Il Socialismo - Anno I - n. 16 - 10 ottobre 1902

R IL SOCIALISMO rappresentando la incarnazione dello spirito san 1 to e di dio stesso (quale bestemmia per i credenti in dio!) furono tra i più osceni delinquenti del loro tempo! O pornografi in sottana maschile di Bologna, - avete forse dimenticato il vostro papa Alessandro Borgia, av– velenatore, omicida, osceno e incestuoso? Al di fuori del cattolicismo non c'è moralità? Sta bene. Ma Cle– mente V viveva pubblicamente con delle femmine, tra le quali celebre la figlia del conte di FÙix e avendo un dì violentato una prostituta nel suo castello di Avi– gnone, ne buscò una sifilide che attaccò a tre dei suoi amanti maschi. - Benedetto X 11, voi le violentare la vergine Selvaggia, bella e virtuosa, e pare che ci riu– scisse sebbene fosse infetto da malattie veneree; - Bonifacio IX si faceva mettere nel letto, dai suoi cor– tigiani, le sue amanti per guarire, diceva lui, del male di pietra che lo affliggeva. E Antonio da Palermo, scrit– tore riconosciuto dalla Chiesa, narra che quel papa rendette l'anima versando sangue dall'uretra accanto ad una cortigiana, in un letto insanguinato. Non basta? Bisogna forse ricordare Gregorio XII, sporco dell'in– cesto con sua sorella e della pederastia con i suoi ba– stardi? - Alessandro V, ubbriaco e bestemmiatore, - e Giovanni XXIII, corsaro, assassino, violatore di donne e accusato di sodomia dal pio Gersone nel suo rapporto al Concilio di Costanza? Ma si potrebbero dare prove su prove, - accumu– lare fatti su fatti - i pornografi non abbandonano la loro teoria e continuano a sentenziare: fuori del cal– tolicis-mo 110n e' è cl1e deli't!o e t'mmoralità, pur sapendo che la verità è nel contrario. Poichè è loro sistema di falsare tutto ciò che dicono, mutare tutto ciò che toc– cano, trasformare tutto ciò che pensano. Creano una schiavitù - e dicono di creare una libertà, - fabbri– cano dei ceppi e - come scriveva Hugo, - dicono che spezzano delle catene, - hanno nei loro conventi, nelle loro scuole e nelle cronache del loro Vaticano l'ona– nismo, la pederastia, il safficismo e l'incesto - e di– cono che fuori del cattolicismo non esiste la moralità. O Tartufi, che crocifiggereste il Cristo se tornasse sulla terra, che containinate tutto ciò che toccate, e che, per libidine, convertite nei conventi i maschi in femmine e nei chiostri le femmine in maschi - sino a quando abuserete della pazienza nostra? Alfredo Niceforo. VARIETÀD'ARTEE DI SCIENZA I Prcsent:u:ionc - Vogliamo acqu:i e s:iponc - V,rilii di Emilio Zola - La scicnz:i, la democr:izi:i e il Soci:ilismo - Virchow e Rcnan - La panra ddl::i. scic1ua. Nix fa l.:i.riverenza e cominci~ con due semplici par6le di' presentazione, che servir!i.nno di battesimo (ma senz:t :tcqua sporca) a quest:t nuova nibric:i.. Ilo sempre creduto che ki. Verità, - n<>ll'arte e nella scienza - si:i., :ill'anima umana, ciò che :il corpo è il s:ipone. L:t Verità rende il pensiero puro e rndioS'O,e gli uomini che, come il prele e il codino, !Ull3DO In sporcizia, l'untume e le sudicie nebbie del pensiero, fanno costante guerl'!\ 31kt verità. A c:agione di ciò igno– ran1.:a,sporcizia, superstizione e re:azione m:ucbno di pMi p3SSo, cd ceco perchè il prete, - che I.:turent Tailhadc, forte poet:t rivo– luzion3rio fr:mcese, definiva, nell:t più recente delle sue liriche, sempre corrodenti e ironiche, /'11(11110 dai pirdi puzzo/mli, - alleva le popol3zioni nell'an:tlfabetismo e nel sudiciume, - e il reazio– n:uio d'ogni genere suo 3lleato, ne segue l'esempio. Nelle nazioni l li successo avuto dalle Vnrldl. di çro,mcn iu/1rnaziimnl1 che il nostro Nlx manda d:ill'estcro, ci h:i indotti :id aggiungere questa nuova rubrica di Vnrirlà d'ari," di scimu, dal punto di vista del Socialismo. Confidiamo che i n-0s1ri leuuri ne :oJ)prcn:i::r:mno il valori: e l'utili1:'1. (N. d. D.). ot n, o 18 lC latine, le provincie più sudicie sono anche le pili C.'