Il Socialismo - Anno I - n. 16 - 10 ottobre 1902

IL SOCIALISMO perchè dell'arte Egli si servì non per divertire i cor– rotti e i potenti, ma per anatomizzare le cancrene della società borghese e per additare nel popolo lavoratore della terra e dell'officina il serbatoio delle energie umane rigeneratrici - e pcrchè, infine, nella vita Emilio Zola diede una prova solenne del suo amore eroico per la verità, quando sfidò il militarismo cd il C'lericalisrno prepotenti nel suo paese, per difendere contro di essi un innocente condannalo, Alfredo Dreyfus! Nell'arte e nella vita Emilio Zola è stato un forte pioniere della nuova umanita cd il proletariato socia– lista ne ricorda riconoscente il nome glorioso. E. F. LIBRI ED OPUSCOLI A. M. S1MONS, Thr 11111,rirn11 Fnrmu. Chicago, edi– tore E. Kerr, r 902. In questo lihro l' 1\., direttore delb wtlen1c /11/tn111/ùmnl Sol'in– lisl Review, di Chicago, si è proposto di studi:ire le condizioni dd cont:idino propriet:i.rio americ.'.l.nO.Egli comincia per const:it:irc che in America le condizioni e lo sviluppo storico delb popola– zio)le :igricob son del t';!lto diversi d:i quelli prevalenti in Europ:i., percht! il foud:ili:.mo che influisce ancor:\ t:mto sullo stato dei con- 1:1dininel vecchio mondo non ha mai domin:i.to in America. Perfino nelle provincie mcridio11:1li,coltivate dagli schi:ivi, prim!l della guerra civile, e che pi1'1 si !lV\'icin:inoalle condizioni del feudalismo, le differenze d:tlle condizioni agricole dcll'Europ:t ~no gr.mdissime. I.':igricohore americ:mo ha prt:so parte :tllo sviluppo sociale della su:i. epoca piì1 dei contadini piÌ"1di qu:ilsi:tsi :litro p:,cse o età. Non si può però dire che c'è un tipo unico di cOlll:ldino :1meri– C:lno. V:iria secondo le diverse condizioni prevalenti nell'immenso p.'lese. Quelli degli S1:ui della Nuov:1.Inghilterra , b cui evoluzione ha piì1 punti di r.i.S!:-omiglianza con quelli dell'l;:urop't, coltiv:ino faticos~mente un suolo ingrato, e :.ono obblig:ui sempre pi\1 dal l'industria modern:l a emigrare n~\le città e a sc.'lmbiare i frutti del bvoro per un m:-tgro compenso. Negli Stati del Sud, eohi– v:iti qu:-isiesclusivarnente a tahacco e :i cotone, le fattorie sono molto grandi, la collivaziane esaurisce il suolo e richiede grandi ma facili cure, date per il p :i.ss: 1todalb gr.mde popolazione di schiavi e cl:\ un numeroso proletariato bianco. L'abolizione della schiavitl1 rivoluzionò l'org:tnizzazione degli Stati meridionali, i proprietari erano incapaci di coltivare eia loro gli immensi fondi, i negri accet– tav:100 m:ll volentieri la vita del salariato, e le piantagioni ven– nero divise e date in ::iffittoai negri ed ai poveri bianchi, le pi– gioni essendo C.'llcol!ltcin modo da bsciare :il contadino appena di che vivere, in molli casi meno di quello che un proprietario um.'.l .nop:i.ss :1\·aai suoi schia\'i. Gli Stati del Centro Occie1entale sono popolati cli discendenti di quei pionieri, che lasciando le pro– ,,incie orientali, spinti dal\' in\'adente c::ipitalismo, conquistarono palmo a palmo il terreno, diboscando e formando vere colonie :lgricole, nelle quali ognuno cooperava al bene di tutti; poi venne la speculazione sui terrelli, e poco a poco, col sorgere delle grandi citt?i, il sistema capitalist:-t si ~ imposto qu?i come :lltrove. Nelle grandi pi:lnure all'o\·est ciel Mississipì e al nord del Texas, dO\'e si raccoglie in enorme qu:111tità il frumento, i pionieri si trov:1rono fin dal principio sottoposti a tutte le esigenze e :-tglisvant:,ggi del– l'agricolura capit:llista. Arri\•arono nei nuovi territori trasportativi dalle ferrovie, non ebbero d:1 vincere difficoltà n:i.turali - nelle lar– ghe pianure crescev:lno abhoncbnti le mèssi - m~ :ippen:t fatt:-t b raccolta nuto sp:1riva nelle m:1ni d' ingordi specubtori, ..:he bsci:l– \':lllO :ill':1gricoltore :ippena t:'lnto di che vivere; il bvoratorc, di– battendosi contro gli effetti senza rendersi un conto preciso delle cause, cerc:-tv:-tb s:1lvezza nel sostituire un mezzo di scambio ad un :iltro, l':1rgen10 :lll'oro. Nel Far IVul (Lo11/n11fl Oaddtwlt), B bi t a G r ) Bianco le condizioni del paese furono rivoluzionate \•erso il 1848 dall:i scoperta delle miniere d'oro della California, e durante i primi :lnni che succedettero alla scoperta pre,·alsc un sistema di bruta– lità e una lotta selvaggia che avrebbe fattv vergogna ad una societ2t di pellirosse. I pochi che si dedicarono, durante quegli :inni, :l1l':1gri• coltur!l fecero delle fortune vistose :1ccomµagnate o seguÌte da fal– limenti altrettanto clamorosi, risult:1.10chi!lro della produzione bor– ghese. Queste provincie si sono sempre moslrate propense :tlle in– nov:1.1.ioni ed :tgli e~perimenti, cd ormai la grande coltiv:11.ioneche ci si fa t: qnell:t delle frutta, il cui produuore è i;ollOfXSIO :tcl uno sfrutiamcnto spietato <bile Comp:-ignie ferroviarie, dalle qu:-ili di– pende il for giungere i prodotti ai merc:1ti mondiali. 