Il Socialismo - Anno II - n. 17 - 25 ottobre 1903

270 IL SOCIALISMO Esso si è piegato a tutte le esigenze del Governo, ha votato le spci-c militari, le tariffe doganali, ha perduto il suo odio per h Prussia e per il grande capitalismo. !\fa facendo ciò ha perduto ogni forta di espansione nelle masse, che finora.costituisco.no la mag– gior:mza dei suoi elettori. Se stavolta è riuscito a mantenere il suo stah, quo fu grazie ad uno sforzo inaudito, valendosi della riserva elettorale, ma non guad:tgnando nuove reclute. L'~bisso fra quanto promise e quanto man\errà è visibile a tutti. Il Centro era forte come partito di opposizione: conJe partito di Govemo va fatalmente iocontro alla complct;i. decadenza. Oda Lerda Olberg. MOVIMENTO LEGISLAZIONE S CIALE La convenzione anglo-francese per I' arbitrato, il riavvicinamento franco-italiano, e l'inizio fran– cese del disarmo. Abbiamo dato nota degli sforzi che si sono compiuti per in– durre la Francia e I' lnghilterrn, le sCcolari nemiche, ad un trattato arbitrale. Quegli sforzi hanno approdato alla convenziont, firmata a Londra, mentre a Parigi si festeggiava l'auspicato ri:tvvicinnmento tra Francia e Italia; e intanto si iniziava dalla Francia, con b. soppressionè dei quarti battaglioni, una prima applicazione concreta di disarmo. La simuhaneità di questi tre fatti conferisce a ciascuno di essi una import!lnza che isolato non avrebbe. Si veda, nd esempio, la· convenzione anglo- francese, nella quale In riserva circa i fatti che mettono in C!lUSagl' i11ttrtssi vitali, l'indipendenza, o \'011ore delle due nazioni sembrn una di quelle eccezioni che cancellano la. re– gola : ma. ripetiamo che il va.lore dei tre fatti a.ccennati sta, oltre che nell' essere essi india del movimento sociale verso la pa.ce , sul quale più decisivamente preme la volontà cosciente del prole– tariato soci!1listaintcm !lziona.le - sta nella simultaneità dei fotti stessi. E vediamo l!l convenzione : • 11 Governo della Repubblica francese ed il Governo di S. M. britannic..'l 1 segnatarì della Convenzione per il pacifico componimento dei conflitti interna.zionali conchius.1.ali' Ajn il 29 luglio 1899; • Considerando che per l'articolo 19 di tale Convenzione, le nlte parti contraenti si sono riservate di conchiudere accordi in vista del ricorso a.li' arbitrato, in tutti i casi che lo giudicassero possibile; Hanno autorizzato i sottoscritti a stabilire le di"erse disposizioni seguenti: • Articolo I. - Le controversie di ordine giuridico o relative :-tlla interpretazione dei trattati esistenti fra le due parti contr:i..enti, che venissero !l prodursi fra loro e che non avessero potuto e~sere risolte per via diplomatica, saranno sottOm('SSCalla Corte penna– nente di !lrbitrato stabilita con la Convenzione del 29 luglio 1899, al\' Aja, alla condizione però che non siano in cnusn nè gl' interc!>si vitali, nè l' indipendenza o l"onorc dei due Stati contraenti, e non tocchino gl' interessi di terze potenze. • Articolo ll. - In ogni caso particolare, le alte parti I con– traenti, prima di rivolgersi alla Corte permanente di arbitrato, fir– memnno un compromesso speciale che determinerà uettnmente l'o– bietto della controversia, I' estensione dei poteri degli arbitri cd i particolari da osservare in ciò che concerne b costituzione del tribunale :irbitrale e la procedura. • Articolo UL - 11 presente atto è conchiuso per una durata di cinque anni, -partendo d:-i.lgiomo clelh firm:i.•· La cooperazione in Italia. Nel Xfll Congrl!SSOnazionale dei cooperatori, tenutosi a Ge– nova. il 18 e 19 ottobre, l'orien1nzionc socialista del movimento cooperativo si è :i.fferm:-i.tamaggiormente che non nei Congre!l.~i precedenti, sig!]-ific:mdo la propria necessità storica: e noi vogli:uno riprodurre dall'ottimo A'it1ssu11toddlt1 Jlatùtim delle Cooperath·e italiane uislmti ml 1902 (edito per cura della Lega nazionale delle cooperative italiane, a Milano, in vista del Congresso) le seguenti interessantissime tabelle statistiche. Sulla distribuzione geografica delle cooperative, sulla loro diligenza, e su :i.Itri dati di primaria importanza, abbiamo: z REGIONE Piemoute. Liguria. Lombardìa ••. Veneto. Emilia. Umbria. Marche. Toscana , . Lazio. Abrui.ti. , Campania Puglic, 13 Basilicata e Calabria . I<f Sicilia . 15 Sardcg11a. TOT,.LE. ,50 38 ,03 ,6 4o8 .. ,,, 54 346 99 3' ,o6 ,3, 46 78 ,. ,, " 38 6, .. 56 ,50 ,. ,50 -- -- ,.,. 485 ., ,04 70 ,, ,6 ,,6 ,76 "' so ,78 39 " "' 43 86 •5 38 So u8 ,,, ,8 ,,, ,3 5' 36 39 38 •5 ,. .. ,, ,. ,, 38 -- -- -- -- 643 , .. ~~ 4o8 36g Vediamo ora In intensità renlc del movimento cooperativo in ra.pporto alla densità regionale della popolazione e al numero dei Comuni; ciò si rilc"n. d:l. quest'altro prospetto: NUMERO DELLE COOPERATIVE IN RAl'l'Oln'O AL NU:'ilERO OEGJ.1 ABITANTI •: l)!•:I COMUNI. REGIONE Picmo11tc. Liguri:i. Lombardia . Veneto .. Emilia ... toscana . Marche Umbria Laiio Campania Puglie. Basilicata. Popolazione Co11u111i :il 1901 :il 1901 3,407,284 1,485 J,075,76o 303 4,334,999 1,893 2,477,()go 323 2,566,741 28o 1,o88,763 249 1,527,032 454 3,219,:w8 615 1,96,f,180 236 Coorl!RATIVI:': ,,o 13,629 ,03 10,4-t4 4o8 10,625 ,59 12,326 346 7,16o ,3, 11,o63 ,o6 10,271 3• 21,785 78 14,647 ,, 52,656 " ,ti,810 6, 31,68o 61,4,t,t S1c1ha I 3,568,12,t 357 150 23,9,t; Calabria . • 1,439,3291 -t09 48 ~9,986 Sardegna . , 1~ ~ __ •_ 2 ~ l'Ol-'IK del Hc~no 3~,966,307 8,268 2,199 •,t,789 I I 5,96 3.05 •·90 2, 89 15. 65 7.98 3.So 5. 50 30. 33

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