Il Socialismo - Anno I - n. 2 - 10 marzo 1902

32 IL SOCIALISMO ------------ ---- -- -------- A Barcellona, il vecchio epilettico, favorito della regina e protet– tore del reuccio, continua i suoi sistemi. Nel cortile del\:.. prigione nazionale di Uarcellon:i., che è l'antic:tmera di quella tomba di vivi che si chiama l\fontjuich, egli ha cominciato le esecuzioni cli plotone. Gli anarchici, i socialisti, i repubblicani arrestati con le pietre alla mano o sospettati di rivoluzione sono stati fucilati segrdammle. Tra i prigionieri, e minacciato di morte, è Anselmo Lorenzo che, alla di– mane delle giornate di settembre 1868, insieme al socialista ita– liano F:mclli, fondava la sezione spagnuola dell'Internazionale. Dopo quel giorno egli dedicò tutta la :ma vita alla prop:1ganda e fondò giornali battaglieri come El Productor, la Revisla B!an<·a, la 1/uelga generai. Nel 1896 il Governo inquisitoriale spagnuolo non poteva dimenticarlo e lo cacciò a i\lon•juich, ove gli sbirri infliggev:mo terribili torture ai prigionieri e li costringevano a l.,cre le loro orine. (Ricordate Torrida che in piena udienza mostrava ai giudici il suo corpo coperto di piaghe e di lividi!) Ora il ge– nerale \·Veyler I' ha fatto arrestare ùi nuovo, e l'ha strappato dal suo letto ove da parecchi giorni egli giace'va colpito da polmo– nite e l'ha chiuso in carcere. lnsiemc a lui sono arrestati e mi– nacciati di fucilazione Teresa Clarnmunt (la Loui~ i\lichcl spa– gnuola), Antonio Gurri, Leopoldo Bonafulla e Claria, già. moribondo per tre colpi di fucile nel petto ricc\'Uti dalla guardia civile nelle strade di Barcellona, quando gli operni chiedevano ad alta voce... nove ore di lavoro al giorno. Per nove ore di lavoro al giorno, - che i :;ignori capitalisti rifiutano accettare, - il generale Weyler ha fatto spargere fiumi di s.·mgue e fucila, nelle prigioni, senza controllo. Ma il 1 7 maggio, - giorno della incoronazione del Re di Spagna, - che gran festa ci sarà.! Weyler avrà P3cificato la Spagna, il Re potrà cingere, senz:t tremare, la sua coron:i. e ricevere sorridendo i telegrammi di feli– citazione che i suoi colleghi d' Europ:i. gli manderanno ... Quando, - qualche anno fa, - ai tempi della guerrn ispano-americana le vi– cende giornalistiche mi spinsero a Madrid, fui a c :i.sa del gene– rale \Veyler per i11tervi.rtarlo. Mentre lo aspettavo, nel suo studio, ricc:uncnle arredato, vidi appeso al murJ un ritraltr> di giovanetta coperto da un velo e innanzi al quale ardeva una lampada. Seppi poi che era il ritratto della figlia del generale mort:-t prcmatur:-t– mellle. Ch(' pl.'r ogni cadavere dovuto al generale, \Veyler le madri di Spagna accendano un lumicino, e il giorno 1 7 maggio d:uà. una splendida illuminazione per l'incoronamento del !{e! A Parigi, nel magnifico palazzo del Trocadcro, gli addetti delle poste, telegrafi e telefoni, celebrarono il secondo anniversario 1 del loro sindacato. Che <lìavCllo?grideranno i nostri paterni con– servatori e non consen'atori italiani.., Che diavolo! Gli impiegati delle poste, iu Francia, sono sindacati come dei semplici operai sobillati, e il mondo non crclla? E i banchieri ricevono stmprc, regolanncntc, le loro lettere e i loro d1èques _! Sicuro. l\fa ciò non basta. I I Governo ha messo a disposizione il Trocader,J per le fe~te del Sindacato: non solo ma il ministro e il sottosegrct3rio di Stato si recarono alla festa e si gustarono un discorso del cit– tadiuo J\forizol, segretario del Sindacato, nel qu:1le si diceva che il Sindacato era lieto di avere otten_uto la giornata di otto ore (apriti, o cielo! p3rlare di giornata di otto ore davanti a dei mi– nistri autentici a 60 mila franchi di 3lipendio l'anno)- ma che aspettava ancora nuove riforme, - Il ministro rispose llC\'Cmloalla loro s.'l.lute. Musica finale. Tranquillità perfetta. Oh! se sua ec– cellenza ·il ministro Galimberti avesse potuto mandare laggil1 due questurini con tromba. Altro che musica! Cli squilli