Il Socialismo - Anno II - n. 15 - 25 settembre 1903

IL SOCIALISMO 2 37 cbssc, sulla qu: i.lc ngiscono con efficacia grande i movi;ncnti po– litici e sociali, così da determinare facilmente agitazioni di ca.rat– iere politico-sociale anzichè ccouomico,.. Così, di fronte al crescente sviluppo dell'organizzazione operaia non v' ha rimedio che nel!' in– tervento dello Stato che assommi e richiami a sè :mchc codesta funzione. Ciò mi risp::mnia di dire altro intorno al lavoro del IJalb. Volta che trntta dei gruppi professionali, dei sindacati obbligatori, della sovranità dei gruppi professionali, del contratto collettivo di lavoro e dei conflitti colletlivi, per parlare nell'ultimo capitolo dello Stato e dei gruppi professionali. E. l'1ERRE LAYROFF, Le/.lreshistoriq11rs. - Reinw:ild, Paris, 1903. - Fr. + Queste letlerc storiche furono per più di 10 anni I' Evangelo della gioventù russa, e tuttora molte delle idee che ,·i sono conte– nute sono p:trte necessaria del b:tg:iglio intelletlt1!tle di ogni uomo colto. Con quest:t pubblic:tzione il nome del grande socialista russo si affermava risolutamente, mentre b. vigile ccnsurn confisc:wa i lavori troppo pericolosi per chi voglia màntenere la b:ubarie. Eppure queste lettere che parl:mo del progresso, dcli' azione, dell' indi– viduo, dello Stato, ccc., non sono che un saggio di sociologia, dove si svolge una teoria del progresso fondata su una base momle e destinat:1 a stabilire un rapporto fra l:t concezione filosofica, che origina l:t sociologia e la storin, e la concezione morale. Nè vi si e:.primc un concetto troppo pericolosamente azzard:tto, anzi tutto è così compenetrato di idealismo che per noi che abbiamo superato quel punto di vista, il libro non presenta quasi pili che t1n inte– resse pt1rnmeute storico, e che vale mngnifìcnmente a spiegarci lo st:tto della società russa, che dal sonno in cui er.i. stata immersa durante il lungo regno di Nicola I, cominciava a destarsi nei primi anni del regno riform:1tore di Aless:1ndro H. Questo libro rivelav:1 all:-t gioventl1 nrdente che vi sono molte questioni importanti per gli uomini; b. storia, il. progresso um:mo, cd il popolo sofferente di fame c schiacciato dal b.voro: e con– tribuiva così a far sorgere ìl Socialismo russo che specialmente, nel suo iniziarsi, si distingue considerabilmente pcl suo c:1mltere mo– rnle d:-tl movimento analogo degli :1ltri paesi. E. AwnrnR 8AUER, Les classes socia/es. - Giard et Briére, P:iris, 1902. - Fr. 7. L'A. applica il metodo sperimentale :i.Ilo studio dei fatti sociali, e non gliene può essere tributata che lode. I fatti sono delle realtà positive che si possono constatare con l'osservazione; essi però non costituiscono la sc:enza che :-tlb.sola condizione di giungere :-tdelle r:i.gioni e a delle verità genemli, alle quali si sarà condotti me– di:1nte una idea direttrice. Questa idea direttrice, e che forma il nucleo del presente s:-tggio, è che lo studio delle cb.ssi sociali, de– termin:-tte d:i.l genere d'occupazione, sembra soddisfare alle condi– idoni essenziali della scienza. Le classi infatti possono dare origine a delle nozioni g.:merali dove le particolarità proprie agli individui si neutr::i.lizzano e dispaiono. Queste nozioni sono soprattutto costi– tuite d:t un insieme di <lisposizioni psicologiche che imprimono a ciascun gruppo una speciale fisonomia, fìsonomi:1che può essere rico– nosciuta coi mezzi usati ordinari:nnente nellescienze d'osservazione, i ~ui princip1 razionali sono suscettibili di ricevere nello studio della sociologia una :1pplicazione concreta contrariamente :-tll'opinione di St. '.\lill. Non sarebbe stato più semplice e pi1'.isicuro se avesse considerato le classi sociali nelle loro basi economiche? L:i. società ne s.'