e di l'o– ~i.usky fu seguito da un' i:m di • Kemsky !:,obor• (Etats généraux); dopo 1,t gucrm IMlriotica 1.-ontro Napoh .. -one è sorto un fermento tra i nobili di cui 1".tceordo finah.: fu la 1.-ongiura dei D..>cembristi. I.a ultim,t sco~a nazionale veramente si.:ria, che ebbe a so1>portare la Russi,, 50 ,tnni fa,· fu seguita da\l' "epoca delle grandi riforme•• la· qu,ile fu un:, complicata matassa cli moli eterogenei. \la il legame fra • la parte e il tulio• appena consolidato nei • di dei trionfi e delle t'alamità popolari • si ca11cellava subito; esso, vcnil'a strnppato senza piètà dall'ordinamento autocratc!-burocratico: tale ordinamento non conos1.-c il • tulto J. poichè non conosce la r pttrle • come creatrice del « tutto>>. E O\'e non c'è il legame lra il • tullo • e la • 1>.trtc , non vi può esistere patrioti!,1110, il quale non è che la manifc~ta:done elementare ài queslO legame. Per ri• cerc;tr il patriotismo si deve ritornare ai tempi quando la Russia " !ii univa • appena liberata dal giogo dei Fakai, quando la Polonia minaccia\'a ~losca. in poche parole • <1uando il potere degli czar rappre.sent:wa ancor:i l'emblema nazionale di difesa dai nemici dd· l'(Jrh:nte e dell'Oceidente. Allora nel grido:« Impegniamo le nostre donne e i nostri figli, ma sah•iamo il_ suolo natlo •, allora in tale grido .,i udivn da\'vero una maest:\ minacciosa, ma ripetuto acle.s.so c.s-..o.sembra una cinica parodìa dell'antica tragedia del popolo. Di nuno ìn mano l'autocrazia, da una rorteu:a lJUal'cra contro la minaccia pcr111;1111;nte del nemico e,tcrno, si tra.sfonna,·a in un simbolo di a.s• .ser"i111cnto,e nemmeno la invasione napoleonica e l'incendio di \losca nel s~"l.'Olo scorso (scnz:1 parl,1r della guerra di Crimea} non hanno potuto far sorgen.:: nulla di \Xlragonabilc alla slancìo tit.1nico del 16n. l,'cntusi(1smo nnzionale ~i manifosta\·n in disposizioni d'animo tr:111- .silorie e non :t\'e\':t tempo di formare i patrioti. :-le rende anche tc– '>timonianzc l:1 lcucratura ru ..-.a. Se' I,, guerra non riu'ich·a a creare i patrioti, tanto meno lo po• tc\'a far la pace, In quale somig:lia\'a.alla tr:i.nquillità d'un cimitero. ;\!on è 1>er nienlc che Turghcneff, volendo dipingere un p:llriota (lnsarofT, eroe del rom:tn:w Alla ,,1;rili'a) do\'ettc andare a cercarlo in Bul1,-aria. Il pil.-eolo paese a\'eva ciò che non posscdcv:1 la \'asta Rthsia • esso n\'e\'a una causa comune a tutto il popolo. •l)ur;mte un 'iCcolo intero si effettua\·a in Russia un processo rì– marche,·ole; al posto dell'antico patriotìsmo, attraverso la scorr:a delle formazioni slorichc, si face\'a penosamente e lungamente strada \'cr'>o la luce e \'erso la vita • un patriotismo nuovo. il patriotismo della giowme l<ussia, il patriotiSmo della protesta attiva. Sul prin– cipio si l'cdono figure isolate come Radistccff(IJ, dopo \'engono i piccoli gruppi dei dicembri.sii; poi "iene la falange affannosa degli intellct• luali, amanti del po1>0lo, e finalmente tutto un distaceamento ciel popolo • il proletariato a\·am:ato. ~cl movimento. che subiva inter• rm:ion_i mentre crcsce\'a, 11contenuto .si trasforma"a. si cambial'ano le forme, una (.'OSasola rimanern inalterata: chiunque fosse ·11pro– pugnatore di questo movimcnto 1 egli rapprescnta,•a • la parte • di• (1) l<adì!.t~'c.:ffu f.,uv morire da (;atcrina U in una fortt:zz.1. \'c11t.1ta cosciente, la quale era pronta di sagrificar se stessa per • il tutlo .; gli si drizz:l\'a d,1vanli alla mente l,t 1><1.tria 1dealé, trasfor– mata dal pensiero, e <1uanto piil si faCC\'J.sentir il giogo della •patria• concreta, tanto pih riusciva atlracnte la « patria ,i ideale. I .o spirito