Il Socialismo - Anno III - n. 5 - 25 aprile 1904

IL SOCIALISMO Francia, dove il gruppo riformista, capitanato da Jaurès, ha dimostrato, al recente Congresso di Saint– Etienne, di avere entro di sè un'ala destra ed un'ala sinistra - come Engels diceva essere inevitabile nell'in– tero Partito socialista, sino dal 1872-- lo ·stesso Con– gresso di Bologna ce ne darebbe la sicurezza a:5soluta. I due ordini del giorno di corrente intermedia (Rigola e Ferri) furono votati non già da una fa– lange cornpatta ed uniforme, che li ammetta come espressione di un concetto unanime e comune. Ma nell'una e nell'altra parte vi è un'ala estrema, che li ha votati dopo che nessuno dei due ordini del giorno estremi aveva ottenuto la maggioranza. E se questo è vero, come è incontestabile, per quale ragione una parte vorrebbe cacciare dal Par– tito l'estrema punta sinistra - chiamandola anar– chica - e un'altra parte vorrebbe invece cacciarne l'estrema punta destra - chiamandola democratico– borghese? Simili propositi, se trovano purtroppo la loro spiegazione nello stato d'animo, che si è venuto for– mando in qualche località, non trovano rispondenza però nelle condizioni generali del nostro Partito, tanto pili, ripeto, nel presente momento della vita italiana, che ancor ci riunisce in un comune atteg– giamento di opposizione politica. Ond'è che, da que5ta marcia dei Congressi, balza evidente il significato del Congresso di Bologna, che è stato come il monito del partito socialista a se stesso, per fermarsi dal pèrcofrere sino in fondo quel piano inclinato, che a Roma e ad Imola si presentava col miraggio delle buone promesse, ma che a Bologna aveva invece contro di sè tutto il bilancio passivo delle mancate riforme. ENRICO FERRI. ta discussione delle tendenze alCongresso diijologna L'ottavo Congresso regionale del Partito Socialista Italiano, tenutosi da11'8ali'11 aprile a Bologna, ha dedi– cato quasi tutto il suo tempo alla discussione delle ten– denze, discussione di cui, per l'alta irnportanza che ha per la vita del nostro partito, diamo qui uil~riassunto che ne disegni le linee principali. AI Congresso, presieduto' da ANDREACosTA, con NloccH1, BERTINJ, BENTINIe MAJOLAcome vice-pre– sidenti, partecipavano 884 delegati, rappresentanti cir– coli di tutte le provincie italiane, eccezione fatta di Chieti, Sassari e Caserta. Erano presenti, come òelegati esteri, YrrTORIOAoLER, <lei partito socialista austriaco, ROBERTO J\lllc1•1ELS, del partito tedesco, e RAPPAPORT per il partito francese, frazione Guesde-Vaillant. Spostato, su proposta di l\iluRr,,LDI, l'ordine ciel giorno, sì entra, nella seduta pomeridiana del primo giorno, sul tema: Azione del Partilo di fronte at governo ed alle istituzioni. I due relatori, LEONIDAB1ssoLAT1ed ARTUROLA– BRIOLA, non1inati dalla Direzione, hanno svolti i loro concetti in due relazioni a stampa. Ecco le conclusioni che sottomettono all1approvazione ciel Congresso. Per i riformisti : Il Congresso, riaffcrm::1.11do che il p.irtito, in rapporto a qua– lunque forma cd indirizzo di governo borghese, deve conservare sempre il carattere aulonomo di partito della classe proletari:\, il cui fine è la redenzione del prolelariato dallo sfruttamento capita– listico, dichinra che, pur conservando questo carattere, esso può d:trc il suo appoggio a indirizzi di go\•crno i quali offrano sufficiente affi– damento di favorire la conquista, per pnrtc del proletariato, di quelle riforme ond'esso, in un determinato periodo, ha più. urgente bisogno; e, rigunrdo alle vigenti istituzioni. dic1:iara il proposito di continunrc a \•alcrsene, salvo convergere i suoi sforzi a ottenerne il mutamento dove e quando esse si presentino come ostacolo imme– diato nlle rivendicazioni proletarie. LEONIDA B1sso1.,,T1. Per i rivoluzionari : r. Riaffermando il carattere permanentemente cd intransigente– mente rivoluzionario e contrario allo Stato borghese dell'azione pro– lcta,ria; il Congresso dichiara degenerazione dello spirito socfalista la trasformazione dell'organizzazione 1>0litica (]ella classe proletaria in partito prevalentemente parlamentare, opportunista, Costituzionale e J>Ossibilista-monarchico: respinge quindi come incoerente con il prin– cipio della lotta di classe e con la vera essenza della conquista pro– letaria dei pubblici poteri quelle collaborazioni del proletariato con là borghesia, le quali si esplicano sia mediante la partecipazione a qualunque governo mon:trchico o repubblicano di iscritti al par– tito, sia mediante l'ap1>0ggio sistematico a qu:llunque ir.dirizzo di governo d,·lla cl:tssc borghese: 2. Considerando :t,1corn che qualunque attività riformatrice in regime borghese, :tnchc se determinata dalla pressione proletaria cd anche se parzialmente utile ai lavoratori - appunto pcrchè è un caso di confluenz:;, degli interessi proletari con quelli capit:11istici - è sempre imperfetta e non intacca mai il meccanismo fondnmcntalc della produzione capit:tlistica; il Congresso afferma che l'attuazione delle riforme deve essere lasciata ai governi borghesi senza alcuna collaborazione parlam.en – tare e nessun compromesso da parte del proletariato, il cui ufficio è dichiarare, provocare e controllare l'esecuzione di quelle riforme, che mnnifestamcntc mpprcscntino le conquiste di posizioni più. vantag– giose per lo svilupJ>Odelta lotta di classe contro il capitalismo; 3. Considcr:lndo inoltre, che non solo i principii fondamentali della teorica socialista. stanno in distinta antitesi con le istituzioni monarchiche, ma anche che il dilagare del possibilismo monarchico, per opera delle tendenze riformistiche determina, nell'attuale· mo– mento, la necessità di nette. e dCcise affermazioni repubblicane ; il Congresso, mentre riconferma di non avere alcuna pregiu– diziale, è d'avviso che i propagandisti debbano ri\·olgcre la loro azione pure nel senso di diffondere e generalizzare la coscienza della incon– ciliabilità evidente fr:t il proletariato e la monarchia. 4. Considcr:lndo, infine, che mentre l'azione parlmnentare dpl f.,artito culmin:t nclropem di agitazione, nella abilitazione del prolc– l:lriato :dia gestione dei pubblici aff.ui e nel controllo sopra gli atti del governo, il partito stesso ritiene che non sarà nei parla.menti risoluta non pure l':lbolizione dell:l proprietà capitalistica, ma neanche realizzate tutte quelle :tnteriori conquiste J>Olitichced economiche che sono ali' infuori della costituzione italiana ; il Congresso riafferma di non rinunziare ad alcuno dei mez~i di attacco e difesa contro il governo e d,i riservarsi anche l'uso della violenza nei casi in cui fosse necessario. Prima che si apra la discussione su quesli ordini del giorno, giunge alla presidenza una pregiudiziale SOLDI appoggiata eia LEONE,che vuole affermare, prima d'ogni scambio d'idee, l'unità del partito, Vari oratori parlano contro la pregiudiziale. LONGO– BARDIdichiara che la discussione potrebbe svelare in•

RkJQdWJsaXNoZXIy