Il Socialismo - Anno II - n. 23 - 25 gennaio 1904

IL SOCIALISMO e via via ci si può guardare, ma senza odio. E nella divergenza delle opinioni - poichè la scienza mo– derna, da Galileo in poi, inscgn:1 che tutto è relati,·o e l'assoluto non esiste e quindi nessun uomo e nes– suna scuola ha il monopolio della infallibilit:I - la reciproca rolleranz:1 diventa un dovere elemenr:ue, per ogni socialista, per quanto si:1 ... una pratica dif– ficile. Oltre tutto questo, che, come si Yedo, è un'opera coloss.tlc e multiforme di azione socialista, e' C anche i\ progrn111111a 1i11i1110, ossia il Paliodi Roma, del Par– tito socialista. Ed esso contiene un c:1talogo, pii1 o meno orga– nico (c'era una volta una Commissione di compagni, me coinpreso, per preparare una sistemazione del progranun:1. minirno, ma... come tutte le Commis– sioni, ha finito col non concludere nulla), un catalogo di riforme grandi, piccole e minime, più o meno pro– letarie e pi,, o meno piccolo-borghesi, dall'abolizione del Senato al divorzio, dalla rirorma carceraria al ri– poso festivo, dai probi-viri agricoli ai giudici elettivi, dalla refezione scolastica alle pensioni per la vec– chiaia, dal contratto di lavoro alla nazione armata, dal suffragio uni,·ersale a\l'indennit:t dei deputati, dal– l'esercizio di Stato delle ferrovie alle otto ore di lavoro, dal contratto di lavoro alle riforme scolastiche, ecc. Caleidoscopio mobile, che è una mia antica cono– scenza (nella sua illusione merodica), non solo sul terreno politico (Patto di Roma), ma anche sul ter– reno scientifico, quando nel campo delle scienze cri– minali io innestai alle teoriche rivoluzionarie della scuola positiv:1 il programm:1.minimo dei « sostitutori penali )), che ha, certo, un valore, ma che non spetta propriamente alla scuola criminale positiva. Caleidoscopio mobile, che richiede una enorme somma cli larnro per l'attuazione anche di qualcuno soltanto elci suoi numeri, anche se inquadrati nel e<programma di una democrazia di governo >> e che , poi, realizzato con più o meno gravi mutilazioni, in questa o quella parte, costituisce sempre una con– quista minima e parcell:trc, ncll'immenso ingranaggio immensamente complesso cklla Yita sociale. Enorme somma di lavoro, non tutta spesa in pura perdita, però - perchè l'immenso ingranaggio so– ~iale non si cambia in 24 ore, ma si trasforma gra– dualmente -- e che quindi ha pure la sua parte di utilità diretta, come vantaggio immediato, e indirett:1, come. propaganda di mal.contento contro il presente e di preparazione per l'avvenire. .. E allora? Ma allora, se progr:1mm:1. ,ugntivo e programma posilivo (massimo e minimo) del Partito socialista ri- chiedono un comples~o così formidabile di attiYit:ì multiformi, perchè essere intolleranti' e ritenere che chi si occupa ciel programma negalivo o, vice,·ersa, chi lavora per uno o pi,, numeri del programma 111i- 11i1110 faccia opera sterile o non socialista? Se queste varie forme di attività"rispondono tutte :11la funzione, negativa e positiva, del nostro Partito nell'attuale momento di suo sviluppo, perchè tutte non devono tro\·arc posto e convivere e coopcr:.trc nello stesso Partito? Secondo le proprie attitudini, tendenze, studi, tem– peramento, opinioni, ambiente, abitudini di vita, ecc., ogni soci:tlista scclg:t b forma di azione che pili gli convenga e che egli quindi abbia più probabilità di compiere meglio. I rivoluzionari, in genere, preferi– ranno lavorare alla demolizione critica del mondo capitalistico o al pro~ramma massimo del Partito. I riformisti preferiranno dare opera alla realizzazione del programma minimo. Del lavoro e elci posto ce n'è per tutti, purchè tutti lavorino davvero e non si contcntinr, di ripe– tere la frase di Imola: lasciatecila.,uorare ! - imitando però i coristi del Fa11s/ che cantano: « partiam ! par– tiam ! )> e stanno fermi. Del \"'·oro e del posto ce n'è per tutti, purchè tutti ispirino l'opera loro alle ragioni supreme del Partito socialista e rispettino la disciplina che la mag– gioranza ciel Partito impone - di volta in volta - come norma <li vit,t. E visti da quest'angolo ,·isuale ... e morale il no– stro Partito e la sua funzione complessa, negativa e positiva - che sia proprio, la mia, un'utopia, se penso e ripeto che ci vuole l' ,milà.dd Partilo? Se unità Yolesse dire uniformith - l' utopi-.1 sa– rebbe evidente. Ma se- per le ragioni ora accennate - l'unità degli intenti supremi non solo consente ma esige varied multiforme di attitudini e di atti, io seguito a credere che l'unit:ì del Partito non solo è possibile, ma è ·necessaria. E, nel prossimo nurnero, ne r;parleremo per ve– dere come essa si possa. praticamente e sinceramente realizzare. Enrico Ferri. PROBLEMI SOCIALI Laprotezione delavoro nazionale inFrancia L'on. Turati ha, cli questi giorni, spedito al mini– stro degli esteri una sua interrogazione per sapere quali pratiche il Governo nostro intenda cli fare \·erso una nazione amica (la Francia} per la tutela dei nostri oper~i, i quali, essendo in Francia emigrati per trovar lavoro,

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