\ttoliche, - e le provincie le pili cattoliche sono anche le pi\! :tMlfabete, le pi\1 feticiste e le pi\t reazionarie. Il prete e il renzionario allevano le popobzioni nel brngo, come il beato Labre, degno santo dcll:1 Chiesa di Roma, allevav3 nel suo seno i pidocchi; e le pro\'inde fr3ncesi dell:t Brettagna, per questo, che sono quelle ove l'an:tlfa– betismo è m3ssimo, ove l':tlcoolismo tocca il ~110 apogeo, ove nes– suno si lav:i. pili di una volta l'rmno, ove si ungono :tncorn i C3· pelli di grns~o, come i Cnfri, - ~0110per l'appunto le provincie ove il c:apit:tlismo rea;:ionario trova i suoi scl.,i:wi pi\\ bniti e ove il prete d:ti piedi puzzolenti trionfa. Ma noi vogli3mO la Verit~, - perchè soh:tnto i popoli che sono in possesso della Verit:\, sono capaci di c~guirc e compiere 13 tit:tnica opern del loro risc3tto\ Noi recl:tmiamo acqu3 e sa– pone - acqua e sapone 1>ertogliere d3i corpi e <l:tlle coscienze il grasso retido del sudiciume pretesco e reazion3rio: questa rubric3 sarà dunque la storia di questa lent:1 1 indcfesS!l, contimt:1 conqui~t3 per l:i. pulizia dell'::mim:t e del cervello. Certo, non è oper:i d'un giorno qnelb di lihcrnre l'um:1110 cervello dalla incrostazione fetida di menzOgn:i. in cui t:inti secoli di servaggio teologico e padronale l'h:tnno rinchiuso, e tirnrlo foori da quesla crost:t impcrme:abilt: e pnfzol<:nte in cui preti, nobili, re, tir:tnni e p3droni l'hanno ser– r::ito; - m3 l'uomo di cuore e cli pensiero che nelle officine ru– moreggianti come il J3voro delle api, h:t 3pplicaLo i miracoli dell3 m3cchina e dell'e\cttricit:\ -· compierà ancora questa nuova fotic:t di Ercole, e il cervello umano uscir:\ ruori dall'involucro di men- 1.ogn:1e di g-rnsso, come il diamante, limpiclissimo e lucente, sotto le mani nere e gloriose dell':trtefice, e:,çe <1311:l scoria compatt3 che lo avviluppav3, Chi ci guiderà in questa conquista? T,a VtrilrÌ n•ell'arte e nella scienza, - la Verità 3 cui Emilio Zola, mentre scrivo queste linee, scioglie questo inno che non si può leggt:re senz3 commozione, col suo nuovo rom3nzo Virili. • Soltanto un popolo che pos– segga la verità è un popolo C.'lpace di giustizia. Un popolo che non S.'\ e che dorme ancorn uell'ignornnza secolare, divent:t la pre~fa ,1ell'e1TOre,delle menzogne, dello sfruttamento •. ,Vérili di Emilio Zola, che l' Aurore di oggi comincia 3. pulr blicarf' e intorno a cui in Frauci:t i mangiatori capitalisti dalle larghe pancie e i tricorni sodomiti intrecciano il pili significante dei silenzi, - sarà un:i prov3 mer:avigliosa di quale formidabile strumento di progresso e di redenzione mn:1113sia l'::trte quando esS3 venga posta al servizio di una idea emancip:ttrice. Virili è l:t stori:t. di un umile m:ieslro vittima del suo :imore per il pro– gresso e per l:i. verità odiata da chi ha p:tura di ess.'l - è la storia del drnmm:i passionale che si svolge lm il m:irito libero pens:ttore e la moglie sChiava del confossiouale, - è la dimo– strnzione anistica e vibrnnte di questa tesi: la necessità immedi:l.13 di str:tpp3Te 13 donmi. e il himho :tlla Chie~:t, poichè l3 Chie~:t, come scrive Emilio Zob, è la potenza cattiva, n.ntisociale, sta• g1mnte e corruttrice, che bisogn3 abOOttere. Combattendo quesla lotta che Emilio Zola ci addita, noi com– batti !l.mo 3J tempo stesso per l'em:incip:azione economica di tutti i lavor:i.tori . Nel mondo d'oggi tutto è intimamente colleg:i.to, ed è vano sogno il credere che la libertà economic.'l si ottenga senza :tvere ouenuto la libertà dell:t scienz3, li confossionalc è lo sbirro <lell:1. società modem:1.. Esso spia le nostre donne, guida e cor– rompe i nostri figli, fa l':tpoteosi della men1.ogn3. E la società foturn non s:1.r àedificat:1.finchè spie, corruttori e meniogne 3vranno vit3. - . .. Questi alti ide3li che illuminano seren3mente il connubio indis– solubile dell:l verità, <lel\a scienz:t e dell'em3ncip3zione dei l:i.,•o– rntori sono stati bene intesi da un gruppo di socialisti rrancesi che ha preso vit3 in questi giorni e che si intitola precis.'lmente così: • .Nimuwn::ione socini,: per 111er:.::o t!dla scù:nr:.n e tld lavoro. • Questo

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