Il Socialismo - Anno II - n. 12 - 10 agosto 1903pdf

11. SUCIALISMO Da questo sistema si passa a quello di I ienry George della nazionalizzazione del suolo. E qui \'A. ricorda il ragionamento di molti economisti: Pcrchè lo Stato non ha potuto appropriarsi per mezzo dell'imposta la rendita fondiaria? Per la resistenza dei pro– priet:1ri. Ed allora, quando lo Stato sarà proprietario, come farà a resistere agli affittaioli che dom:mdemnno una riduzione d'anitto? La rendita quindi andd ai locat:ui invece che :i.Ilo S1:uo. 1 Ma ammesso che lo Stato possa :i.verequesto aumento di cntr:ue, come le spenderà? - A questo interro~tivo si ferma il professore di I,o• s.1nna, ma il suo ingegno è troppo acuto per non vedere che tale questione non può essere nè confusa con la prim:l, nè trattata così incident:1\mente. Riguardo al socialismo municipal~ \' A. affenn:t i.:he .. I:\ dove èsistono dei monopoli o dei qunsi-monopoli, e sop~:i.tutto quando si tratt:t d' intraprese nelle quali I' inizi: ttiv:i.industriale non è molto importan~. l'eserciziQ comunale o di Stato può d:'lre dei buoni risultati •. Dopo uM confutazione delle obbiezioni meno fondate :i.I soci:'llismo municipale ne vengono rilevati i pericoli, qunli : 1° quello di 3S.Serviregli operai ::i.Ilefrazioni dominanti in l\luni– cipio; 2° di fare di questi operai un:i. cast:\ privilegi:i.tn :lite !:p:tlle di nitri lavoratori; 3° di trasformare l'impresa municip:tle in uno strumento per prelevare ilnposte indirette. Un'altrn affemrnzione mi preme ripÒrL'lre: • 11 soci:llismo muni– cipale potrebbe essere una scuol:l eccellent~ per i collettivisti, ser– vendo di laborat.orio sperimentale allo scopo cli trovnre le forme clell'organizz:1zione ed il modo di scelta degli uomini che possano rispondere :ille nuove attribuzioni dello Stato. )l:l tale non è la vi:t ncll:t quale sembrano incamminn.rsi i pnrtigiani del !-Ocialismo municip:tle. Come forma d'organizzazione, essi non hanno sorpas– sato l'ideale giacobino di un'assemble:i. unica cd onnipotente; come modo di scelta degli uomini, essi non vedono nulb al di là del suffragio universale. • F. su queslo ognuno può f:,re le proprie riserve. lii. Gli ultimi due capitoli sono tleslinn.ti n.ll 'tisame delle /(o,ù marxistidu. L'A. distingue nell'opcr:t di Marx 1::i. parte economic:i. d:i.11:i. parte sociologica. Nelb pn.rte economic.'l \' A. si diffonde in critiche minute, tal– volta di una solligliezza ver'.l.mente professorale. Viceversa qun.si tuue le sue obbiezioni fondamentali possono rivolgersi conlro il modo di concepire i fenomeni economici dn. parte della scuola cl:tssica, e \'A. stesso p:i.recchie volte fuggevolmente lo :'lmmette. 2 li '.\larx ha d !l.lo n.l concett'o di lavoro, quale era n.vn.nzatoda Smith e da Ric:trdo, unn. determinazione \.n::i.ggiore,riducendolo a 1:tvoro S(mplia soda/mm/e necessario per la produzione <li quella merce della quale determinn. il v:i.lore. Ma nel resto i principii economie\ sono dedotti dirett::i.mente da quelli di Ricardo e dell:t sua scuola. L' A. avanti tulio tende a dimostr:i.re come il Marx t::i.lvolrn, parl:i.ndo della monetn.; arrivi a delle affermazioni inesatte tr':'lsci- t E\•identemente tale trasformazione della proprieti non può avvenire se non q11a:1dosul terreno politico l' inlh1cnza delle masse dei contadini e degli operai ;bbia di molto soverchi:1to quella dei proprietari e dei fiuaioli. l\li pare che l'A. non teng:1 conto della diversità delle due resistenze. 1 proprie– tari subiscono l'imposta nè si fanno concorrenza tra loro; anzi si st:1bilisce subito il legame di soliduieti tra di essi contro lo Stato (e ii_1direttamente contro le :1ltre classi). Invece l'accordo tra i fittaioli per dimin11ire il canone d'affitto è difficilissimo a stabilirsi; perchè con la dilfusione della scienza e l'aumePtO dei capitali cresce sempre pii1 il numero di colpr() che domandano la terra da coltivare, 0° le case da abitare (specialmente nelle città progres– sive), Lo sanno le societi degli affittaioli quanto un accordo in quuta classe sia difficile :i.nche dove il proprietario è unico e sotto la loro influenza (come le opere pie). Quindi la concorrenza tra i locatari impedirà che la rendita non sia devolut:i. allo Stato. Ma anche avvenisse il contrario avremmo sempre lo spost:i.mento di reddito da una classe di non lavoratori (proprietari di terre) ad una classe di l:woratori (affitÌ:aioli); e ciò non avrebbe poche conse– guenze anche sui salari. n :i.to ,•idal ~desiderio di indurre nel lettore l'idea che il capit:i.