Il Socialismo - Anno I - n. 11 - 25 luglio 1902

IL SOCIALISMO 171 Disgraziatamente in que.sti due debulli della nuova legislatura noi abbiamo veduto di nuovo commettersi dall'una parte e dal– l'altra del Partito soci:tlista i medesimi errori, per l'esagerazione delle tendenze che hanno una hlrga parte di verità,· ma che di– vengono nefaste dal momento che si fanno esclusive. lo non vorrei p:1ss:1re :lgli occhi dei comp.'.l.gni italiani, nè per \lll ipcrcrilico, nè per un eclettico superficiale che si diverta a cer– care in tutti i problemi politici la tesi e l':mtitesi p~r costruire lui stesso un:i.facile sintesi: questa t.'\ccia presuppone in chi ne è col– pito, ch'esso viva al di fuori dell'azione e non si renda conto delle difficoltà che l'azione solleva: e per. mio conto non la merito cer– t:uncnte, perchè da otto :i.nni sono senza inlerruzione un militanle del P:ulito - da quando, cioè, l'età mi permise di esserlo. 1 nuovi problemi che ogni giorno la vita politica suscita al nostro Partito non sono contestabili, nè io pretendo di erigermi a giudice delle clue principali frazioni del Socialismo francese m:i, nello scrivere delle coirispondenze per // Socialismo, pur facendo le necesS:irie riserve per i c:isi singoli, io credo pcrt:into che \' « Unitn. soci:i– list:i rivoluzionari:i " si avvicini :ittu:ilmente all:i verità soCìalist:i :iss:ii più che non i « ministerialisti, ,, :ilmcno :i giudicarli dai loro alti. che la battaglia elettorale era stata una grande lezione di unità; ma aggiungevo che tutto dipendeva dallo spirito politico della de– stra del Pa.rtito, e pmicolarmente da Jaurès e da' suoi a.miei, se essi avessero rotto ogni vincolo di solidarietà con Millera.nd e con le nefaste .tendenze ch'egli rapptesenta : bastava. facessero questo, se volevano realmente che l'unità si costituisse. V'era ben da temere ch'essi uOn ne facessero ni.ente, dopo :iver m:mtenuto una così stretta solidarietà con i'lfillerand durante tutta la. durata della sua permanenza al potere. Ed i timori sono stati giustificati dalla realtà! Senza che una protesta. si sia sollevata di fra i membri del « Gruppo p:ulamentare socialista ,., vi è stato riammesso Millerand. i\'lillerand, che per tre a.nni aveva impunemente fatto palese il piì1 scand:iloso disprezzo per il Partito, per la sua unità, per i suoi interessi e per i suoi principii più cari - che non ha fatto affiggere, durante l' ultim:i lotta elettorale, ne:rnche una sola dichiarazione so– cia.lista, - e che nessun legame di sort:1 piì1rial~acc:1. alla democrazia socialista internazionale. È ver:imente incredibile che Jaurès, il quale personifica. cosi brillantemente l'idea delb. unità del Socialismo francese, sia arri– vato :1 disconoscere fino a tal punto le condizioni che ne sono , In questa prima seduta del P:irlamento mi è sembrato che gli indispensabili, ed a s:icrificame cosi, complet:imente, la realizza- uni e gli ahrì fossero da criticare. Tutto sommato, i membri tutti bilità. del • Gruppc, socialista parlamentare ,. :ivrebbero :ivuto piuuosto r:igione a votare solidalmente per -il r,.,1inistcro.Ma se tale voto sa– rebbe stato giusto, giusti non furono affatto gli atti e le parole di Jaurès e degli altri che questo voto dettero. Il discorsQ di J:iurès fu n:itur:ilmente assai eloquente, e le forti e coraggiose parole clic egli pronunciò sulla quistione del disanno e a proposito dcli' Al– sazia-Loren:i gli meritarono lo scandolezz:1mento delle ipocrisie pa- , triottarde, comprese quelle dei radicali, i qu:ili, per bocca del pre– sidente Bourgeois, pensarono bene di richiam:1r\o :il « sentimento patriottico • . Viceversa non si può, da socialisti, non trovare esagcr:ito l'en– tusi:1smo manifestato da Jaurès, quasi senz:1 riserve, per il pro– gramm:1 così pallido di questo Ministero. Continuando nella ripro– vc\•ole tattica adottata nella precedente legisl:itura, Jaurès e i suoi amici non esitarono a Proclamarsi puramt:nte e semplicemente parie i11ltgra11tedella maggioranza ministeriale, invece di seguire l':1tteg– giamento insegnato da Ferri di fronte