Il Socialismo - Anno II - n. 9 - 25 giugno 1903

IL SOCIALISMO 139 • L:t società - come essa è - è la co:-pir:u:ionc del ricco contro il povero ,.. D.'.l.quattrocento :umi, in Europ:t, s' !l.git:t, dunque, una critica mdicnlmcnte sociale. Sono quattro i secoli che sanno scientific:l• mente il destino della giustizia. È la storia del genio che. sta cou noi. Paolo Orano. RIVISTA DELLE RIVISTE SOCIALISTE Riviste inglesi Il manifesto della Federazione S. O. per la rappresentanza parlamentare .operaia. Nel N. 1008 della simpatica The 7ustia, organo ufficiale dell:t Fcdcr::u:ionc Soci:1.le Democratica Inglese, è notevole il manifesto indiriz:1.:ttodal Comitato esecutivo dcll:1 Federnzione ai lavoratori inglesi. Dice il manifesto: I..!l nuova situazione fatt:l ai Trades-Unionisti della Gr:m Bre– tagna I li obbliga a prendere posizione nell3. questione della mppre– sentanz.1.operaia. al Parl:uncnto inglese. 2 Essi trovano il terreno pre– parato dalh azione costante dell!l Federazione socialista che cturnnte lunghi !lnni ha combattuto in favore di questa rappresentanza. Na– tur!llmente questa decisione delle Trades-Unùms inglesi ha provo– cato Ùna grande costernazione nel campo dei politicanti che, fi– n'ora, s' er:u~o valsi del loro aiuto, ed avevano profittato dei loro voti per sostenere gli interessi degli sfrnll:ttori. Il p!lrtito liberale si vede ora abbandonato dalle migliaia di quelli che per lungo tempo turlupinò con promesse di riforme so– ciali e politiche e con effettttazioni di riforme che si son rivelate inefficaci, o pericolose, come quella della personalità. giuridica delle organizzazioni di resistenza, I!\ quale h!l sen 1 ito per far p:1g:\re da queste ai capitalisti i danni degli scioperi. L!\ più chiara espressione delle relazioni fra .. Liberalismo e Lavoro» è il discorso di John l\forley a Newcastle on Tym. Nessuno dubi~a della sincerità. e della onestà di John Morley, che ha avuto il coraggio di dire"tutlo il proprio pensiero sulla sop– r,ressione delle Repubbliche sud-africane e di dirlo ad un popolo nbbriacato di ji11goismo. Ma questa sua franchez;,a e la sua onest:l. non ci tolgon di vist!\ il fatto che le idee liberali che egli rappre– senta appartengono intieramente al p!l.Ssato. La libertà personale, b libert?, di contratto, la libertà di commercio, che erano le basi del crtdo teorico del partito liberale, un mezzo secolo fa, rappresentano oggi, per la grande massa dei ciuadini, delle frasi vuote di senso. I.a vi!l che la classe lavoratrfce deve percorrere non è quella di seguire il partito liberale o il partito conservatore, ma ~ibbene quella di". agire esclusivamente nel suo proprio interesse, come le altre cl:1.SSi agiscono nel loro. I due partiti politici rappresentano le cl:1.Ssiche vivono sfrutt!lndo, ed hanno ben curn di soffocare le loro divergenze quando i loro interessi sono in pericolo. Agite co".1eloro; soffoc."\te le vostre divergenze per organizzarvi politicamente, come bvoratori, contro i capitalisti, i finanzieri e i proprietari che vi op– primono. • L'\ classe lavoratrice non è una cl!l.Sse, è una nazione »: mostrate !\ John Morley che voi siete pronti ad agire come una nazione. l Ìiberali non hanno fatto nulla per voi, le piccole rifanne da loro concesse sono state frustrate nella pr:itica quotidiana, mentre voi con i vostri voti_~avete loro permesso di salire al potere .. Noi socialisti democratici vediamo con piacere che voi volete, <lireÙamente, pigliar parte alla vita n!lzionalc. Le decisioni e gli I Vedi· Pro/e,eùme legale e orga11iztazio11edi resislen:r.a; il discorso Vi- 1,anJe e ,m arti&olo di Ferrero, in Socialismo fase. XX, anno I, p:ig. 334. 2 Vedi Il movimt!nlo dt!/le. classi operaie in f,ig!,_i/terra, di Quelch, nell:\ Vi/a. proletaria i11/ernazionale del fase. VIII, :inno Il di Socialismo p.,g. 120, ed anche ncÌ fase. f e IX dell'rmno I, pag. 7 e 136. atti che sono s\ati e:-ercilati contro di voi, nell'affare <!ella Taff– Y!lle, nell'affare di lord P!l.nrhyn ecc., vi !l.Vr.tnnoaperto gli occhi, sperinmo, e vi avranno dim(1Str!