\e consista esclusivamente nclln. monela. Questa è " una materia ste– rile • e perciò il possessore di danaro, • l'uomo dagli scudi • viene facilmente ad apparire come il nemico del proletario. Poi sostiene che il concetto di valore, chiaro nelle prime pagine c!el primo volume, si modifica e si rattr:i.ppisce negli altri vohuni, come si modif1c:t il concetto di cn.pitale. Nota poi come il concetto di lavoro generico (11e\ sen!-o t!i sforzo, comprendente quindi n.nche il lavoro di org:'lnizzn.ziouc, di dire:done, ecc.) si trasformi unic.'lmente ucl· lavoro degli operai. E il Pareto dice: ..Invece di attribuire tutto il valore al l:i.voro (capitale variabile) si potrebbe :i.ttribnirlo tutto al capit:i.lccostante• . L' A. cerca confutare coi fatti l'nsscrzione che, n.umentando il c.'lpitalc cost:\nle, vi si:t una tendenza ad un ribn.sso graduale ciel tasso gene• raie ~cl profitto, mentre può rimane~ invariabile o anche aumen– tare 11 tasso del sopravvalore. Ed intanto l'A. mostra lutto il pericolo di ragionare in economia a base di medie. Prende per esemeio il concetto dell 'eguagli:i.nza tm il valore ed il lavoro, soste– nendo che • la forza di l:i.voro delh società tutta intiera • è una fr:tse senza signific: :i.to ,èhe è un assurdo il ridurre il bvo~ com• plesso a lavoro scinplice e che infine tutta questa teoria non serve a null::i. qu::i.ndo si voglia ricercare come si determini il prezzo delle merci. Non è possibile :i.ddenlrarci in tutte le JXLrti~olarcggiatecritiche tecniche del!' A. e tamo meno tentarne la controcritic:i.. Egli con– c.lude col dire che la confutazione logic:i.e sperimentale delle teorie di Marx non implica •:i.«atto la cond::i.pna del collettiyismo, ed, ac– cenn:mdo alle varie forme di quesl.>, distingue un collettivismo dei c:i.pit:tli, un collettivismo di intraprese cd un collettivismo dei ca– pitali e delle intraprese. L' A. crede che la teoria del valore di Marx era atta a. servire di perno all'agitazione soci:i.lista . 1 Quando !:i. nuova tlite sarà salita n.1potere, l'ufficio di quella teoria sarA finito e sn.rà :i.nche trnmon– t !l.ta la sua fortun:i.. Ln. parte sociologica di Marx, secondo il Pareto, è molto su– periore alla p:i.rte economica. Riguardo al materialismo storico l'A. distingue l' interprttaziont popobre, per la quale ogni fenomen~ sociale si spieg!l. direttamente per mezzo delle condizioni econo– miche e I' interpreta::.iom scimtijica (LabrioJa) che lo riduce sem– plicemente ad una concer.ione obbiettiv:i e scientifica della stori:i., n.d un realismo storico. Ma egli sostiene che L'lle dottrina non è pili favorevole n.1 Soci:i.lismo che :i.qualsia.si altr::i.concezione so– ciale, n.nzi essa è n.ssolutn.mente contraria al Socialismo sentirrien– t:1.leed etico. • L:t concezione della lotta di classe fa entr:i.re il marxismo, · come molti lrnnno osservato, nelln grnnde corrente· del darwi– nismo.• 11 Socialismo sentimentn.le serve soltanto n. distmrre le masse d!l.i veri obbiettivi; come il ncg:i.rel 'esistenz:i.della lott:i. tra le classi sen,e solt:i.nto n. tener quiete le cl:i.ssi soggette. Questo però non implica che nel movimento soci:<list:\non vi deya essere dcli' ideo– login.. È questione di qu::i.ntità non di qualità. L'um:i.nitarismo CS!l.– gerato dell 'attu:i.le classe dominn.nte è un sintomo di. senilità e di degcncmzione. P:'lSS:lD<lO :'l p:i.rlare dell'amministrazione colletti\'a delle intr:'l• prese, l'A. sostiene che qucstn. sul principio potrà essere migliore delle mrie amministr:1.zioni individuali, m:t poi su use 11011 potrl, operare la selezione e quindi, per :i.rrivare ad un:t conclusione, bi– sogna osservare tali :i.nuninistrazioni per un lungo periodo di tempo. Confronta l'amministrazione delle poste (ottima) con quell:i. dei te– legrafi in lsvizzem, per mostmre come quest'ultima non si può miglior:Ìre a causa delh mancanza di selezione. I.' A. sostiene poi che la lotta tra !e cl:i.ssitende ad :i.bbandon:'lre sempre piit il terreno. dell:i. violenza per n.ttenersi ai metodi più civili, imponendo a ci:l.Scunaun dominio sempre m:i.ggiorc su sè stesso. lncident:'llqiente trova modo di p:lrlare del settarismo socia-

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