\iebbc risultata forse meglio deline:-ttae più completamente, e se ne sarebbero potute f'rarre pili ampie conseguenze ed :-tpplic:-t• zioni. Ì:: vero però che nitri pnm:-t di lui :-tvevacompiuto que:-to lavoro, ed il suo sarebbe divenuto inutile. E. MOVIMENTO LEGISLAZIONE S CIALE Il Congresso socialista tedesco. Ripetiamo, dopo il trionlo :\ Dresda della tendem,a intransigente, quello che scrivemmo nel Socia!is1110, prima del trionfo ad lmoh dell:-t tendenz:-t transigente: « Nè vincitori nè vinti a. Malgrado terribili altacchi personali, l'unit:\ del Partito si è :-tffcrmat:\una volta di piì1 in Gcrmani:-t, attraverso la volontà tran– quilla e secur.i. della massn. Per conto nostro, tre sole constntn.zioni vogliamo fare: 1° Nessuno, al Congresso di Dresda, nè dall'un:\ parte nè dall'nhr::i., è venuto a neg:-tre la e<=istenz:1 di due tendenze nel Partito, e tutti hanno inteso ed espresso che è riconoscendone lenlmente b. esistenza che, senza grotteschi pudori politici, si può assicurare lo spirito di disciplina e l'unità del P:1rtito. 2° Nessuno, nè d:-tll'una pnrte nè dall'altra, si è sogn:-ttodi dire che la. grande discussione intorno nlle tendenze ed :-tiprincipi del Soci:-tfismo er:-t un perditempo. Ed anzi tutti sono stati d'ac• cordo per togliere i limiti di tempo prescritti d:11Regolnmento dei Congressi, qu:tndo veniva in campo la discussione sulle tendenze. 3° ~er la perfetta organizz..-tzione del Partito non è st:110 possibile che al Congresso affluissero in schi:-tcciante maggioranza intclleuuali e laureati, che, senza colpa loro, sono necessariamente orienta.ti, di regola, nella loro psic.,ologia, verso le forme piì1 :1tte– nuate di pensiero e di nzione socialista - ma si è verificato il fc. nomeno normale di un partito proletnrio, che proletarì sono stati invbti al Congresso dalle Sezioni del P:-trtito, nella misura naturale. Ora, b:1sta essere stati :11Congresso d' Lmola, o scorrere il re– soconto nostro (uscito il 25 sett. 1902 in fase. triplo del Socia– lismo) o il resoconto ufficiale (uscito soltanto di questi giorni) per sapere che, rispetto alle due prime constatazioni, ad Imola si ripctè fino :t S.'lziet:\d:1i nostri compagni riformisti, piccoli e gros,;i, che le tendenze le :-tveva inventate Ferri di su:\ test:-t, e che la discus– s;one sulle medesime era un rompic.'lpo e un perditempo! E del resto, non fu perfino organizzato nell'Avanti un-buffo rtjertmlmu dei giomali settimanali socialisti per concludere che le due ten– denze non c'erano?! E in q11:1ntoalla terza constatazione, tutti sanno che al Con– gresso d'Imola :tvvenne ... precisamente il conlrario. Noi non daremo certamente quì il resoconto del grande Con– gresso di Dresda. I-" nostra egregia redattrice Oda J..enfa.Olbtrg ne ha mand:tto ali' Avanti un cosl bello e perspicuo resoconto - qu:tle non si era mai visto nel giornale quotidiano del Partito, ne:-tnche ... per i Congressi socialisti italiani - che snrebbe per parte nostra una •superfetazione. Riproduci:tmo invece nel suo testo definitivo l'ordioe del giorno Bebel-Kautsky-Singer, al cui primitivo testo furono dal Congresso portati 5 emendamenti, che ne nccentu:-trono il car:1ttere rivolu– zionario. All'appello nomin:-tle quest'ordine del giorno fu npprovato con 288 sl e II no. « Il Congresso recl:tn1nche il gruppo parl:tmentare socialista faccia bensl valere il proprio diritto :-tiposti di vicepresideoz:-t e del se– gretariato nel Rcichstng port:1ndo candidati propri, ma ricusi però di ottemperare ad obblighi di deferenza verso la Corte o di sot– tomettersi a qualsiasi condizione non imposta dallo Statuto dcl– i' Jmp~ro. • TI Congresso cond:-tnna nel modo più energico i tentativi revi• sionisti di mut:1re la nostra provnt:-te gloriosa tattica, basata sulla lotta di classe, mettendo al posto della conquist:1 del potere po• litico, con strappi :-tlla borghesi:1, un:-tpolitic:-tdi concessioni all'or– dine stnbilito. • Conseguenzn di t:-tle tattica rel'isio:?ista sarebbe di fare che un partito, che mira nlln trnsforma,done più rnpida possibile delln so– cietà b,)rghesc in quella socialista - un partito, dunque, ri,•oluzio-

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