Il Socialismo - Anno II - n. 21 - 25 dicembre 1903

IL SOCIALISMO 325 consumo personale nella famiglia e per la servitù in continuo aumento, 1 la residua parte del profitto non potendo realizzarla se non nella vendita. Se questa non è possibile, la sovrapproduzione si manifesta nelle crisi. È allora che il saggio del profitto diminuisce sino al punto di' coincidere col valore dei prodotti creati nelle condizioni più favorevoli, cioè con capitale a compo– sizione organica più alta. I piccoli capitalisti non possono, in tale caso, resistere al deprezzamento delle loro merci molto al disotto del loro costo di produzione e falliscono ; ed i medi capitalisti debbono pure correre il pericolo di fallimento, giacchè anch'essi sono costretti a vendere a prezzi inferiori al loro costo cli produzione, onde la diminuzione dei prezzi aumenti la:domanda e rista– bilisca poco a poco l'equilibrio turbato della produzione cli fronte al consumo. La teoria della discesa cielsaggio del profitto è quindi una semplice applicazione della teoria del valore. Se la domanda è minore dell'offerta, allora il prezzo di ven– dita si avvicina al valore della merce prodotta nelle condizioni meno favorevoli; se la domanda si equilibra all'offerta, il prezzo si avvicina al valore delle merci create nelle condizioni medie a profitto normale; infine se l'offerta sorpassa la domanda, allora il prezzo di ven– dita è condizionato dal valore o dal costo di produzione del capitale situato nella situazione produttiva più fa– vorevole. Questo dà anche la definitiva risposta alla questione sollevata da tanti economisti, cioè se è il èosto di produzione delle merci in cattiva condizione quello che regola il prezzo normale di vendita, oppure il costo di produzione di quelle poste in condizioni medje o nelle condizioni più privilegiate. « Di più i fattori che permettono alle macchine di « ridurre i prezzi dei prodotti si risolvono, in ultima « analisi, nella diminuzione della quantità di lavoro e del « valore dell'usura incorporati nella merce. Meno l'usura « della macchina è rapida, più grande è la quantità delle « merci sulle quali essa è riparlita, più impor tante è il « lavoro vivente di cui essa compie la funzione, prima che << la sua rinnovazione sia resa necessaria; mentre nei « due casi la massa ed il valore del capitale costante au– « mentano per rapporto al capitale variabile. (?. 1 larx) ». In conclusiorie, sia che la riduzione del saggio si riconduca al suo vero fondamento - l'aumento del ca– pitale costante - sia che si completi lo sviluppo mar– xista col fatto dell'aumento ciel salario assoluto, che si verifica in tutte le nazioni a misura che si svolge l 1 economia capitalista, la conclusione che sprizza fuori evidente ed inconfutabile è sempre questa: la verità e la base granitica della teoria marxista del valore è del salario. Nessuna prova migliore poteva e può preten– dersi da Carlo Marx. li suo genio sempre rifulge mae– stoso sopra l'innumerevole schiera degli economisti suoi detrattori, i di cui sofismi economici escono fuori sgo– minati definitivamente. ( Co1Jti111U1). Luigi Negro. 1 Cn.pitnl, 1, pagg. 19a-193. Quivi si dimostra che la classe servente che aumenta a misura che progredisce la produttività del lavoro in tutte le ~ferc produttive, raggiungeva nel i86t in lng:hiherra una cifra considcrevolissima, e tale drt.essere quasi uguale alla metà della intiera massa l:woratrice pro duttiva. Non vi è socialista colto che possa esimersi dal leggere e possedere "7.leopere di Marx. Luigi Mon– gini c he le st a pubblicando a fascicoli (si è giunti al 74•) sotto.la direzione dell'on. Ciccotti è disposto di acco rdare ai compagni ed alle Sezioni che vòles– sero acquistarli, speciali facilità di pagamento. delinquentipolitici delle classi dominatrici. 1 È un fatto indubitato che i d~li~qu~nti n~ti,· ed. i~ generale i più gravi degenerati, sono molto più fre– quenti nelle classi più povere e che occupano un gradino più basso nella scala sociale; e le ragioni se ne intendono facilmente. Noi infatti ignoriamo, è vero, le cause e l'essenza intima della degenerazione psico-somatica, ma di mo– menti, dì influenze che agiscono su di essa e che contribuiscono a produrla ne conosciamo per lo m;no alcune, e sappiamo che questa cosidetta degenera– zione, non è poi altro che una anomalia o, meglio, un complesso di anomalie congenite, che indicano un tipo deviato nello sviluppo di tutto l'organismo e in ispecie del sistema nervoso, e che non è qualche cosa di cosi assolutamente staccato ed indipendente dalla ma– lattia come prima si credeva; anzi, ben sovente, la de– generazione è l'effetto di veri e proprii processi mor– bosi che si svolgono neWembrione o nel feto e che alterando la nutrizione delle sue diverse parti, ~he son~ i germi dei varii tessuti ed apparecchi, dan luogo ad anormale sviluppo, ad irregolare (ormazione di queste parli, di questi apparecchi medesimi. Ora, durante la vita intrauterina agiscono sul feto un maggior numero di sfavorevoli inAuenze nelle classi povere che in quelle agiate; son più frequenti, per esempio, le gravidanze illegittime, e si svolgono in peggiori condizioni, perchè sovente la donna caduta abbandonata dal seduttore e dai suoi parenti si trova' oltrechè in preda al più grave turbament~ morale: altresì nella più squallida miseria 1 sì da non poter prov– vedere a quella ipernutrizione ed iperalimentazione che son necessarie a riparare alle normali perdite del suo bilancio organico individuale e a fornire i materiali per la iperattiva neoformazione cellulare che serve a costi– tuire l'organismo novello i mentre nelle classi elevate, a parte.che la fanciulla cade più raramente, perchè la miseria è un potente fattore di tali cadute, quelle che cadono indipendentemente da un tal fattore sono piut– tosto le psicopatiche e le pazze morali che non le nor– mali; e, quando si trovano in queste condizioni, è molto più agevole per loro, sia di rientrare nella legalità 1 sia di trovar modo onde provvedere alla conseguenza del proprio fallo, risentendone molto minori emozioni e non subendo, neanche in minima parte, le privazioni cui dianzi accennavo. D'altro canto, poi, quanti degli illegittimi, dei figli di ignoti nei quali, come si sa, son così frequenti la degenerazione e la delinquenza, non apparterrebbero per nascita a classi socialmente elevate, e son dive– nuti degenerati appunto perchè si son trovati esposti nella vita intrauterina e nei primi anni di quella estra– uterina a quelle stesse dannose influenze, anche atte– nuate, cui si trovano esposti gli illegittimi delle classi popolari, nelle quali figurano, perchè i loro genitori non han preso cura di loro e li hanno abbandonati al loro destino? La denutrizione, poi, della madre e del feto durante la gestazione e, peggio ancora, l'allat– ta1vento, non è condizione che si verifichi soltanto ed esclusivamente nelle gravidanze illegittime; anzi, pre– cisamente al contrario, si deplora troppo frequentemente 1 Dal libro di prossima pubblicazione: Deli/Ji e tlelinqwenli j,11/itid, del pror. GAK'rANOA:-:GIOLIU,I.A.

RkJQdWJsaXNoZXIy