Il Socialismo - Anno II - n. 16 - 10 ottobre 1903

IL SOCIALISMO in questione parla dei missionari europei in Cin:t e e' è un perio• detto che vale un vero Perii: • l missionari - sentenzia il foglio giapponese, - penetrano ncll' interno della Cina contro i consigli del Governo di Pechino. Non si sottomettono :il\e leggi del paese e si prevalgono di privilegi di cxtr::i.•tcrritorialità. Supponiamo che un'.orda di preti cinesi :urivasse in Jnghiltcrr:1. o in Europa, vi !-i mettesse a predicare le proprie dottrine, si rifiutasse di, sottomet– tersi alle leggi del p:iesc e cercasse di scombussolare l:l. vita l:lic.'lle curope:'l. Che cosa farebbe l'Europa? • Il foglio gi:-tpponese è mitissimo, nei suoi apprezzamenti. Di– mentica di dire, per esempio, che i missionari cauolici portano laggiù, insieme al catechismo, l'alcool e il m:tl francese, nonchè le :i.bitudini del furto, come si vide nell'ultimo assedio di Pechino, in cui i missionari, capitan:lti da monsignor Favier, rubarono, su quamnta c:1.rri,le verghe d'argento di proprict:ì cinese ... Che cosa farebbero gli Europei? Si chiede il gionule gi:ipponese. Glielo dico subito; La morale europea del secolo xx è questa: rubare :i me è delitto. r-.fa se io rubo agli altri sono onorato e decorato. Dunque? Se noi andiamo in Cina a rubare, decoriamo con la co– ron:i d'Italia e con l'aquila rossa (con distinzione) i nostri ladri. se· gli altri, però. venissero :l rubare in c:i.s.'\nostra, li affidiamo alla polizia e li chiudiamo in galera. Sarebbe vernmente ora di riform!\TCun po' i nostri metodi can– nilmleschi e preistorici di insegnamento ai bimbi delle *scuole. E iufatti, c'è .della brava gente che comincia. L'ultimo Congresso dcli' insegnamento, formato dai maestri primari, in Frnncia, ha preso l' iniziativa di questa vitale risoluzione e ha detto: Basta una volta, con l:1 storia-bauagliarda: basta una volta con \' educazione e l' isti– tuzione sanguinaria! E h:i. fatto bene. Questi poveri rag:i.zzi , - :i.cui già i genitori, ubbidendo a quegli istinti besti:i.li che sonnecchiano nel cuore di ogni uomo - h:i.nno :i.ppiccicato per giocattoli b sciabol:t, la tromba e il tamburo (uh! che porcherie!) - vanno a scuola e cadono dall:t p :i.de \ 1anell:i.brace . Cominciano a imparare a mente la ba1t:i.gliatale, la b,'lttaglia tal':i.l• tra; le conquiste nazionali e coloniali; cominciano :i. ficcarsi nel cervello che il popolo cui appartengono è "il popolo piì1vabroso .- - il "popolo piì1 grnnde .. - "il popolo dcli' avvenire .- - e così discorrendo; - si convincono che bisogn:i.salutare la bandier:i. nelle strade; che la bandiera è il feticcio; che per lei bisogna farsi sc:i.nnare e soprallul/o scannare gli altri; - si compi:'1cciono qu:i.udo il popolo a cui essi appartengono, aurnvcrso l'eterno ed ignobile macello dell:i. storia, va a rubare, a sterminare e a uccidere in cas:i. propria, - e vengono su, in tal modo, con delle idee e dei sen– timenti da far concorrenza ali' ultimo dei fortati delle patrie galere. Anch'io sono passato attraverso < 1uest:i.orribilr .: l;cabbia; ma per fortuna il meraviglioso bagno d'acido solforico dell:i. morale e della dourina socialisL'\ me ne ha liberato per sempre. Mi ricordo :mcora quando i maestri mi insegnavano che Napoleone - il fa– moso briccone, - aveva detto "gli Italiani sono i più (oraggiosi soldati dtl mondo. Appt11a vedono il sangue, poi, diventano /toni. Ebbene, guardate che citrullo: questo paragone che infliggeva :i.i miei compatriotti l'onta di essere p:i .ragon:i.ti :i. delle bestie feroci, - mi faceva piacere e ne gongol:i.vo d:i.11:i. gioi:i., E l'odio contro l'au– striaco? Chi non se lo ricorda? Chi non ha p:i.g :i.to a questo 1'foloch Mnguinoso dell'odio verso lo straniero, il suv tributo sel– vaggio? 1~ appunto in un'epoca della vita in cui la psicologi:i. individuale ricord:i. punto per punto b psicologi:i. selvaggia; v :i.le a dire nell'infanzia. E i quadri di battaglie, a colori, su per i muri delle scuole, su per tutte le pareti delle sale destin:i.te :i.I culto molocchiano del p :itriott:i.rdismo - fa do\•e ci gabe\ lav:i.no che • form:i.vano .- la nostra educazione, perchè diventassimo buoni p:i.