fatidici nvreb-– bcro risuonato e la patria sarebbe stata salva dalle mostruose ag– gressioni, che il Sindacato delle poste e telegrafi le avrebbe indu- 1.Jitamente port:\tc ! Leggo un telegramma. da Yokoama che dice proprio così: • Parecchi ufficiali giappon<-si, a.ccusati di saccheggio in Cina, compa.riranno davanti al Con!:-iglio di guerra. ,. Vn bene, dico io. J\la quando si riuniranno in Germani:'.l, iu Francia e altrove i Consigli di guerra, per lo stc~so SC,Jpo? Mai. I giudici tedeschi si o:.tinano a condannare i giornalisti che fanno le rivelazioni sugli Cnni; il generale Frey in Francia, non resti– tuira mai le sess:mta casse di bottino e le pclliccie; e i capi di artiglieria francesi, che impiegarono i cavalli dei loro cannoni per portar via il lor,:> bottin◊ personale non passeranno mai, - come i loro colleghi giapponesi, - a rendere i conti alla giustizia. In Italia p-'.>i se ne cantano addirittura le lodi perfino su per i tetti e il S·mto Pontefice invia la sua benedizione speciale a monsignor Favier, reo convinto, per più di mille testimonianze officiali, di a,•er rub:ito So carri di verghe d'argento. Si potrebbe davvero parafra– sare un celebre motto di Rica, e dire : ,I ,e prigioni sono quelle case in cui i Governi chiudono dentro certi individui, per dare a credere che quelli che son fuori sono delle persone r>nestc ! Il signor J .epinc, direttore generale dell'Ordine pubhlico pari– gino - deus t·x 11wchùm della Tranquillità e del Capitale fra.nc <.,-sc - vuol morire. Figur:tlC\'i che l'altra notte, all'angolo della rue Uou'.li e del houlevard Clichy, una giovine S.'l.r!in:\di quindici anni, reduce dal la\'~ro, si era. fermata per disconere con l'amica che l'accom– pagnava e da cui si separava. Due poliziotti de· /mo11i eostumi si precipitano su di lei e l'.lrrestano come donna pubblica. Le in– filarono le manette e la portarono al così detto 11io/011, posto di sicurezza, 0\'e la lasciarono tulta la notte in compagnia di nitre donnette. Uispera.zione della famiglia che non vede torn:ue a c:lsa la ragazza.. Ricerche, visita medica che rest:\ a bocca aperta e di– chiara l'innocenza completa del corpo della poverin:t. li signor 1,epine, dopo ventiqu:i.ttro , ore destituisce le due guardie. Uh! se i nostri questori si ricordassero, di tanto in tan·o, di fare i Lepiues anche loro, se non altro, per spirilo di imitazione! La scors:1. settimana ali' I lavre, quattro soldati di fanteria, 129° reggimento, sono andati a trovare il redattore capo del gior• un.le socialista Le Progrès e gli hanno pre.rentato uno scritto fir– mato da 70 dei loro camerati con preghiera di inserzione (tacendo naturalmente, le firme). Lo scritto dice testu'.llmcn·e così: " L'n numero rilevante di sold:tti del 129° reggimento fanteria, riuniti segretamente dietro l'iniziativa di qualcuno d'essi, operai e contadini, dichiarano che essi non sarebbero cap'lci di dirigere le armi che furono loro consegnate per la difesa del suolo nazionale, comro i petti dei loro fr:1telli; - e aggiun~ono che, anche se dovessero marciare sino di fronte :tgli scioperanti, essi leverehbcro il c:tlcio del fucile in aria piuttosto che uccidere degli operai e dei contadini come loro. ,. li Progrès puUIJ\icò la pro lesta .... e non fu sequc.strato. 1 Nix. 1 A Vcroua, i richi:1mati del 1878 l'i11110 dei lavoratori. ricntr:,ti iu ,;;,scrma c:mtando (N. d. D.). Nei prossimi fascicoli pubblicheremo: NICEFORO, Una forma moderna di bri– gantaggio: il giornalismo. - RICHET, Con– tro la gnerra. - LOMBROSO, L'uomo medio e l'uomo di genio 11ella trasfor111azio11e so– ciale. - E. CICCOTTI, U11 esperime11to di colo11izzazio11e nell'Italia Meridiouale. - DE BROUCKERE, L'istituto illdustriale so– cialista a Bruxelles. - NOVICOW, Socia– listi e pacifici. - LEONE, Cooperazione e resistenza, ecc. ENRICO FERRI, dirtllort-respomabile . Roma, 1902. - Tipografia Cooperativa Sociale, ,•ia Barbieri, 6.

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