Il Socialismo - Anno II - n. 24 - 10 febbraio 1904

IL SOCIALISMO Dimostr:1t:1.cosi crronc:t la concezione di un':i.rtc esclusivamente educativa, per provare come l':mtorc siasi male apposto anche nel– l'applicazione del suo principio gcncr:i.lc ali' odierno movimento soci:1\c, b:1s1:i.domandargli pcrchè egli csig:1. solo dall':utc questo S:lcrificio sull'alt:1rc della quistionc soci:i.lc , pretendendo che tulle le m:mifcsrnzioni artistiche per essere tn.li :lbbi:mo un contenuto soci:llista o rivoluzion:i.rio, e pcrchè non :lbbi:l la stcss.'l.pretesa :ld esempio per la scienza, che è pure, come l':utc, un prodotto del– l'intelligenza mnnnn. Come :tll':t .rtist:i.dcll :i. n:1tur.'l, dei fiori, dei profumi, dcli:\ pri– m:wcrn, delle passioni um:-mcprive di contenuto soci!'llc, egli chiede che si regoli S<'coudo la bussola socialista, pcrchè non chiede del pari all'nstronomo, al chimico, al mcccanico 1 n tutti gli studiosi dello scibile umano di m,olgcrc la loro scicm:a cd i loro studì ad unico e solo profilto della rivoluzione sociale? In <1ucstocaso sohanto egli sarebbe logico, come è Pietro Kro– potkinc, quando afferma scnz:1 esitazione che scienziati cd artisti, profes:-ionisti e filosofi, lavorntori clell:i.penna e del braccio, del). bono .rivolgere tutte le loro energie alla caus.'l della rivoluzione, all'infuori della quale non è ai giorni nostri che finzione, menzo– gna o delitto. ì\la Pietro Kropotkine ha p:i.role roventi anche per quegli stu– diosi del dritto, che non dedicano tulti sè stessi alla c.-.usa della redenzione umana e sottostanno alla legge della società, in cui vi,•ono, e si servono di quella legge, che domani dovranno com– battere ... Concludendo: sc.-.rtata l'ipotesi che l'arte debba essere educa– cativa o non essere; concesso il diritto cli cittadin:rnza nnchc al– l'arte, che, come tale, riesce a provocare emozioni e a suscitare sentimenti, senza dedicarsi esclusivamente al servizio di un'idc'l o d'una formula politica, per forc la qual cosa, per interrompere cioè la successione :,.rtislico-scientifica e dedicarci tutti... !llla rivolu– zione sociale, ci vorrebbero troppi eroi alla I< ropotkinc, che nes– :-una et:\ s..-.rà mai c..'lpaccdi produrre, non diamo l'ostrncisnio al– l'arte a.rodale (chi:uniamola così) e limitiamoci ad :isscrire che !':irte può essere uno dei mezzi, coi quali si fa l:i propag:inda, senza vo– lere che tutta l'arte ... faccia. la propaganda. Ezio Bartalioi. RIVISTA DELLE RIVISTE SOCIALISTE Riviste francesi e belghe. La crisi industriale in Inghilterra. Th. Roths1cin pubblic.-. nel numero del 15 dicembre del Alou– vemmt Soria/iste un notevole :uticolo sulla crisi iudustri:\le in ln– ghilterr:i. Egli es:,.mina h questione oggi tanto dib:lltllt:l del lil>ero scambio e riel protezionismo inglese nei rnpporti col commercio in– ternazionale, e dimostra, sulla fede di fatti e di :lutorità incontcJta– bili che, contrariamente :l quanto viene :'lSSeritod:ii difensori del protezionismo, le cause dell'attuale crisi in lnghiherrn si devono precipuamente attribuire al fatto che gli industriali inglesi si sono f~rmati ai metodi :lntichi nella tccnic:i della produzione, mentre gli Stati Uniti e la Gcrm:lni:i han~o invece adottato e studiano con– tinuamente nuovi processi. In Inghilterra h scicnz:1 pura non gode favore, e nessuno, o ben pochi, se ne occupano. Tutto quanto non può essere trasfor– mato immediatamente od evidentemente a soddisfare ai bisogni della vita, e perciò in denaro, non è degno di consider~ione. Il famoso spirito pratico degli Inglesi, quello che poue in ridicolo e disprezzo la scienza, il ragionamento puro e tutto qt1:1ntosi ele\':l sull'em– pirismo delb pratic:,. giornnlicrn, è quello che h:1 maggiormente contribuito alla decadenza della prodw:ione e del commercio inter– nazionale dcli' Inghilterra. l,:t relazione del Comitato centrale per I' inscgn:tmento tecnico di Londra dice testualmente che • le furdite su/,Ìte dal/' industria inglese devono attribuirsi in gran parte a//'edu~·a::ùmescic11tijimsir periore du a/l'estero vime impartita•,- cd I I. Roscoc nella Afont/J/y Neview del febbraio 1902 più esplicitamcnt1. e rudemente scrive: • /,: che cosa le co11dù;ionidegli ajfnri sono cambiate ,J Il cambia– mento si può esprimere in due parok ... Si tratta della dij/ere11::a fra /' ig'llora11:x1 ed il sapere, Jra il processo di dii brn11co/a ml– l'ose11ritàed il cammino alla luce del sole. Non si se11teil bi.sogno di appliwre 1111 metodo scimtijico per degli uopi imfttstriali ... si ri– mane alle a11ticheabitudini di lavoro, piuttosto che cogliere occa– siofli nuove,- così cresce la paralisi che mi11acda la vita iml,utriale del parse. • • Non è solamente nei paesi che hanno elcv:tto tariffe protettrici che l'esportazione inglese ha diminuito; ma nnchc nei centri come 1:t Russia e h Svizzem, è venuta :rnmentando sensibilmente negli ultimi cinque mmi l'importazione degli Stati Uniti e del!:,. Ger– mania a danno dcli' Inghiltcrr;1.: Non b:1Sta; molte industrie inglesi sono soccombenti nell' Inghilterrn stcss.'l di fronte :,.lh concorrenza !:ilraniern, e non, come si crede, per la differenza del prezzo, ma per la qualità elci l:1.voroe del prodotto. Risult:1 - come dice concludendo Th. Rothstcin il suo lungo e scrio articolo - che la domand:t di protezione è indice d'igno– ranza che può creare un ostacÒlo maggiore e forse insormon– tabile :11progresso industriale. 1.,:,. borghesi!!. inglese non avendo compreso I:\ nccc:ssit?tdello sviluppo intelleuuale in un'epoc:i. in cui gl'intcressi materiali furono sotlomessi a dura prova, lo com– prenderà meno ancora quando, in grazia all:i. forza brutale sollo forma di protezionismo, si sentirà largamente guarcntita nei suoi profilli. Entri il proletari.alo risoluL-.mcntc nella questione in nome dei suoi inlcressi di classe, e della civiltil. Cattolicismo sociale e Socialismo. La Chiesa cerca riconquistare l' influenz!l pcrdut:i. nel mondo moderno, poichè il fallo storico pili saliente del secolo xix è stato appunto il divorzio continuo e crescente fra il po~olo cd il catto– licismo. Nel popolo la convinzione che la Chiesa sia st :i.ta sempre dalla parte del pili forte. Nell:i. Chiesa la preoccupazione di togliersi tale taccia. Ecco h ragione dcll'Encidica Ncrum 11oc1ar11m. Leone Xrll lanciando quel documento primo sul catolicismo sociale - dice Edoardo Bcrth nel suo articolo Cl'll/10/icismcsocia! et Socia/isme, pubblicato nel numero del 15 novembre del ,1/ouvemml socialiste - non ha fatto atto rivoluzioMrio; ha subito In pres– sione di un movimento manifestatosi in molte parti della cristia– nità, cd h:,. cercato di rcgo!:lre e codificare le :lSpir:tzioni multiple è courusc dei cattolici. li quadro fosco del rcgim<" capitalista col quale l'enciclica co– mincia - quale !lvrebbe potuto tracciarlo un socialista - non con– clude, come si potrebbe credere, a ness1;1naconcezione nrdita. Noi vi trovi:uno invece la rcfulazione del Socialismo, - l'errore degli errori, - quasi col linguaggio stesso che adopcr:t l'economist:i. borghese. La proprietà privata è di diritto clivino, cd a torto gli oper.i.i in"idiosamente tumultano contro di CSS.'l - dice l'Enciclica. - ma voi ricchi, :iggiungc, pens.'lte di usare cristianamentè del vostro diritto, Orn qual'è, dopo l'enciclic..'l Rerum novarum, In dottrina so– ci :i.le della Chies:i.? Evidentemente :i detta degli stessi autori cc– clesiMtici, la Chiesa non può essere guidata d:i. nessun principio in fotto di questioni sociali cd economiche, li suo dominio si m:mticnc nel sopranaturale. Se la scienza ha la sua base nell'os– servazione, ncll'c.:sperienza e ncll:i. ragione natumle, per la religione

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