Il Socialismo - Anno II - n. 11 - 25 luglio 1903
IL SOCIALISMQ europei della probabilità di una vicina vittoria socia- ' lista nell'America e cli confermare la propria taltica ccl organizzazione a :;cconcla di tale previsione. Le elezioni dell'ultima primavera mostrano di nuovo un forte aumento dei voti socialisti. Questo fatto è conforme alla tradizione politica del nostro paese. In nessuno Stato del mondo i partiti politici che si basano sopra una classe sociale crescono con tanta faciliià quanto qui. Basta uno sgt1arclo alla storia degli Stati Uniti per provarlo. ~elle elezioni generali del 1856 i partiti conosciuti sotto il nome di w/11'.g si presentavano per la prima volta con una piattaforma destinata a tutti gli elettori ~enza riguardo alle loro differenze politiche, incitandoli a votare per un nuovo parlito repubblichno. li candi– dato rceubblicano alla presidenza onenne a primo scru– tinio 1 ,3•P ,264 voti. Quattro anni più tardi il candidato repubblicano Abraham Lincoln vinse il suo avversario democratico, Danglas con 1,866 1 352 voti contro I ,375,157. Nella successiva elezione nazionale nel 1864 tulli gli altri partiti, eccettuati il repubblicano e il democra– tico, erano scomparsi. Lincoln riuscì di nuovo vittorioso riportando 2,216,067 voti. D'allora in poi i repubbli– cani furono sempre vincitori tranne nelle due campagne elettorali 1894 e del 1892. Nel 1888 il candidato de– mocratico ottenne bensì la 1 maggioranza dei voti popo– lari, ma soccombette nel Consiglio elettorale cli fronte al repubblicano Benjamin Harrison. Nel 1872 sorse Orazio Greeley come candidato alla presidenza di un partito democratico operaio, per racco– gliere 2 1 834,079 voti. Mentre il partito democratico che nel 1868 aveva ancora riportato 2,709,616 voti, allora non ne ottenne che 29,408. Nel 1872 però, dopo la morte di Greeley I il partito democratico riunì cli nuovo sopra il proprio candidato la maggioranza dei voti, cioè 4,294,885 cd il candidato repubblicano passò nel Consiglio elettorale solo con l'appoggio di altri partiti e con la maggioranza di un solo voto. 11 partito di Grecnbak entrò in lotta per la prima volta nel 1876, riportando subito 81,740 voti. Dopo quattro anni ne raggiunse 307,306; ma nell'elezione presidenziale del 1884 il partito si era squagliato. Il suo posto fu preso dai populisti che raccolsero 133,S.25 voti. Nelle successive elezioni i diversi parliti operai indipendenti e quattro altri partiti oltre il democratico e repubblicano occupavano tutto il posto tanto da non lasciarne pei populisti. Questi prendevano la rivincita nel 1892 con 1,041,028 voti. Ciò non di meno essi venivano nel 1896 traditi dai propri capi a beneficio dei democratici, e scomparivano dalla lotta. li Partito socialista mostnr anch'esso dal 1896 una rigogliosa vitalità. In quell'anno noi Ottenemmo 34 1 000 voti, che nelle elezioni presidenziali del 1900 erano già cresciuti ·a 98,000 voti in cifra tonda e sommavano nell'autunno 1902 a 300,000. D'allora in poi ogni elezione politica o municipale ha segn~to un passo in avanti. Questo crescere del Partito socialista è specialmente notevole per due ragioni che finora non sono apprez– zate all'estero giusta il loro vero valore. In primo luogo sono sempre solo due grandi partiti che si contendono b ,·ittoria nelle elezioni nazionali; in secondo luogo si tratta sempre cli una questione principale e che su– scita uno straordinario interessamento ,pubblico. I partiti politici minori, quelli che non agitano grandi idee e grandi interessi collettivi, possono even– tualmente influire sull'esito a favore di uno dei due partiti contendenti, ma il loro potere si limita a ciò. Finchè in queste battaglie elettorali si trattava solo di questioni che riguardavano l'uno o l'altro gruppo dei capitalisti, senza che ci fosse un forte partito opc• 1·aio come mandatario della classe lavoratrice, i