\tOche h \'OSlra azione deve esten– dersi dal campo ctella lott:i economica a quello della lotta politicn. Un puro • Partito operaio » non può risolvere la questione. Il fatto che ci possono essere candidati operai libemli o con– servatori vi dimostra che voi dovete organizzarvi come classe lavo~ ratrice, con un programma e dei principii ben definiti, opposti ai due p.·trtiti della classe dominante. L."\ indipendenza da loro vi è necess."\ria e finchè non vi S."l.rete liberati dai loro legami non nvrete speranza di potervi emancipare dal!!\ classe che essi rappresentano e che vi fa schiavi-salariati. Senza esitazione noi Vi diciamo che la rappresent:mza parla– meut!lre operaia deve essere una rappresentanza operaia socialista. I socialisti sono dovunque i campioni, i difensori dei sabriati contro i cai,italisti; schieratevi dunque con i vostri fratelli d' Eu– ropa., d'America, d' Australi!!.. Così facendo, \'Oi acquisterete la co– scienza della vostra forza e delle forze che stanno contro di voi; come non potete .acquist:irla con un partilO operaio apolitico, in– dipendente, forse, in P:irlamento su questioni tecniche del lavoro e Jelle Unioni di lavoratori, ma d isorganizz:i.to e senza scopo nelle grandi questioni nazionali e internazionali che interessano le sorti della vostra cl!\Sse. Organizzatevi, dunque, per la Rappresentanza operaia. Non per– mettete agli antiquati sistemi del nostro paese di favorir!! l' inte– resse delle classi domin.anti, che d:mdovi una apparenz..'\di libertà, ve ne tolgono la sostanza. Sol che lo vogliate, voi potrete avere anche questa. La scheda è nelle vostre m:ini. La • Rappresentanza operaia » deve essere organizzata, come l:i. classe lavoratrice, con un programma e principii opposti ai prin– cipii e al progrn.mm !l delle classi dominanti, de"e !\Ssecondare il processo natur.ile della loro disfatta sociale e politica, e marci:tre ver-;.o la sostituzione del regime soci !l.le cooper.itivo, alla proprietà privat!l.de11aterra e dei grandi mezzi di produzione. Così soltanto voi cesserete di essere una cl:1.Sse,per diventare nazione e preparare alle generazioni che verranno la felicità alla qu:ile hanno diritto. IL COMITATO ESE.CUTJVO DELLA F. S. D. Socialismo o Laborismo ? L'atteggiamento che assumono ora le Trarlu-i.J11ions inglesi, in seguito ai risult !l.ti , a loro sfavorevoli, degli ultimi scioperi, e soprattutto delle sentenze in rifacimento di danni per scioperi pro– nunziate contro di loro dai tribunali inglesi, accenna ad una evu– luzione della coscienza <lelkt cl!\Sse bvoratrice della Grande llret– tagna, e segna un punto notevole nella storia politica ed econo– mic:i del Regno Unito. Naturalmente, i socialisti si preoccupano molto di questo mo\•imento, e colgono ogni occasione per mettere in guardia i 1:tvoratori contro le possibili delusioni che loro pre– para il partito liberale, il quale, per cattivarsene i voti, si atteggi:i :t difensore dei conculcati diritti degli operai. Questa questione offre appunto materia ad un interessante ar– ticolo di John T. Ell!l.m nel n, del 15 aprile p. p. della b!l.tta– gliera rivista londinese Tlu Sodai Democratic. L'A. si dom:ind:i . appunto. che linea di condott!l devono tenere i lavoratori, dinanzi alla condizione fatta loro dalla resistenza borghese, e d!l.llemoine interessate del partito liberale. La crisi del Partito socialista inglese. Tutti gli elementi per b formazione d'un forte Partito operaio soci:ilista esistono in Inghilterra. 1 frutti del lavoro persistente, infaticato che, uomini eminentemente devoti alla causa del popolo hanno durante venti 3.nni, tenacemente continuato, sono a portata di mano, eppure possono essere perduti per venti anni nncora. È un momento scabroso e gr.i.ve per il partito socialista !

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