Il Socialismo - Anno II - n. 24 - 10 febbraio 1904

370 IL SOCIALISMO ATTUALITÀ POLITICA INVISTA DEL CONGRESSO NAZIONALE L'unità del Partito Dunque, nel Partito socialista, cioè nel proleta– riato cosciente, politicamente ed economicamente costituito in paniw di classe - c'è 1:ivoro per tutti, che vogliano, come dissi nel numero precedente, dare opera all' attu,tzione del programnu 11eglltivo ( drmo– li%ionc critica) e del progr:tmma positivo (massimo e minimo) dello stesso Partito socialista. Senonchè a questa const:ttazione di fatto, si 1110- vono due opposte obbiezioni. Taluni dicono: ma allora dove sono le due tendenze, se è soltanto qu~stione di divi~ione di lavoro secondo le proprie attitudini e le condizioni d':unbiente in cui ci:ts~un socialista opera e vive? Altri dicono: ma non vedete che sotto I' unit;\ formale del lavoro multiforme ci sono non due tcn– dcnie, 1na ormai due p:utiti diversi? L'uno che vuole il Partito socialista trasformato in una « democrazia di governo )> per cc una collabor:1.zione di cl:tssc 1> al– l'attuazione delle riforme sociali - l'altro che vuole l'intr:tnsigenza :1.ssoluta e negativa, senza dj che non esiste lotta di classe. Rispondo all'una e all'altra obbiezione. Quanto alla prima obbiezione, basta, per elimi– narla, intenderci sul significato preciso delle parole: poichè tendenza altro non significa appunto che una disposizione del proprio pensiero e sentimento apre– ferire certe forme di pratica attivitil quotidiana. Onde t:1luni socialisti vedono nel programma 11,i: 11imo del partito il lavoro essenziale e quasi esclusivo da compiere, altri lo vedono nel programma negativo e nel programma massimo. Metodo riformista e metodo rivoluzionario - l'uno preoccupantesi dei sintomi, l'altro delle cause, ossia della genesi 11at11rale di quei sintomi. Metodo riformista che - quando non abbia anima socialista - è proprio anche della democrazia bor– ghese ed anche, per vie drverse, del partito anarchico (entrambi individualisti), perd,è si illude curando o attenuando o sopprimendo un si11toma - sia colla legge (democratica), sia colla violenza (anarchica) - di curare e sopprimere le cause, che fanno, invece, ostinatamente ripullulare quel sintoma. Tanto vero, che mezzo secolo di e, legislazione soci:ile », in In– ghilterra, Germania ed altrove, non ha eliminato al– cuna causa e nessun sintoma della miseria. Ceno, anche in medicina, pure indagando e cu– rando le cause bisogna non trascurare i sintomi: per esempio, l'eccesso di temperatura nella febbre. Ma tutti sanno che il grande progresso dell:t medicina mo– derna è stato determinato dalla conoscenza delle cause (microbiche) delle malattie infettive e della febbre stessa, onde· l:t terapeutica ha fatto progresc;i mera– vigliosi curando o cliff1i11:1ndo le cause, mentre per dei secoli era rimast:1 impotente, curando solo i sintomi. iletodo rivoluzionario - che venni! disciplinato da Marx e dalla sua scuola, applicando la diagnosi scientifica alle cause della miseria, invece di ostinarsi a guardare e curare solo i sintomi della miseria stessa. Metodo, che non è né riformismo democratico nè violenza rivoltosa, ma è... quello che ho l:trgamente svolto nel Socialismo del 2 5 maggio t 902. n1etodo riformista e metodo rivoluzionario co– stituiscono entrambi il metodo socialista, qu:indo cn· trambi si completino e si r:tfforzino :t vicenda, nella comune direttiva dell'ideale socialista (proprietù col– /rt.liv11.) sul tcr'rcno della loua. di classe. Onde le due tcndcm:c ci sono cd, io ~1ggiungo, è bene che ci siano, purchè la loro forza centrifuga non diventi soverchia, perchè allora si cade nel pe– ricolo segmlato appunto da quella seconda obbie– zione. Per rispondere alla quale - e dimostrare cioè che la diversità delle tendenze e delle forme di la– voro quotidi:ino, in cui si manifestano, non è affatto incompatibile con la unità dd partito, - basta fare una distinzione. La distinzione fra le opi11io11i e gli atti dei so– cialisti. Quando un socialista - cioè tale che nella sua lealtà ancora sa e sente di avere :mima soci:tlista e di lottare per l'ideale socialista - ha ed esprime e sostiene delle opi11io11i, quali che esse siano, la li– bertà pili assolut:t gli deve essere garantita. P,,rlare, ad esempio, di espulsione dal partito per– chè un compagno sostiene un'opinione anche l:t pill strampalata o concradittoria con l'ideale socialista, si– gnifica non avere senso di libertil nelle vene. Par– lare, ad esempio, di espellere dal partito dei compagni che si denunciano come << anarcoidi » o dei compa– gni che si denunciano come cc borgbesoidi >> unica– mente per le idee che sostengono, è .ritornare sem– plicemente alla ... negazione della libertil. Alle opinioni non si devono contrapporre che delle opinioni, alle idee idee. Lo abbiamo tanto detto ai Governi reazionari quando perseguitavano i socia– listi per delitto di opinione, che avremmo dovuto im parare ad applicarlo anche tra socialisti. E per questa contrapposizione di idee ad idee ci sono i giornali, le riviste,. le riunioni, dove, con re– ciproca tolleranza e rispetto personale, ognuno deve

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