Il Socialismo - Anno II - n. 19 - 25 novembre 1903

300 JL SOCIALISMO aneddoti gustosi, mrt, ohimè! con che stile pcsautc e noioso con eh~ forma gr!lvC e pc.l:mtc. Pcdamcria che è già nel\' intimo del– l'autore, poichè scn7..:l buou:t dose d, ess.1. non ci si pone :\ ~ir– fo.tti hl\'ori, ed a ricerche simili, che se possono port:ue a scoprire furti ignor:'lli ed impuniti, possono :rnche for dire cose leggiere cd incon'iiStenti. E chi non è stato accus:,to di plagio quando forse non cm che casuale coincidenza.? E quanti r:lffronti si fanno tra idee musicali che p::iiono simili, mentre non sono che il natumlc svolgimento di temi diversi? Anche Giosuè C:uxlucci fu :tc<:usato di plagio fin dal primo pubblicarsi delle rime nel 1857 1 e gli furono b.nciatc contro le J)i\1 violente contumelie; e vi fu chi cercò e spigolò versi di nu– tori latini e greci per porli a confronto coi versi su'li, nl che egli rispose: • lo ho copi:t10 quei ,·ersi come il mio critico li h:'.lletti•· Si considcrnv:'.l imit:ud()ne ciò che crn indizio di un ingegno che cercnvn l:'.lvia p<:r :'.lffcrmnrc l:t propria potente individunlit2i.. E del Carducci vorrei r:unmcntnrc un nitro aneddoto: ragazzetto, scher– ?N'\vacon una bimba, e ad un grave signore con OOrb:'.lnera. e libro in mnno che si presentò a rimprovera.rio del forte nunore gridò: vin, via brutto te. • D'allor.t in poi, egli scrive, ho sempre risposto cosi !ld ogni autorità che sia venuta ad ammonirmi con un libro in mnno ed un sottinteso in corpo, a nome della mo– mie•. E dirò un uhimo aneddoto. Verso il 1894 od il 1895 1 alcuni giovani studenti all'Cniver– sità di Pis.'l, pubblicarono su un giornaletto leuernrio fr~i e pc· riodi, e concetti di autori latini e greci e fin persiani che D'An– nun:r,io :weva imitato e plagiato. Tulle le oche stnma:r,zarono <131 contenio. 1 giO\'!lni giocondi :tvev!lno inventato di S!lna pianta e fr:1si, e periodi, e concetti, e :\Utori l!ltini, e greci e persiani. Enjolras. RIVISTA DELLE RIVISTE SOCIALISTE Riviste francesi e belghe. L'Ideale Socialista. ] I, SOCIAI.IS\ 10 1-; I.A SCIENZA. li Soci:'.llismo è un:i scienz.'\.jl Ecco I:\ dom:'.lnda dn cui muove Paolo I_1,forgue in un orticolo pubblicato nel ,Jlouvtmml socinlisle del 15 sett. Il Socialismo, risponde, è un partito che muove dal!:'.l lott:\ di classe e che do,•rà Sp:'.lrireil giorno in cui a,•r.l compiut:\ l'oper.i sua, l'abolizione delle clnssi sociali. Il Socialismo come partito politico della classe proletari:.. b:i. perciò un idenlc che spcrn realizz:ue mediante l!l lott:\ di clnsse. Oro. ogni ide:i.le per mcriL'\re C:\rnttere scientifico dc,•e soddisfo.re :i tutte le condizioni per le qu :i.li l'ipotesi è :i.ccolt::inella scienza moderna. L'utopia è il sogno, è il frutto della pur.i immaginazione che con pochi o punti elementi positivi vuole rnppresentare l'ignoto o l'avvenire, cd css:1 fu utile come elemento propulsore della ricel'c.a e della conosccnz:\. ~I:\ l'ipotesi non è pi\1 l'utopia: ess:1entra neccs– sari:unente nel C!lmpodcli.a scienz:l pcrchè su elementi certi e nume– rosi, frutto della riccrc..1,scentifica, e~ bas.1, 1:a sua m:1ggiorc o minore probabilità. Gli clementi sui quali il Socialismo moderno baS!l le sue pre– sunzioni circa l':wvcnire soci:1le sono tolti dalla sciem::\, onde si può dire che il suo fine è scientifico per b stcsS!l rngione e con lo stesso diritto per cui entr.tno nel dominio della scienz!l e sono chi:'.lm:\le scientifiche-molte e gmndi ipotesi che onornno il genio moderno. UT01•1s·ri e Rlt'ORMISTI. li Socialismo della la metà del secolo x,x, come quello nn– tico cl~i Platone e dei :\foro fu utopistico. hH'ece di entr:uc in lott:1 coi capit:i.listi architettava sistemi ccrc:md,., aderenti special– mente fra I:\ horghcsi:i. e fr.t gl' intelleltu:tli. l·:sso prcconiZ?.av.a l'.associ!lZionc del cipitale, dell'intelligenza e del lavoro, pre<liciva l'accordo del padrone con l'opcrnio, dello sfrut• t:i.torc collo srrutt!lto. lgnor:mdo il principio della lotta di cl:l!