Il Socialismo - Anno II - n. 5 - 25 aprile 1903

66 IL SOCIALISMO Ben veng:1,dunque, questo primo maggio del r:w– wdimento e i lavorarori italiani rinsaldino la loro fede e il proposiro di continuare il lungo, difficilecammino. La Francia socialista è dilaniata e dissanguata; l'Inghilterra socialista non sa sormontsrc l'ondata di individualismo rinnovantesi nelle c~pidigie del- 1'imperialismo brigantesco; la Russia socialista si dibatte fra gli spasimi delle cannibalesche persecu– zioni; la Spagna socialista non trova punto d'appog– gio fra la paralisi clericale e la convulsìone anar– chica: l'Austria e l'Ungheria socialiste si dibatrono tra le rivalit:I nazionali, che annebbiano la tirannide capit;tlisra; il Belgio socialista :mcora risente, come ora l'Olanda, la battaglia perduta; la Germania so– ci:t!ista si trova innanzi, più aperta e pili formid.1- bilc, la coalizione di tutti i partiti borghesi; la Scan· dinavia socialista non trova fra la piccola miseri., e la piccola agiatezza il fermento della combattivit.i... Tutro quesro e vero... e malgrado quesro il So– cialismo sarit ! Bisognerebbe che in questo primo maggio b vecchia gran Madre ·rerra non avesse pili linfe e tepori per il germoglio incoercibile -di ogni erba e di ogni foglia, su dal gelo, in apparenza di morte, dell'inverno ostinato ... perchcè, egualmente, nella fo– resta umana dei lavoratori non rigermogli:1ssero pe– renni la fede e l'opera socialista. Primo maggio di ravvedimento : ma, anche, primo maggio di raHOrzamento. Senza illusioni, come senza sconforti: fidenti, serrati, solidali, alla conquista del nuovo mondo umano, per tutti gli umani. Viva il Socialismo I Viva il Primo Maggio del proletariaro socialist:t internazionale ! Enrico Ferri. PROBLEMI SOCIALI I contratti grari e di lavoro ' VI. La personalità giuridica nel contratto di lavoro. Si è venuto ingenerando un equivoco. Si è ere• duto che dalla natura collelliva del contratto di lavoro discendesse per sillogistica derivazione la costituzione in ente morale dcli' Associazione tra i favoratori. Se è collettivo il contratto cli lavoro (deve cioè essere co• 1m111c a tutti: muovere ùall'istesso termine iniziale verso I' istesso termine estintivo, essere qualificato dalle istcsse condizioni, clausole, pac/a adjer,a, riferirsi ali' istessa tariffa, ali' istesso orario ecc. ecc.) esso lo è pcrchè il prezzo cli ltn-oro (al pari di tutte le sue altre csprcs• sioni economiche : orario, condizioni ccc., che si tra• ducono economicamente in pene e piaceri) è una fun• zionc cli tulle le offerte complessive. Essò è collettivo negli effetti: individuale nel movimento d'esplicazione. Se il pane vale 10 sul mercato per og-ni individuo, il prezzo ne diventa maggiore o minore con l'aumentare o diminuire - ,·ae/eris paribus - delle bocche. Ossia il prezzo pur essendo un indice collellivo, comune a tutti i consumatori. oscilla con le cause ù1di:•id11ali cliofferta e di richiesta. Se. dunque il presente progetto di legge tra• 1 V. Socùdùmo del 26 marzo e 10 aprile 1903. clisce lo spirito collettivo del contratto, esso però, come anche qualche critico socialista inclina a credere, non cleveessere imputato come manchevole per non avere sta• bilita In personalità giuridica alle leghe operaie. Qui è il caso in cui gli alberi impediscono di vedere la fo. resta. Appunto perchè collcllii•o, il contratto cli lavoro deve essere trattato da tutta la coHcttività vivente dei lm·oratori, e non già da un ente artificiale e giuridico che stia in una sfera obbiettiva cli diritto, disciplinata eia norme che trascendono la loro volontà e il loro gra• dimento. L'esperienza della legislazione sociale cli tutti i paesi ci ha ammaestrati sulle insidie che si annidano al fondo di una tale \'eduta. 11 conrerimento della personalitù giu• ridica alla Lega, onde incaricare facoltativamente od obbligatoriamente essa stessa di stringere il contrntto di la\'oro per l'assieme dei suoi soci, metterebbe in azione tutta quella serie di motivi che intralciano l'esplica• mento della lotta di classe, e che quì non è il caso neppure cli indicare. Basta ricordare che l' on. Alessio nel suo progetto sul conferimento della personalità giu• ridica alle Leghe si è proposto lo scopo edificante di creare una « legge per evitare gli scioperi. » L'errore fu generato dalla credenza che non fosse possibile tra• durre in pratica il conLratto collettivo senza fare ri• corso alla erezione in ente morale dei consorzii con• traenti. Invece il contratto di lavoro potrà serbare il suo naturale carattere collettivo non appena si statuisca che « per gli operai assunti successivamente in servizio. in ogni fabbrica dipendente dal!' istesso impren<litorc, il loro particolare contratto di lavoro comincia a decor– rere da un termine iniziale che è comune coi già col· locati, e non può essere stipulato per un periodo nmg-• ~dore del termine stabilito per gli operai già addetti alla istess:i. fabbrica. Le condizioni di tariffa e ùi orario sono g-eflerali al pari del regolamento. » Senza questa riforma della legge tutta la materia delle coulroversic tolldli:·e (Sez. 11 capo VI del progetto cli legge nel Contratto di lavoro) diventerebbe un ginepraio inestricabile. dando luogo a connitti parziali nel seno cieli' istessa onicina. Il progetto sul contratto di lavoro - sotto tal ri– spetto - merita di essere riveduto e corretto. (,: facile infatti prevedere gli inconvenienti pratici che discende• rebbero dalla attuale dizione del progetto. In tutte quelle officine ove il contratto non fosse stipulato col• lettivamente, mancherebbe tra gli operai quella idcn• tità d'interessi formali e materiali, che costituisce l'arma poderosa clella loro difesa di classe. Nessuna intesa sarebbe tra loro possibile. È vero che secondo l'art. 9 del progetto, tanto i lavoratori quanto gl' imprenditori possono, nella sti– pulazione del contratto di lavoro, farsi assistere e rap• presentare dalle Associazioni le quali siansi fatté iscri• vere presso l'Ufficio del Lavoro. E ciò favorisce il contratto collettivo contro l'individuale. Ma i padroni .possono rifiutarsi di trattare con le Leghe operaie tutte le volte che il contratto collettivo li spaventi. La assisten7.a giuridica della Lega non investe però la personalità cieli' ente: il sindacato operaio non si ob· bliga collettivamente, essendo sfornito di capacità ci· vile. ma obbliga i suoi membri rappresentati. E fin quì, per le svolte ragioni, la legge riscuote il nostro assenso. Una responsabilità pa!rimoniale dei sindacati costituirebbe una minaccia assai seria per il loro svi• luppo. Senonchè questo articolo 9 del progetto - sotto apparenza di giustizia - è estremamente illiberale. In• fatti, il contratto di lavoro. rollellivo rispello agli operai, C i11di-:•id11ale rispetto all'imprenditore. La Società ano• nima, e l' istessa accomandita sono generate dagli ordì• namenti giuridici necessari per stabilire unità di comando e direzione ai molteplici possessori di capitale che creano l'in ·1presa. La caratteristica della odierna in• dustria ca .. ,..·ista è, per dirla col \VER1'ER S0)lllART,

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