Il Socialismo - Anno III - n. 6 - 10 maggio 1904

92 IL SOCIALISMO Certo, se la macchina funzionasse come immaginano coloro che l'hanno pensata, sarebbe capace a spezzare anche la piu forte oria– nizzazione, ma i padroni non avranno mai nè la disciplina, nè la forza economica per ottemperare al loro statuto, micidiale per gli opemi, ma non meno micidiale per lo stesso capitale. Il fondo d'indennizzo. L'Unùme formerà un fondo d'indennizzo pei padroni danneg– giati dagli scioperi o dalle serrate. Esso viene formato d:1 un con– tributo di 15 pfennig che ogni padrone paga settimanalmente per ogni operaio da lui occupato. Hanno diritto alrindennizzo solo gli industriali con meno di 100 operai. Essi riceveranno, secondo il numero degli operai scioperanti o serrati, 7.50 marchi, 6 marchi o 4 marchi per settimana e per operaio scioperante o serrato. Se il fondo d'indennizzo scendesse ad una somma inferiore a 5 marchi per testa dei lavoratori occupati in aziende con meno di 100 operai, si sospende il pagamento dell'indennizzo. Il fondo pei crumiri. Non a torto i padroni vedono negli operni non organizzati i migliori loro alleati. I.,,' U11io1te dei fabbricanti metallurgici di Berlino ha perciò deciso di stabilire un soccorso speciale per gli operai non ascritti alla lega. Ogni lavoratore che si is'!rìve come non organizzato nei registri dell'U11iom avrà diritto, quando è colpito di disoccu– pazione in seguito a serrata, ad un soccorso giornaliero che è di marchi 2 e mezzo per un operaio adulto, 1 e mezzo per una donna, 1 e un quarto per un maschio al disotto di 18 anni, 1 marco p<'r un ragnzzo minore di 17. I padri di famiglia riceveranno 20 pfennig per giorno di piì.1per ogni loro bambino. Con questi mezzi l'Unio,u, i cui membri occupano finora 12 mila operni. cerca di fiaccnrc la potente organizznzione dei metallurgici, che nella sola sezione di Berlino contava al 31 dicembre 1903 nu– mero 35,741 iscritti, con un fondo di cassa locale di 656,880 marchi, con 793,842 marchi nella Cassa centrale e che nel 1903 pagò come sussidi a sciopernnti e licenziati la somma di 693,325 marchi. Ci vorrà altro! ODA LERDA·OLBERG. LIBRI ED OPUSCOLI DOCTOR COSIMO NOTO. - T!te Idea! City. Una forma di letteratura socialista, la quale ha trovato pochi cultori in Italia è, senza dubbio, quella del romanzo. Tranne poche e buone eccezioni, i compagni che si sono dati a questo genere di lavoro non riuscirono che n creare opere incomplete sempre, qualche volta pedestri e vuote. Forse questo è un buon segno, gi:\cchè può significare che l'attività intellettuale nostra, piuttosto che perdersi nelle quasi sempre poco concludenti opere letterarie, ha preferito esercitarsi sul campo.._ meno glorioso, ma più fecondo, della lotta quotidiana e pratica della organizzazione prolct:uia. Negli Stati Uniti d"Amcrica invece, dove il socinlismo in gran parte riveste aneorn il carattere di filantropismo, cd ha, presso molti nostri compagni, un certo sapore di idealismo e di utopismo, la forma del romanzo utopistico per la propaganda delle idee è molto m uso cd il pubbhco s1 appnss1ona ad un tal genere d1 letturn Cosi dopo Looking 8,ukward di Edoardo Bellamy cd Equa/ity dello stesso autore - romanzi che ebbero centinain di edizioni e !"o– nore della trnduzione in tutte le lingue e meritata fama internazio– nale - tutta quanta una schiera di giovani e valenti letterati nord– americani, tra cui non poche donne, s'è data al romanzo utopistico. In esso, milite non ultimo, sta un nostro connazionale, il dottore Cosimo Noto, il qunle, rcsic!cntc da parecchi anni in New Orleans (Luisinna) ha edito ora por le stampe della tipografia del Daily People di ~ew-_York un romanzo in lingua inglese dal titolo: La città ideale. L"A., che è un giovane e distinto