Il Socialismo - Anno III - n. 6 - 10 maggio 1904

IL SOCIALISMO 95 l'Università di Bonn. Egli ha studiato, anno per anno, tutte quante le vicende d'una donna nata nel 1740 e morta all'inizio del secolo scorso: una vita di furti, di vagabondaggio e di ubriachezza. Essa lasciò 834 discen– denti, e di ben 709 l'egregio professore ha potuto ri– costruire l'esistenza: 106 nacquero dall'adulterio, 142 fu– rono mendicanti, 64 dovettero essere ricoverati in ospizi di mendicitA, 181 donne furono senza professione, 76 in– dividui vennero condannati per vari delitti e 7 per as– sassinio. 1 commenti ci sembrano affatto inutili: e dedichiamo la curiosa e triste statistica ai moltissimi operai seguaci di Bacco. Alberi frutliieri lungo le strade in Germania. In Germania si usa utilizzare le pubbliche strade, i canali, le ferrovie, ecc., in modo veramente nuovo per noi, sostituendo cioè gli alberi da frutta alle solite piante ornamentali. Lo Stato, i Comuni, le Amministrazioni delle ferrovie e dei canali ne ritraggono vantaggi note– voli, a quanto dicono i resoconti. E le piantagioni sono eseguite secondo le prescrizioni dei buoni insegnamenti agricoli, tenendo nel dovuto conto la natura del terreno, e quella dell'albero. Le piante piì:1diffuse sono i peri ed i meli, che prevalgono su tutte le altre; seguono poi i ciliegi, e, più tosto scarsi, i noci ed i susini. Nè si è ancora contenti, perchè si studia il modo di accrescere i profitti di questa nuova industria. In applicazione alla legge per la prevenzione e cura della pellagra. Il ministro degli interni ha diramato alcune norme ai prefetti invitandoli ad accertarsi, per mezzo di spe– ciali periti, delle qualità e dell'entità del granoturco da ritenersi nocivo. Si raccomanda di accertarsi delle con– dizioni del granoturco proveniente dall'estero, e qualora, riconosciuto avariato, debba rigorosamente vietarsi che serva per l'alimentazione. Si fa anche l'obbligo ai pre– fetti di accertare se ed in quali posti delle rispettive provincie esiste la pellagra e di presentare le proposte che credono più opportune per l'~pplicazione delle mi– sure preservative. Assicurazione contro gli infortuni per gli operai che emigrano io Austria. Il sottosegretario di Stato agli interni, on. Sant'Ono~ frio, con una circolare ai prefetti ricorda che i Comuni debbono portare a conoscenza degli operai che emigrano in Austria che essi debbono curare che al momento dell'assunzione al lavoro siano inscritti dagli stabilimenti alla Cassa malati ed all'Istituto contro gli infortuni. Gli operai che fossero colpiti da infortunio durante il lavoro debbono assicurarsi che ne venga fatta la de– nuncia a detti Istituti, e nel caso che detti operai vo– lessero poi ritornare in Italia debbono presentarsi allo . Istituto di assicurazione, chiedere la visita medica e con certificato della subita visita ritornare in Italia. G. L. ''ariel.à della Cronaca inlernazionale GuglidmQne e la libertà del/' art.: - L'Italia 6arhara e feudale saluta l'imperatore feudale - U1tavescica che si sgonfia: il cat/Q/icismo le• tksro - La fame ùt /Jjmg,ra. Come so11Qdùtriouitc le cnrità di re AifomQ - Che casa paga11.1J di lasse gli operai inglui e gli Q/)erai italiani - La miseria in 1111agralJ(k dltà d' EurQpa - PQZZQuerQ - Il au/tJ delle gu.:rre e l'aumento delle lasse al Giap. fQ11c - ErfJer/tJ Spen,er contrQ l'istrm:ùme classica. Mentre Guglìclmonc viaggia su e gHi, - ospite ostinatissimo, - per l'Italia - e le associazioni italiane monarchiche vassalle gli si gettano dinanzi ventre a terra - eccovi un nuovo documento della pazzia teologico-megalomane di qucll"avariato. A San Luigi, negli Stati Uniti d'America, si sta