– triotti chi li ha dimenticati? I~ bene dunque, che una benedelta volt:i.,si mett:i.punto fermo :i. que-sl:i.educazione d:i. sc..'\nnatoio, ed io sono lieto che i .m:i.estri di Franci:,, - :\nimati da quel 1tobile spirito di fraternità e di giu– stizia che li mene oggi all:i. testa di tutto il mondo insegnante dell'Europa. - :mcora barb:tT:'.l, - :i.bbiano posto m:mo :i.quest:i. mi– rabile opera. Nelle scuole si insegni che ogni popolo ha i suoi pregi e le sue qualità; che ogni popolo ha dato :i.Ila storia e :i.I ProgTesso nomini che h:umo fatto onore all'umanità; che il vero valore e il vero uomo superiore non si incam:1.no nè nelle guerre nè nei macelli, nè nel furti, - ma. nelle opere pacifiche e produt• trici del lavoro e della fratemit:ì umana. E si aggiunga che tutti siamo fr:1.tellì; che solo il caso ci ha fatto n:i.scerein quesla o quella terrn, - al di l:ì o al di quà di questa frontiern, - in questa o quella superstizione. Che nessun:i. barriera <leveesistere tra di noi, - e che tutti coloro che si affannano ad esigerle non sono che omi– cidi e bdri, che voglion<:' profittare delle nostre artifiziose scissioni per scannarci e derubarci a loro vantaggio 1 Questo movimento p:i.cificodeve estendersi :mche :ti nostri m:'lc– stri d' llalia. Che non si prestino ad essere un coltellaccio in mano :i.Ilo sgozzatore; ma che sull'eterna incudine della scienz!\ essi foggino, con l' :i.ssiduo battere del martello creatore, il simbolo della pace universale, coronato d'alloro e d'ulivo. Che i maestri socialisti e :i.oche quelli, che pur non avendo compiuta. intiera quell'evoluzione intellettuale che conduce fat:i.lmente i cervelli com• pleti :i.lle dottrine e alla. morale soci:i.lista, llttt:i.via amano la pace e la federazione dei popoli, facci:i.no l'insegnamento ., pacifico .. dell:i. storia. Che essi mostrino "di che 1:i.grimc grondi e di cl-e s:mgue .- la gloria o b conquista militare - che essi facciano una prop:i.g:i.nda nett:i.mente ostile al pa.triouismo, quale fino ad oggi è ""statoinculc..'\to nelle scuole e :i.ltrovc, quel p:i.triouismo da bazar e da caserma paleolitic:i., che è formato da misticismo, da felici– smo, cb stolta vanità nazionale e da odio per lo straniero. E che d:i.l vostro· insegnamento, maestri d' hali:i., inteso :i. creare la gene– razione nuov:i. per la quale noi LUllilavoriamo a.ssiduamente, sorga b mèsse futura. 1 ladri, dopo aver messo il cuore sollo la sedia, e dopo :i.ver colloc"alo il denaro dei fondi segreti nella loro borsa, invidiosi della nostra onestà e dell:i. nostrn imm:i.colala nobiltà, fingono di schermirci e ci grid:tno che siamo strilloni, impotenti a mutare le sorti della. storia. Sì, siamo gli strilloni. Ma furono slrilloni come noi quelli che, - in tutti i tempi - prcpar:i.rono le grandi rivoluzioni della storia e misero :i.Ila gogna i ladri di tutti i tempi. Sl, siamo gli strilloni, ma. muteremo la storia, e :1lle nuove generazioni darr.:mo t:ile ir– rcsistib!le spint:i. verso la luce nuova che esse ne :;."\rannoun giorno glorioS..'\menteillumimtc. Sl, siamo gli strilloni ; ma le nostre grida più belle sono quelle che voi - dell:i.. st :i.mp: l pagata dai fondi delle polizie, non potete lanciare, o perchè impolenti, o pcrchè ad– domesticati, o perchè pagati! - sono le grida di pace e di giustizia. Che i m:i.cstri d'Italia ci aiutino, e preparino l 'epoC:l.dell 'avvenire col loro insegnamento di fr:nemità e di giustizi:i., re:i.lizzando così la profezia di un grande: E noi tras/ormtrtmo f acciaio dtlle baio. m//t mlf acciaio degli aratri! Notn. - La Pace, buon giornaletto quiudicinale •antimilitarista• che si pubblica a Genova, diretto con indiri1,:i:o·socialista-ri,•oluzionario da ~:zio Bartolini, riproduce con nostra autorizza1.ionc l'articolo di Nix pubb!icato nel fase. ultimo di Socialismo, nelle Varietà della Cronata ù1ter11aziomilt, intorno alla vcnut:l dello C1.ar in Italia. Contiene poi altri intcrcua1ni ar– ticoli: // C,mrnsso di Roue11 - Una f11dlazio1u 1u/ln 1ehù11a - Il eo/0110 del Trn11svt1al • Patria t i11ltnu1zfo11a/ismo di lfamo11 - La Parigi fem• ,ni,1i/t, ccc. Nix ENRICO FERRI, dirtllorM'tsf>omabile. Roma, 1903. - Tipografia Cooperativa Sociale, via Barbieri, 6.

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