RIVISTA POPOLA.RE 599 additano nel bilancio di Lloyd George, una misura non di rivoluzione ma di previdente conservazione, destinata a seppellire per sempre la sua unica alterna ti va : la riforma fiscale. Ma sebbene il popolo vegga di questa gravissima crisi in prevalenza l'aspetto finanziario, questo non è il solo; esso anzi porta con sè una crisi politica che è destinata presto o tardi a prendere il sopravvento at1 Ila prima. E' noto infatti come i Lords, appoggiati dal grosso del partito conservatore, hanno prima per mezzo del Times e del Mornyng Post è da ultimo .per mezzo di Lord Lansdowne, fatto noto la loro intenzione di approvare un emendamento in cui dichia~ reranno di non sentirsi in grado di pronunziarsi sul bilancio se prima non sia su di esso consultata la nazione. Con questo emendamento i Lords sperano di attenuare la gravità della crisi costituzionale ovviando almeno in apparenza, alla gravità d'una genuina repulsa del bilancio. Ma è assai dubbio chè ci riescano. I liberali hanno per sè la tradizione secol:ire e l' autorità dei più autorevoli costituzionalisti, secondo i quali l'assenso della Corona e dei Lords è Holo richiesto per dare, in materia di 5nanza, valore formale di legge alla deliberazione dei Comuni, che, in sostanza, hanno di per sè stesse tale vpJore. L'atto dei Lords verrebbe d'un colpo ad annullare, le conquiste coatituzionali di varii secoli; a porre il centro della vita politica non più nel parlamento elettivo, ma nello ereditario od oligarchico ; non solo ma verrebbero a sostituirsi alla Corona nel fissare q nando sia oppartuno sciogliere il Parlamento, . Coloro che non sono eletti dalla Nazione verrebbero ad essere arbitri della soi.·te dei voti di coloro che sono eletti. Per quanto chi scrive sia disposto ad accordare tutto il valore che merita alla giustificazione che consiste nell' affacciare la somma dei pericoli che possano alla nazione venire dal lasciare Ja sua finanza in' balia ad una so~a assemblea per quanto eletti va; e per q t1anto egli pure trovi che la molteplicità delle questioni dibattute ad• ogni elezione generale, renda sempre più desiderabile la possibilità di ricorrere a 'referendum su singole questioni, nel caso attuale queste giustificazioni formali gli paiono mal a propositÒ invocate; tanto più che i Conservatori éd i Lords mostrano di voler distruggere non solo il bilancio; ma pur piccoli disegni di legge come l' lrish Land Bill , il Townplanning Bill e il London Election Bill. E' difficile vedere a che cosa essi mirino e qual saviezza politica presieda alle loro decisioni; poichè essi si vengono schierando di contro a un teinpo liberali, clericali, non confermisti, Irlandesi e partito operaio ; la sconvenienza di questa tattica non è certo ignota al Balfour ed a Lord Lansciowne i quali iu pn vato, hanno a più riprese mostrato di trovare che il bilancio è meglio per tutti che passi, ma essi sono stati sopraf ~ fatti da due possenti gruppi di interessi: i Tariff Reformers e i fabbricanti di birra; sopratutto i Tari//' Ref01·me1·s sentono di essere spacciati se il bilancio passa e son decisi a tentare l'ultima sorte, anche a costo di mettere a soqquadro Ja storica costituzione. Resta. ora a vedere che cosa farà il Governo quando il 22 corr. i Lordi, se miglior con.:,iglio non prevale , approveranno l'emendamento proposto da Lord Lansdowne per rendere inevitabili le elezioni in Gennaio e sfruttare coi doni di Natale e con finmi di birra il mese di dicembre. Per dare un'idea della gravl tà della situazione finanziaria che nascerebbe dalla approvazione di tale emendamento, riassumeremo un magnifico articolo di Lord Welby, presidente del Cobden Club sul Daily Cronicle del 15 novembre : I I. L'intera spesa per l'anno finanziario 1909 -10 è stata sanzionata dal Parlamento e sale a lire stuline L64,819,000. II. Le nuove imposte son tutte respinte e il Tesoro nou può far conto che sulle imposte in corso fino allo scorso 31 marzo; ma l'income tax (lire st. 33,900,000 in ragione di uro scellino per sterlina d'entrata è cessata col 5 aprile scorso, lasciando solo circa lire sterline 5 milioni di arretrati dello scorso anno da u tiliz. zare. Il risultato è per l'erario una perdita. netta di lire st. 28,900,000. Per di più scade il dazio fiscale sul thè (30 giugno 1910), cagionando una probabile ulteriore perdita di circa lire st. 4,500,000. Si avrebbe cosi - poichè la ent,rata finanziaria basata sull'imposta esistente al 31 marzo 1909 fu calcolata a lire st. 148;390,000, e ne debbono essere derfotte Ja perdita in income tax e in dazio sul thè, u11'entrata di sole lire st. 114,900,000, osssia un dencit al 31 marzo 1910 di lire sterline 49,829,000, che al più, da aumentate entrate delle imposte esistenti potrebbe essere ridotto di circa lire ster. 1,000,000. Questo deficit dovrà essere colmato mediante un prestito contratto prima del 31 marzo , .con un mercato monetario in cui l'interesse, fiasato dalla Banca d'Inghilterra, è del 5 per cento. In tre anni di saggia amministrazione i liberaìi ridussero il debito nazionale di circa 40 milioni di sterline. In uu sol giorno, i Loràs, se potessero fare i loro comodi , tornerebbero ad accrescerlo di più d' altrettanto. Si può quindi vedere che il futuro Parlamento si troverà in un piccolo imbarazzo finauz iario. Lord "\V' elby calcola che se l'attuale Camera dei Comuni volesse ridurre il bilancio a forma. graiev ,l , ai Lords, riducendo il fond:i di ammortamento, ri::itabilendo l' income tax d'nno scellino e il dazio sul thè; si avrebbe tuttavia un deficit di circa iire st. 15 milioni, che a cagione del · rita, do nella riscossione di dette imposte salirebbe al 31 marzo, a lire st. 22 o 23 milioni. E' precisamente ciò che i Con~ervatori desiderano per potere, in caso di vittoria elettorale; procedere senz'altru a colmare il deficit per via di dazi protettori. Ma vi è un'altra alternativa, se1.:ondoLord Welby: la Camera dei Co!I!uni potrebbe vot~.re un ordine del gior~o autoriz~ante il Governo a riscuotere nuove e vecchie imposte per t11tto l' iutervallo tra lo scioglimento di questo e la convocazione del fotaro Parlamento. In questo caso il deficit sarebbe di gr,1.n lunga minore che nei casi già ccnsidera ti. Lord vVelby non si _dissimnla però che vi potrebbero essere dif!lcoltà legali.
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