al Ministero Zanardelli: e cioè sostenerlo o combatterlo caso per caso. Per naturnle re:izione psicologic::i e politica, ma che io credo aver ugualmente condotlo ad un errore i membri del "' Gruppo parl:1mentare socialista rivoluzionario, " prcserO una posizione di:i– metralmcnte opposta. E in questa votazione essi si astennero, men-' tre che, dopo le riserve necess:irie fatte "da Sembat, sarebbe stato loro possibilè di votare l'ordine del giorno favorevole al Ministero, non per lui, ma contro la re:1zione nazion:ilista. Qualche cosa di simile av"enue nella seduta del 20 giugno, in seguito alla interpcll:1nza svolta dal Semb:1t e da.IDe Pressensé, con– tro la proibizione Oel Comizio dei deput:1ti repubblicani spagnuoli (proibiziOne fatta dal Minis.tero Waldeck-Rousseau). Gli undici membri del « Gruppo p:1rlamcntare socialista rivo• luzionario,. votarono contro l'ordine del giorno con cui la Camera • decis:1 a m;ntenere le tradizioni della ospitalità francese • 1 pren– deva atto delle dichiarazioni del Governo, il qu:1le, n:itura\mente, non aveva potuto sconfessare il precedente Ministero. Che in votazioni siffatte vi sia della esagerazione di intransi– genza non mi pare si possa dubitare. i\.la è ben difficile muoverne bia;imo ai compagni dell' • Unità socialista rivoluzion:1ri:i,.. Le esager:1zioni che si possono rimpro– verare a loro si giustificano evidentemente con quelle in senso contrario - ben più d:mnose per il Socialismo - che si com· mettono da quei che seguono l'altra tendenza. Io dicevo nella mia precedente corrispondenza che l'unità so– cialista avrebbe potuto, malgrado tutto, realizzarsi anche oggi, e teca G1ro R1 r c. Jean Longuet. LIBRI ED OPUSCOLI A. LoRIA, Le basi econowic/Jedella costitnzione so– ciale. - Terza edizione; Torino 1902, BoccJ edit., pag. VIII-479, L. 10. La dottrina del materialismo storico è troppò continuamente sottoposta a revisioni ed a critiche, perchè questa nuova edizione dell'antico libro del prof. Loria, Teoria economica della costituzione politica, non attr:igga l:i più viva attenzione degli studiosi. Sono note le critiche feroci dell'Engels al primo libro del Loria, critiche che certa.mente contribuirono a richiamare l'autore ad una considerazione meno unilaterale dei fenomeni storici e ad abban– dona.re il tono professorale di dimenticanza o di commiserazione verso l'opera già fatta da Carlo i'tfarx in questo campo. L'A. :i pag. 463 riconosce che la taccia di unil:i.teralità er:i stata. giustificata da ciualche trop}>Origida frase ora mitig:ita al– quanto. Ì\fa pili che le frasi sono i concetti veramente molto mi– tigati in confronto della ptima edizione italiana e dell'edizione fmn– cese. Così, a pag. 79 è stato aggiunto un brano per dimostrare che ., allo«}u:tndo un determinato assetto morale si è costituito, qua.le risultato• dei r:ipporti economici, esso si svolge per forza propria ed esercita una· propria influenza su tutta la vita dell'ente collettivo. •... Den piì1; gli è certo che le istituzioni mor:ili reagiscono · potentemente su quegli stessi rapporti economici a cui debbono il loro nascimento. ,. Così a pag. 88 è aggiunta una nuova restrizione • ... nè cCrto ad alcuno cadrebbe in mente di :iffermare che colui il quale soc– corre il povero od il disgrazi:1to sia indotto a ciò dal medit:ito proposito di evit:1re le reazioni possibili della classe sofferente. • Così pure a pag. 160 (ancora in un brano aggiunto) si parla dell'assetto giuridico « che, una ~olta costituito, procede per virtl1 propria ed h:1 uno S\'olgimento autonomo. ,, - Incidentalmente è bene avvertire i lettori che per essi sarà di un altissimo inte– resse tutta questa parte nuova, sul diritto; nella quale l'A. si estende sulle idee dello Stammler. - Un altro brano :i. pag. 475, che mancava nelle precedenti edizioni: « le istituzioni connettive, una volta sorte e stabilmente organizzate, si svolgono poi secondo pro– prie leggi ed influiscono con poderosa efficacia su tutte le m~ni– fest!lzioni della vita sociale, non esclusi gli stessi fatti socia.li fon•

RkJQdWJsaXNoZXIy