ri\•oluzionario divenne un attributo indis1>cns.ll.nle del patriotismo. Solto il regime autocra1ico il ri,•oluzionario -.olu en, 1x1- triota, poichè egli solo si accorava per il dolore della sua patria. In <1uesto scn-.o la democrni:ia sociale è patriota per eccdleni:a. lnternazion.tle nella sost:uiza, essa J>Onca sè dei problema pr,triolid e, risoh•enduli, serve la .sua (.'aUSa i11kn1,ui'o11ale. Per 1'1ste-."' ragione il patriotismo del 1>rolctariato militante non può essere quello del; l'asscn·imento. Essa non conosce che un desiderio patriotico lcgit• timo: che il suo popolo possa portar ìl più gran contributo possibile nel proccno mondiak: del riordinamento sociale. ,UOVIHNTO E tEGISUZIONt~ SOCIAUì Le Camere di lavoro {Bourses du travail) in Francia. &'(.-ondo l'.l,111ut1ire du sy11dae1Us, al principio del 1903c!>istevano in Francia 94 Bourscs du tra vaiI, accoglienti nel loro seno 187 t leghe (sindacab) 1.-011 288,036 inscritti, mentre al J gennaio tc)O:l: le leghe ()indacats) erano 2054 e gli aderenti 4-4-6,368. La diminuzione enorme non è che apparente però, poichè al prin• cipio del 1903 la Camera di lavoro indipendente di l';trigi, che nel 1902 aveva denunciato un cffettil'O di 317 leghe con 163,492 in– scritti non ha nel 1903 fornito nessuna cifra ali' Annuaraio delle Leghe. A.Ila Camera di lavoro di Parigi fanno orn ca1>097 Camere di Ja. voro 1.-on977 leghe e costituiscono la l-'(.'C'.lerazione delle Camere del la,'oro di Francia. Legge francese sugli uffici di collocamento (9 ma,·zo 190.J). I .;1 Camera francese ha appro\·ato dcftnitil'a111cntc il lesto del Senato del progetto cli legge per gli utlici di collocamento. E' costitl!ito da 13 articoli. Con l,t presente legge sono abolite le agenzie prh•atc medianlt– congru:t indennità. I .e agenzie num•c che sorgcssero dopo la promulgazione dell'at- tunle legge saranno di pieno diritto soppresse:. $-aranno wlamente ammessi gli uffici istituiti prcs.so i \lunic1p1, le Leghe di te.sistenz:a operaie, le Leghe miste, lt: Società di mutuo soe<:orso, ccc. In ogni comunç sMà ,11>crtoun registro nel 11ualei.tq,tnno 111scrille gratuitamente le domande di lavoro e d'impiego colle notizie indt• \·idu.tli che ogni richiedente vorrà aggiungere • Chiunque gerente o impiegato d'ufticio di colloc~mcnto ricevcs'>C indennità per ottenuta occupa;,:ione sarà punibile di ammcnd,t d,t t6 a 100 lire e da carcere da 6 giorni ad un mc.se. l'enc pii.1 gral'i sono conuninate agli agenti clandestini . I.e città con oltre 10,000 abitanti donanno ·stabilire un ufllcio ~essun ufficio di collocamento può es.sere affidato ad ;-ilbl!rgatori, trattori, vinai o ri,·enditori di bevande alcooliche. Cooperative di consumo. Enrico 1-lycm cosi cr.nclude un lungo studio pul,blicato nella Ne-,me de IIJ'irlatio11 et d'ico11omie polititpu sulle forme giuridiche delle coo1>eratil'c di consumo: , =--:oiconsigliamo in definiti\'a alle coopernti,'e, di cvn.sumo di dividersi in due gruppi: da una parte noi a\•remo i coopcmtori che ccrcano cli trarre dei benefici, di acerc.scere il patrimonio ind,. l'idualc, di realizzare dei gu<tdagni positìvi; dall'altra a\'rcmo dc, coopcrntori che cercano :mzitutto di accelerare l'a"venimento della repubblica cooperativa, di qudla socielà di giustizia e di pace nella quale non più una parte degli uomini cercherà di vivere a carico cd alle spalle dell°altra. La situ:u:ìone sarà chiara mentre oggi non è. L'.-\, non cr1.'Cleche le cooperative di consumopotranno1>ermolto ancora consen·are la loro forma ibrida attuale, quasi società capi• taliste eooperntivc e 'Illasi. associazioni cooperative.

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