preparando un"esposizione internazionale. Gli artisti tedeschi del ramo Sccessio,i - che si dedicano con nudacc e geniale spirito di novità all'arte nuova - sono stati boicollati dal volere personale del pazzarellone. Guglielmonc ha detto: • La SccessUm è un'arleda/Qg1ta• {parole testuali ripetute alla Camera dal deputato socialista Singer, e i cortigiani - come i monarchichetti d' rlalia - giu, pancia a terra, a boicottare dall'esposizione ("arte secessionista. Si inaugura cos\ la dittatura artistica, accanto alla dittatura militare, alla dittatura teologica e via di seguito, Guglìelmone dice, pnrlando dell'arte tedesca: la • mia arte • - degli artisti tedeschi: • i miei artisti •. Nulla di p!Ìl naturale che egli si intrometta direttamente, - in faccende che non lo rigunrdano quando si tratta di un"csposizione artistica internazionale. I suoi artisti - come i suoi corligiani e i suoi buffoni - devono marciare all'inno della sua musica, ordinati come un battaglione di Usscri della morte. A Parigi, - esposizione 1900, - l'arte scccssionista tedesca non entrò, - per volontà« dell'avariato»; - a Snn Luigi sta 1>erriJ>etcrsi lo stesso fenomeno. Che delizia essere governati da tipi da manicomio. . .. E bisogna leggere nei giornali del luogo, per credere. Bisogna leggere che cosa ha fatto Catania, Siracusa e compagnia, per Gu– gliclmonc. A ogni lampione una bandierina. Ai balconi dei circoli monarchici, scritte appariscenti con evviva al pazzarcllonc. Un'orgia. I.'Italia barbara, - che conta ancora il 70 per cento di analfabeti - che vive ;rncora di ,,ita feudale, - che è incanaglita da tutta una po– polazione di principi e baroni (quale è il borghese siciliano che non è Oaromf) con cervelli di struzzo, ma bl:t50ni più o meno spuri e più o meno feudali, si è gettata a terra di fronte all'incarn:lzionc feudale del principio di governo e d"a~torità: Guglielmonc il folle. Anche i cattolici hanno ballato la danza del ventre di fronte alla loro adorata. Si legge che il Circolo cattolico di Catania si addobbò con drappi e bandiere bianche (la tradizionale /ritta/a papalina?) per mostrare il suo gongolamento per b venuta dell'imperatore ::unico dei guelfi. . ' . ì\la che facciano i conti senza l"ostef Guglielmo protesse a spada tratta il c.i.ttolicismo tedesco per tornaconto elettorale e p1.:runa paura matta dei socialisti. Ma il cattolicismo tedesco è una vescica che dopo essere stata gonfiata - si va sgonfiando rapidamente. Una rivista di sagrestia: La settimana rdigù,sa, denuncia ad alte strida questo sgonfiamento. Pare ~infatti - secondo statistiche di laggiù - che i matrimoni misti, vale a dire tra cattolici e protestanti - au– mentano rapidamente - e che i figli nati da matrimoni misti passano in grandç maggioranza al protestantesimo. Pcrchè? Vattela pese.."\.ln ogni modo, il fatto st"\ cosl. E il giornale, manco a dirlo - insinua: o pcrchè non si proibirebbero i matrimoni misti? Che odore d'In– quisizione! Ma l'odore ... non fa il monaco. L"Inquisizione non tornerà. Che il cattolicismo perda pure, ogni giorno, i suoi figli. Noi ci freghiamo allegramente le mani. * * * Pare che in Ispagna abbiano fame. Sfido io. Con tutti quei sue- chùmi, Leggo in una corrispondenza da Madrid: • La carestia prende proporzioni allarmanti. Un litro di latte costa un franco, un litro di petrolio quaranta centesimi, un chilo di pane 45 centesimi, un chilo di patate 20 centesimi, ccc. Il flagello della fame minaccia di invadere tutt!i la Spagna. Qui a Madrid gli spettacoli di miseria sono strazianti; nei quar– tieri popolari (cosl detti Barrios Bajos) la gra,1de maggioranza della

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