cultore della scienza medica, ha voluto esaminare il problema sanitario dal punto di vista socia• lista e nella sua Ci"ttii ;dea/e si preoccupa soprattutto d'una cosa: della igiene. In socialismo alla cura delle malatlie sarà sostituita l:l pre• venzione delle malattie: l'uomo, cui la libertà economica dar:\ i mezzi di pr<'"s~rvarsi dalle centinaia di mali etc ne minacciano !'esistenza, ;i.rriverà poco a poco a rendersi immune da ogni malanno, vivrà pii.t a lungo, l'Otterà vittoriosamente contro tulle le calamità che gli fanno oggigiorno pii.t triste la vita e si consumerà lentamente seni.i sofferenze. Questo il concetto dell'A. intorno al quale sono ricama.te , dal punto di vista igienico sociale, cento considerazioni interessantissime in– torno alla vita attuale dell'umanità cd intorno alla futura. Non man– cano nel libro osservazioni acute e posizioni intercss::mti e curiose che lo rendono attraente anche a coloro cui un trattato di igiene avrebbe istintivamente ripugnato. V'è per esempio un capitolo nel quale si parla delle future funzioni sociali degli attuali capi di Stato: l'un d'essi finisce onorevolmente direttore attivo e competente di un museo di numismatica e un altro .... va addirittura al manicomio! Vi sono forse in Ideai Ci{Y delle pecche: la prolissità soverchia. nuoce, per esempio, alquanto al romanzo, e quella dichiarazione di fede con cui si incomincia il libro toglie, più che non conferisca, pregio all'opera buona. Ma le pecche son poc~c in considerazione dei meriti. Onde è che a. me è parso utile dirne qualche cosa ri.i lettori di Socia/is1110, anche perchè l' A., che ci promette una ti'adu– zione italiana del suo lavoro, tragga da questi incoraggiamenti di compagni maggior lena a nuove e maggiori battaglie nel campo Jet- terario in favore del socialismo. G. M. S. HOVHrnNTO EUGISLAZIONE SOCIAU~ Partito socialista italiano • I. Maggio 1904. Lavoratori, - un altro anno è passato - cli miserie, di lotte, di speranze - <lacchè il Primo Maggio si affermava dal Congresso socialista internazionale di Parigi, nel 1889, come il giorno della solidarietà proletaria internazionale. Un altro anno è trascorso e il Partito socialista ha continuato la sua opera economica e politica contro l'in– granaggio secolare dello sfruttamento capitalista. Sotto l'azione ostinata e cosciente del proletariato organizzato in partito di classe e per l'intimo lavorio della sua stessa evoluzione tecnica, il sistema capitali– stico si viene atteggiando e maturando a progressive, inevitabili trasformazioni. Certo, non è questa l'opera di un giorno, nè di un anno. ·Ma, per quanto lenta e difficile, possiamo anche per essa ripetere: eppur si muove.I... Gli stessi atteggiamenti della classe dominante, del governo e della pubblica coscienza vengono modifican• dosi di fronte alla classe lavoratrice organizzata. E più si modificheranno, con beneficio, della civiltà, se i lavo– ratori sapranno, a loro volta, compiere ogni giorno il loro dove·re di socialisti. Attendere la propria redenzione dalla elargizione di chi ha interesse a non darla o nella fatalistica aspettativa di un miracolo sociale, significherebbe rovinare la propria causa e quella del proletariato internazionale, che at– tende da ogni popolo il quotidiano contributo all'opera comune. Afferrr:iino dunque, anche in questo Primo ì\1aggio, i lavoratori italiani delle officine e dei c~mpi, la loro solidarietà di classe col proletariato internazionale. Affermino la loro volontà di vedere liberato il nostro paese dalle spese improduttive e dai parassitismi di ogni specie, che disseccando le fonti della produzione indu– striale ed agricola, rendono impossibile ogni serio lavoro di riforma Sociale e tributaria.

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