1,' ultima categoria è <1uellache ahit:l ne\la grande zon:-t :tmb che si estende fino ai Rocky i\fountains. Questo p:1ese è fertilissimo, ma soggetto a disa.strose siccit:l, per comb:ittere le <1u :i.li è neces– s:irio un vasto sistema d' irrig:lzione, ciò che delle il tipo coope• rativo a tutte le prime colonie. Però, poco a poco, il flusso del proletariato verso queste p:lrti ha loro fatto perdere codesto tipo speciale davanti all' invaden1e c:,pita1ismo. Dopo questa breve rivist:t, I' A. passa ad esamin!lre le condi– zioni dell'economi!l :igricola modern::i in Amedea. Nota il grande esodo verso le ciii~ che cominciò circa il 1830, ed è :iudato viep• più accentuandosi, e, con questo, la dipendenza della popolazione !lgricola <bila città, e la scomparsa di quelle tante industrie c:,sa– linghe che rendevano il cont:ldino press'a poco indipendente. L'a– gricoltore moderno :-tmeric:lnO non è più un uomo che fa un po' cli tutto, m :1.un lavorntore speci:-tlizzato, e mentre che la pro– duzione meccnnica nell'indllSlira ha diminuito le esigenze dell'in– telligenza individuale c\ell'opcr!lio, l'agricoltur:i. moderna richiede sempre una m:tggiore e pi\1 perfetta istruzione, che rend!l il con– tadino ::ibilea servirsi delle complicatissime macchine agricole, e che gli permetta d'intendere quei principii di chimic.'l cui s'informa la cultura intensiv:-i, e, finalmente, gli di:i. quella conoscenza dell'eco– nomia che gli è necessaria per pot'-!r smerciare vant!lggios.'lmente i suoi prodotti sul mercato mondiale. La cultura moderna è cosa ben diversa dall':i.ntica, quando bastava al cont:i.dino la z :i.pp! lo l'aratro, e I:\ falce per mietere. Il meccanismo moderno richiede grandi c:i.pitali, e i prodotti della fattori:l non Sono pi\1 preparati dal fattoi:e o dalla su::i famiglia, ma pa.ss: -tno:i.Ila fabbrica dove vengono preparati con tuui i :-.i– stemi e le spcci:i.lizz :i.zionidell'industria moclema. 11 latte non è pii1convenito in burro ed in formaggio nella fattoria, ma è port!ltO via alla città; il bestiame non è più ammazzato e preparato per il mercato clall'alle,•atore, ma va ai mncelli di Chic:1go, e così è per il cotone e per t::inti :-tlLriprodotti. Tutto questo hri per effouo di avvicinare sempre di più le condizioni del cont:i.dino a quelle dell'operaio della città. Egli non può pii1 disinteressarsi dalla lott:l che sostiene il prolet:lriato. Lo sfruttamento !li quale v:i soggetto non potrà cessrire che con la soc ~alizz:i.zioncdegli strumenti di l:i.voro,ferrovie, macchine, ecc.; senz:i i quali egli non può far nulla. E nell'agricoltum, come nella grande industiia, la coltivazione in grande, aiutala dalle migliori macchine, la suddiYisione, e la spcci!llizz:1zione del lavoro, 5ono i mezzi per ottenere i maggiori risultati dal lavoro st<.'SSO; e se queslo deve frun:i.re .'.I.Ilasocietà e al produttore, invece cli cre:-trc ricchezza a beneficio cli speculatori e monopolisti, hisogna che il la– voro sia organizzato su sistemi cooperativi, e la produzione regu-– lata secondo le necessità sociali. Queste consklerazioui inducono I'A. !leiaffcrmmc che per l':1gri– coltura, come per le altre indusllie, il prossimo p:isso nell'evolu– zione s:-ir?i fatto verso !:l produzione cooperativa, in mondo ,;0- ci:1.lista,e che tutto ciò che tende a perpctu:i.re l!l piccola prù– priet?i non fa che prolungare la doloros.'l :igonia di uno St:\to so– ciale destinato a morire. Per questa r:-igione il contadino non può :1ppart:,rsi dal movimento prolet:1rio, m:i sar?t una delle gr:tndi forze che contrihuir?t :-ili:\ rivoluzione soci:1le, !lssumendo in sè la co-

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