-iSC propugn:t\'a il rinnov:i.mcnto sociale in virt\1 dcli:\ roojurn::io11r delle Cl:lSSi,e perciò conclann:\v:\ gli scioperi e qu:'.llunque agitnz.ionc po– litico. Volc,•a in una parol:i. l'ordine nello stra.da e In concordi:\ ncll'officin:i.. Er:i. così e t:'.lnto ingenuo da credere che d:tta la con• ccntr:lzione degli strumenti di bvoro e la potenza cresc<:nle dello produzione c:'.lpitalisl:\ i p:'.ldroni s:i.rebbero stati lieti di offrire :\gli oper:i.i una parte pila che sufficiente delle riccheZ1.cprodotte. Fu l'u– topia di soci:tlisti borghesi che oggi si rinno,•a coi Bcrnstein coi J:i.més e coi Millerancl, ma della qu:i.lcnllora cd oggi il prolct :lri:i.to sospetta, perchè sente di \'Cnir posto alln codn degli interessi del C!lpitalismo domin:tnte. S0CIAI.ISM0 Rl\'01.UZIONAKIO. 11 Soci:1lismo contcmpornneo non è piì1il prodotto delle clocu– br:'.lzionidi un pcns.1,tore 1 sin pure di genio. Esso esce dalb reah~ economie:.. le cui forze hanno gett:i.to le basi di una società avve– nire. 11 Socfalismo noil è più l'utopia., è l'ideale scientifico. Pe1 quanto le forte economiche sieno quelle che determin:tno le grandi correnti della storia, l'uomo che in fondo è il gr:mde produttore di tnli forze si è finorn l :1.sciatoguida.re da tsse. Oggi in cui egli comincia a comprènderne il v:tlore e le tendenze cere:\ di domi– narle e costringerle nl m:i.ggior bene dello società interri come già vi ha costretto le for1.e cicche della naturn. l Socialisti non :.spettano che il loro idea.le cad!l d:tl ciclo, c,si si prepamno :\ renli:r,z:\rlo ma non fidnudo dclrintclligenz:i., del cuore, del scmimento di giustizia e di umanit:l della clnssc capi– t:tlist:\1 bensì comb:'.lttendol:'.le oercando di str:'.lppared:'.lllesue 111 :i.ni il potere politico fulcro del dispotismo economico. Il Congresso socialista di Dresda. A proposito del Congresso di Drudn è notevole un :lrticol<Y di Scailles pubblic:uo nel n. 9$ dcll'..l:.1,roptm. li Se:'.lillcsnon è so– cialiSt:\ cd es.1,min:1. 1 conviene dirlo, con molta obbiettività il di~ sidio nel p:trtito socialista tedesco. Vollm:1r e Bebe!, egli dice giust:\mente, se r.tpprescntano d:i.v– "ero due tendenze, la borghesia h:a torto di rallegr.irscne credendo cbe e-.sc sieno irreduuibili e che l'opposizione loro si:\ assolut:.. l,.1, difTerenz:t grande non esiste che nella mente e nelle speranze degli Ricordn le p:1role di Liebkecht al Congresso di Amburgo a chi lo accuS:t\':\ di non rimanere nella dottrina pum e di venire a p:'.ltti con le circostanze • Coloro che dom:i.ndono che noi abb:111- doniamo il terreno dell:i. prntica e che la nostra atti,•ità sin pur:\– mente teorica domandano che noi rimaniamo nel guscio d'uovo dal quale siamo dn lungo tempo usciti. • Ricord.,. le resistenze di Bebel :td ogni azione pratic:\ e positi,•a pel timore di transigere, di s:\cri– ficire l'idc:'.lle,di diminuirne !':'.litovalore dell'ideale socialista nel!:\ coscienza del prolct:i.ri :i.to ; mo nello stesso ·tempo ricord:i. le sue concessioni successive e continue delle quali la storia fu tricci:i.ta brill:tntcm<:ntc nel discorso, di Volhnar a Drcsdn. Che cos:\ signi– fica questo? Significn che il P:'.lrtitosocialistn cresce e si evolve cd assume sempre maggiore importanza cd :'.lzioneprntic:a sullo vita del paese, e che le difTeren:r,err.i Bcbel e Vollrn:i.r, spcci:i.lmente dopo il voto d:'.ltOd:1 questi :\ll'ordine del giorno Bcbcl, non sono che di gr:ado e di tempcrnmento. Volhnar vorrebbe correre, Bebel !ln<l:tre lento pel timore che il proletariato dimentichi troppo per i mc:rn:i e per le rifonne il fine del Socialismo; ma tutti e due comprendono di dover esplicare b loro azione nel terreno dclln prntici. 1_,. borghesi:\, per riguardo !\Imeno al Partito Soci:tlista tedesco h:t torto di rnllcgr:i.rsi e cli spernre nel dissidio in rcalt?i. solo np– J):'.lr<:nte, non renle, fra. rivoluzion:i.ri e revisionisti pmtici.

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