capi– talisti avevano buon giuoco. Ma già il partito di Greeley, come quello dei popu– listi, avevano mostrato quale potente avvers.1.rio potesse essere un partito basato sulla lotta di classe. Ai tempi in cui questi partiti sorgevano l'evoluzione capitalista non era ancora giunta al punto da mettere in grado un partito delle classi inferiori eia poter porre come piattaforma elettorale una questione capitale in opposizione al sistema capitalista. Oggi però le condi– zioni sono mutate. Già nelle penultime elezioni si produsse per la prima volta un fenomeno che si accentuò nelle recenti elezioni generali amministrative, e che è destinato ad accentuarsi sempre cli più, e cioè l'avvicinarsi dei due vecchi partiti borghesi, e il loro concentramento di contro al Partito socialista. In nessun'altra campagna elettorale il carattere cl– classe della lotta politica si è disegnato con tanta prei cisione. Contemporaneamente si accentuava la dissolu– zione del partito democratico. Quando negli Stati con maggioranza repubblicana il Partito socialista aveva raggiunto una forza minac– ciosa, i democratici lasciavano il campo cli bauaglia. Sarebbe interessante il sapere quale spiegazione gli opportunisti darebbero a questo fenomeno. Pregherei un Bernsteiniano di' rispondermi alla que– stione seguente: Se la classe media aumenta in numero, come voi sostenete, in che modo si spiega che essa vada perdendo la sua importanza politica? li marxista ortodosso risponderebbe: « Tale classe perde la sua importanza politica perchè ha cessato di essere un fattore essenziale nella produzione ». Spetta però al Bernsteiniano di spiegare come sia possibile che una classe aumenti numericamente mentre perde la sua im– portanza politica ed economica. La stampa capitalista pare occuparsi dello stesso problema. Secondo il suo concetto un partito sarebbe tanto più vicino alla sua fine qt1anto maggiore fosse il numero dei suoi voti. Il seguente saggio cli argomentazione capitalista mostra una maledetta somiglianza con la logica degli opportunisti. Il Grand Rapido Herald scrisse ulcima- _ mente: « I democratici di Battle Greek hanno ritirata la loro lista elettorale per riversaré i proprii voti su quella dei repubblicani. Ciò venne fatto perchè gli industriali si preoccupano del propagarsi del Socialismo, specialmente in mezzo agli operai meccanici, gente ben retribuita ed intelligente. Quattro anni fa il partito si presentò la prima volta ottenendo 7 voti; · nell'anno scorso il suo numero era cresciuto a 300. Ora i demo– tratici credono che sia loro dovere di unirsi ai repub– blicani per abbattere una volta per sempre il socia-· lismo a Battle Greek ». Che effetto sortì questo appello? Quando i vecchi partiti ebbero finito di combattersi fra loro si ebbe questo esito elettorale: repubblicani 2259_; socialisti 1553; democratici zero. Evidentemente qualcheduno era stato abbattuto, ma pare non fosse il socialismo, che in dodici mesi aveva guadagnato 953 voti. Facciano ancora un tentativo per abbatterci ed avremo conquistato il Comune di Battle Greek. · Ad Anaconda (Montana) e• Sheboygan (Wisconsin) il Socialismo trionfava con l'elezione di tutti i suoi can– didati. In altre città si è stati molto vicini alla vittoria e la stessa tendenza si manifesta da per. tutto. Cosi resta evidente che la fusione dei due partiti · tradizionali raggiunge un effetto diametralmente opposto a quello. da loro desiderato. Anzichè indebolire, rin– forza il nostro partito, facendo risaltare il carattere di classe dei vecchi coalizzati in uno, e del nuovo partito. E' nella logica delle cose che il partito democratico debba cedere il posto al Partito socialista. li partito rei:,ubblicano ha· già la Ìnaggioranza nelle elezipni nazionali. Negli Stati repubblicani i voti repub– blicani aumentano, mentre in quelli democratici i de-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy