Il Socialismo - Anno II - n. 2 - 10 marzo 1903

22 IL SOCIALIS~l0 nire, rimpiazzando coi propri sacrifici, coi propri mu– scoli, il capitale che il Governo continua ad assorbire con le imposte dirette e indirette, con guerre e con– quiste non desiderate nè volute dal popolo. il quale si vede tolto da esse il pane e la libertà. Contro questo mal– g-overno bisogna quindi dirigere gli strali se :-.i vuol vedere rifiorire anche fisicamente gli Italiani. se si vuole Jcnclcre loro meno penosa l':lssunzionc a un gradino pii.1 alto di civiltà. Contro il malgoverno. dunque, e non contro gli eroici tentativi fatti nella pili terribile mi– seria, e da essa imposti. L ·Italia comincia ora a rifiorire pcrchè, (malgrado tuui gli impedimenti ammucchiati intorno), grazie ai sacrifici di economia e di lavoro fatti in questi ultimi anni, ha potuto accumulare un certo capitale che ora tenta di usare alla produzione cli altra ricchezza, ap– profittando dell'abbondanza cli mano d'opera. i\la se anche la forza cli la\'oro \·iene artificialmente diradata togliendo una cosi considere\·ole somma di braccia dal mercato, allora ogni produzione di ulteriore ricchezza è più difficile. E la leggC per il la\'Oro delle donne e dei fanciulli neanche vale a quel fine per cui forse si è resa così popolare, a proteggere, cioè, gli uomini contro le di– minuzioni di salari, togliendo di mezzo tanti concor– renti. Certo, se la legge fosse eseguita risolutamente, si avrebbe un aumento momcnt:meo dei salari (che non varrebbe però a compensare la mancanza del contri– buto famigliare, tolto di mezzo con la riduzione ciel lavoro infantile e muliebre). !\la il rialzo :utificiale dei sa.lari farebbe arrestare gran numero di industrie, e di– minuirebbe assai la immigrazione del capitale forestiero attratto a noi dalla mano d'opera pili a buon mercato e quindi arresterebbe molte industrie creando artificial– mente un nuovo strato cli disoccupati e cli krumiri, che farebbero diminuire cli nuovo le mercedi. Così è acca– duto nel Biellese, dove dopo molti scioperi tendenti a rialzare le mercedi le fabbriche cli cappelli sono quasi scomparse. Così è av\'enuto a Milano pei tipografi che non sono mai stati disoccupati in si gran numero come ora, dopo gli scioperi che hanno posto cosi alti i prezzi. Gli è che il prezzo elci salario non può essere rial– zato o abbassato a capriccio del capitalista nè clall'o– peraioj esso è fissato dalla richiesta di lavoro, dalla ri– chiesta cli merce, cla113ricchezza generale ciel paese. Il Barazzuoli dice che in Inghilterra la legge sulla limitazione delle ore cli lavoro delle donne e dei fan– ciulli non produsse lo sconquasso preconizzato e aspet– tato. « i\la, soggiung-c, \'ero è che essa lcgg-e fu resa « meno onerosa per gli uni e per gli altri da quel com– « plesso di cause cui cle\·e la Inghilterra la sua pro– « sperità, l'abolizione del dazio sui cercali, la scoperta « dei depositi auriferi nella California, l'aumento enorme « della capacita di consumo dei mercati europei colo– « niali ed americani, i progressi della meccanica, la rie– « chezza dei clepdsiti di carbone, ecc.: » A queste con– dizioni credo anch'io che una legge protetti\·a ciel la– voro delle donne e dei fanciulli sarebbe utile. Quando sia difesa la vita materiale si può pensare anche al lusso. Questo è quanto occorrerebbe in lt.1lia, per dare forza alle leggi. Togliete il dazio sul grano, sullo zuc– chero, sul petrolio, riducete i dazi fiscali, fate delle vere riforme che aumentino realmente la ricchezza nazionale, e allora senza neanche bisogno di leggi apposite ve– drete alzarsi il limite di età elci bambini impiegati nelle industrie. vedrete diminuire lo sconcio che la donna madre debba lavorare fino all'ultimo minuto prima cli dare alla luce una creatura. ~letà consigli, metà denari - dice un proverbio. !\on sen-e attaccare sopra un albero un cartello con l'ordine perentorio di dar 10 quintali di pomi per ot– tener che realmente l'albero li dia: concimarlo bisogna, dargli da mangiare. e senza cartello, senza ordine. l'al– hero si coprirà. nelle \'arie stagioni, rii fiori e cli frutti. · Per diminuire realmente i bambini e le donne oc– cupate ,ielle industrie e per diminuirle razionalmente in ragione delle necessit:1 igieniche, morali e sociali. aumentar il tasso della ricchezza bisogna, non dar leggi che limitino il la\'oro: limitare lo sfruttamento riel 'Go– \'Crno sul popolo tuuo. limitare lo sfruttamento di una classe pro:eua a danno di un'altra non protetta. dimi– nuire il prezzo del pane. del sale, dello zucchero, di– minuir le imposte. le spese militari. le camorre. :;rii abusi. Le leg-gi son fatte per sintetizzare i bisogni di un popolo, per obbligare i pochi riluttanti a far quello che la maggioranza vuole e desidera, non per rialzare ar– tificiosamente il livello ciel lusso materiale o morale a scapito della \·ita. Corse i I cane dietro I' 0111 bra del l'osso abbandonando l'osso che teneva in bocca. ma non era obbligato p<:r leg-ge a far ciò, come gli uomini. Dott. Gina Lombroso. VITA PROLETARIA INTERNAZIONAL La prova del fuoco del Partito s cialista argentino Avvenimcllli di estrema gravità si sono svolti nella Repubblic:,. 1-\rgcminn. Il Pntito socialista ha dovuto lottnre da una parte contro la reazione go,•cmnti\'a, e rlall'altrn, contro b ginnastica ri– voluzionard:1 degli anarchici. È stat:i. la pro\'a del fuoco del Par– tito socialista argentino. C'era lo sciopero dei facchini del grande mcrc:\lo centrale ,li cuoii e bne per J'ec;port:11:ione.Uno sciopero legittimo quanto ahro mai, che veni,·a dopo "lltre un anno di inefficace agitazione. Sino alla fine del 1901, qu(!!ò :tidisgr:11.iati lavor:w:'lno da 14 :l 16 ore (le! giorno, in un favoro straordinariamente faticoso, ed avev:rno un s:lbrio di fame. Per l'iniziativa e con l'appoggio dei socinlisti di Barrncns•al-Sud, essi si orgnnir.z:irono in Sindac:llo, il quale, appenn costituito, ot• tenne una prima vittoria, obblig3ndo i padroni nd una diminuzione di ore di lavoro e nd un leggero :mmcnlo di snbrl, Queste concessioni, recbm:11e in un momento bene scelto, C'd oncnute gr:izie nlb 1..-ompattezi:1dei facchini, furono ben presto di– ,:conosciute dai padroni; e poichè <1uestidichinratamt:nte rifiuL1rono di fare onore :i.i propri impegni, il giovane e forte sind:'lcato al– largò b qucsitione, chicdetldO l'abolizione clel lavoro ù for/0;1, le nove ore di bvoro, il minimo di '-.'\!:trio, e il riconoscimento del Sind:i.ca 10. Rifiut:iti,i i padroni JX'rfino di ricc,·cre i clelcgnti opcr:ii, fu di– chi'.trnto lo ~dopero. J ,0 sciopero, con In piìt compatta so\iderict:I. degli operai, con la huon::i or~anizwzione 1 col favore del pubblico, si prescnt:l\'n sotto i migliori nuspic1, qu:mdo inter"iene il Governo. Il Governo inten•iene, primn di ttlllo, mand:mdo i soldnti n sostituire gli scioperanti. • Dinanzi ::i que:.to nttcot::ito nl dirilto di sciopero, due nitre or• g:miuazioni, i carrettieri e i facchini del porto, dichiar3no lo scio• pero, in segno di protesta. Questo :1.tto di solicbrict3, efftc::ice e pr:itico, a,•rebbe ::issicu• rnto il successo finale dello '-Ciopero dei facchini, ed av,ebbe ncu• tralizr.:uo l'nppoggio del (;o,•erno ai padroni, se gli :mnrchici non avessero giudicato ch'era venutn • b loro or:l •, COF-Ì da favorire, inconsci3me111e, i segreti de~iderì di un '.\linistero reazionario, com• mettendo delle inutili violenze. l;Ji :mnrchici. che entrano in :tssni gran numero nella Fede• razione operaia argentina, pubblicarono in nome di questa un m=i• nifosto non meno violento che inopportuno, eccitnndo tutte le cor• pornzioni :i.Ilo gener:ilc.

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