Il Socialismo - Anno II - n. 16 - 10 ottobre 1903

IL SOCIALISMO 249 cedere alla classe produttrice questo 111i11im11m di ga– ranzia contro un utilitarismo senza limiti». * * * Esaminando, infine, quale sarebbe la sua attitudine al Congresso internazionale cl' Amsterdam, il Congresso decise che il Partito terrebbe il proprio Congresso nella settimana che precederebbe il Congresso internazionale per apparire più unito e più disciplinato ad Amsterdam. * ** Tali furono le principali discussioni e i deliberati del Congresso di Reims. Essi indicarono incontestabil– mente un progresso di questa organizzazione che ha - meno alcuni rimproveri che si possono fare alla sua tattica e ad alcuna delle sue vedute - il gran merito di mantenere intatti i principi essenziali del Socialismo moderno. Non si potrebbe dire altrettanto de' suoi avversari ministerialisti. Malgrado ciò e qualunque sieno stati gli sforzi me– ritori del Partito socialista di 1;;-a11àa, non è possibile credere che sia stata da esso completamente ottenuta (come pensa con troppo grande ottimismo l'insigne com– pagno Carlo Kautsky) l'11.11io11e delle for::e 1·i·vol11zio11ar1:e d,: Francia. /Fuori di questa maggiore organizzazione, restano ancora in Francia migliaia di gruppi la cui purezza so– cialista è indiscutibile. Speriamo che un prossimo avvenire li veda tutti rac– colti sotto la rossa bandiera del Socialismo interna– :donale. J ean Longuet. LIBRI ED OPUSCOLI G1uuo NATALI ed E. VITELLÌ, Storia dell'Arte ad uso delle swole medie e delle personecolte. - Torino– Roma, Casa ed. naz. Roux e Viarengo, 1903. L'egregio Adone Nosari l:unenlnv:i lestè (// Soda/ùmo, 10 ago- sto 1903), la mnncanza di un:t. Storia ddf Arie, inspirat:i :'l criteri sociologici. Eppure quest'oper!!. c'è: l'ha scrittn Giulio N:itali, l' h:. illustrata E. Vitelli, e l' ha pubblic:i.t:i. quesl' anno b. CnM Roux e Viarcngo. E il libro ha avuto merit:i.ta fortuna. li libro non è una schelclrica siflossi, nè un suflto, o compefl• dio, o ri.strello, o quadro, nè un ma11uale, come dicono i Frnn– cesi, atto a rammentare la somma delle materie a. chi n'abbia no– tizi:i..,mn di dubbia utilità a chi le ignori; nè un libro di dtmmli, ottimo per h preparazione scolastic."I, ma poco vanta.ggioso a.Ila cu\tur!l generale, che è poi il fine ultimo al qunle mira.no, se· condo lo l lcrbcrt, le scuole medie, che sono il seminario del– l'a.nim!l n:i.zionale. Ed è tempo che finisc:i..la differenza tr:i. il testo scolastico e il libro di cul~ura generale, se è vero che la scuola prep:tra alla vita, move dalla vita e nlla vita ritorna. Nè il libro è una serie di biogrnfie degli artisti: le biogrnfie !!! Erano la mia disperazione, quando :i..ndavoa scuola! Gli autori di libri seolastici non hanno snputo fare nitro, finorn I E come ci stavano !lttaccnti i men giov!lni professori, a che non si sbagliasse - Dio ne guardi! - il giorno di nascita del tale e tale altro illustre! Tutt:i. stoppn, almeno finchè i giovnni non son venuti a insegnnrc - tutt:i. stoppa all:i. scuola e mc b. sento nncora sullo stomaco. Il gu: i.io è che con tutta la buona volontà e la modernità intellet– tuale dei giovani professori, In stoppa è obbligatoria nei programmi I L:t storia. delle arti utile alla culturn non dev'essere un'arida, minuziosa esposizione di dati biografici e di tecniche discussioni: pii\ che le singole noti:.-:ic, la cultura vorrebbe la ved11tagenerale, la sintesi potente. Chi ,•isita per la prima volta un:i. citt:ì, St:nte vivo il desiderio di tutta percorrcrl:i., di dominnrl:i.. e di :tbbrncciarln tutt!l con un solo sguardo dall'alto d'una torre. Così giova, a chi è novo a questi studi, misur!lme di lontano, e come di scorcio, l'utilità e la bellezza; giovn, a chi li ha familiari, :i.verne unn nuov:t vi– sione r!!.pidn e-inter!l: in alto l'nrin. è più chiarn e la vista pilt acula. Una storia dell'ar1c non indegna. di questo nome dev'essere guidata da un:t cost<mte, nel senso vichiano della parola, con• cczionc storica, o, se vuolsi, da una filosofia della storia dcl– i' 3.rle. Un grande pensatore e scrittore ito.liano, N. Tommasèo, scri– veva, nel r857, in un suo Assunto di ak1111i lavori m f Arte: • Vorrei poter dimostrn .re... come la. storia dc11'arte sia l:i storia non solo delle nnime singole, ma dello. grande o.nima sociale •. In queste poche parole c'è tutto un progrnmma di filosofia della storin dell'nrte. L'o.rte, invero, è insieme un fenomeno sociale e individunle, a studi:u-c il quale occorrono insieme la sociologia e la psicologia, le due scienze in che ha radice nppunto l'estetic:i., qu:ile dev'essere intes.'l dn un pensa.tare moderno. Gli storici puri dcll'nrte parlano talvolt!l di roobcimu,· ma la loro roo/uzione è piuttosto fmrte,,ogm~si: l'nrte che genera l'arte, le forme che n:i.scono dalle forme. Certo, si può, astraendo, concepire una pura evoluzione ani– sticn, usando magari l'n.busa1a similitudine lucreziana dei cursori che si tramand:mo In. lampada della vita. Ex Oriente Lu.x: l':i.rte orient:1.le ri"isse nella greca, nella etrusca, nella rom:i.n!l; la ro– man:i. nella cristiana, che fu l'erede delle fonne classiche e le pre– ser\'Ò dnlla dissoluzione; nell'arte moderna la greca e l:i. cristiann, e cosl via. Ma di questi fotti nppunto lo storiografo deve spiegare In ragione, con le conditioni della societ:\, e con l'anima dell'ar– tista. Certo, non si può negare In continuità della tradizione, l'im– port."lnz!'l delle scuole, l'effic:1cia dei precetti. Ma h1 storiognfia dell'arte così intes.'l, è utile solo alla risoluzione dei problemi tec– nici, epperò all'educazione degli artisti: mn non fa parte di quella che i Tedeschi chinmnno A"u/turgeschithte, che noi potremmo tra– durre Storia della civiltà, la cui conoscenza è sopmttutto ntilc alln cultur!l generale. Come nella riun-a ,le/le fonti da molti si faccvn, e si fa nn– cora, consistere il metodo storico letternrio, così da molti si fa consistere la storia dell'arte nella successione e nella. derivazione delle forme artistiche. Ma 0r!l si comincia !'I. comprendere che con– viene considerare e le lettl!rc e le arti nelle loro attinenze con b. unh,ers.'lle ch•iltà. A questi concetti di massima è inspirato il forte lavoro del Nntali. Se nella esccutione di così ampio e originale disegno pur mnncasse :iltrèttanta sicurezza quanta ne è nel tr.lcciame l' idea centrale e lo spirito che mo,·e, bnsterebbc avere assunto l'nlta iniziativa rinnovellatrice delln. cultur!l nrtistica in virtù del metodo novo, perchè questn. opera avesse un grnnde vnlore. Mn gli è, fortunal:i..menlc 1 che pure per In esecuzione egli aveva ali atte :i.I volo. Altro intendimento dell'Autore - a.quel maggiore che inna.nti designnvasi conseguente - è stnto quello di mettere in vista le relazioni della stori:'l !'lrtistica con fo. stori:i leuern.rin. Poemi, edi– fid, quadri, st:'ltue s' illustrano a vicendn. Si può cercar la storia del pensiero umnno nell'nrte, giacchè i gcnt, nnche con le sèstc, co' pennelli, con gli scnlpelli, hanno conden s.1.to il pensiero del loro tempo. Si può studiare la storia. dell'arte nelle lettere, nelle testimoninnte degli storici, nelle lodi dei poeti, ne' loro accenni a opere d'arte. Non pochi scrittori hanno disegnato, moltissimi ar– tisti hanno serino. E la fraternità spirituale degli !'lrtisti e dei poeti, le loro relnzioni in vita, le loro nmicizie, i reciproci ajuti, le re-

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