Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XV - n. 17 - 15 settembre 1909

460 Rl VISTA POPOLARE ultime elezioni : mentre esse le danno torto. Se le ultime elezioni provano che la parte sana e viva del paese è contro Glolitti, provano del pari, che essa ha fiducia proprio nell' Estrema... Se il paese avesse diffidato di essa, pur condannando Giolitti, avrebbe potuto mandare a Montecitorio dei rappre- _sentanti della Sinistra gallinacea, del centro sonniniano, della destra di Carmine. Non è chiaro che il paese ha proprio fiducia nella sola Estrema a giudicarne dalle ultime elezioni? ... E col paese vogliamo conchiudere per dichiarare che non s'intende in un Parlamento un Ministero che non sia l'esponente della sua 111aggi0..anza ; nè un partito che oou rispecchi in parte le generali condizioni del Parlamento; nè un Parlamento che non rispecchi le condizioni del paese. Ora a conti fatti noi ci sentiamo di dire chiaramente : che Giolitti è migliore della sua maggioranza; che la Estrerna è migliore delb Camera; che la Camera, infine, è migliore del paese. Il paese è il grande responsabile. La rivista AL POLO NORD Ah ! la indegna, la indecente gazzarra! Accuse, smentite, negazioni, aflermazioni tutta un:1. volgare diatriba, nella quale si rivela intiera la bassa natura dell'uomo. Si direbbe che la Natura vinta da un lato, ripiglia <lall'altro la sua rivincita. Il piede del- (uomo eroico (Cook, Peary? che importa?) ha calcato il punto supremo il punto da lunghi secoli conteso, di teso dai venti aspri, dalle vaste spianate di ghiaccio, dalla temperatura di morte, dal la lunga notte e dal giorno eternamente crepuscolare; su quel punto l' uomo ha aflermato la sua ostinata volontà di vincere; ed ecco, egli appena abbandona la gelida landa del suo trionfo : ecco -- come una vendetta della spietata natura - egli si rivela invido, miserabile, piccolo. Ah! non per questo, non per questo noi salutammo della nostra amirazione, i Nansen, gli Shakleton, i Cagni, il Peary stesso tornanti vinti dalle bìanche solitudini desolate : e non per ·questo, non per questo, noi salutammo con tutte le nostre speranze i partenti per .le vastità 11:isteriose e gli accompagnammo con i nostri voti ed i nostri desideri di vittoria. Ah! no, non pensammo che la vittoria dell'uomo su la Natura avrebbe rappresentato poi la sconfitta dell'uomo dinanzi alla coscienza. Noi credevamo alla forza dell'uomo, alla sua bella volonra indomabile: alla sua ostinatezza fiera ed ogni sconfitta, che pure era un passo avanti nel!' ignoto, ogni sconfitta ci era un incitamento alla forte speranza. Ricordate Andrè? Vide in suo cuore fissi egli, di questa onda t: da gudla d'ogni mar selvaggia, di tra I~ calma, di tra la tempesta oh ! mille e miìle occhi, nel raggio che ardeva a lui sul capo, t:d in un punto a quelli occhi che vide in un miraggio subito, immenso, annunziò: Son giunto I Ecco, è cosi hanno detto i due esploratori, i due vincitori : Sou giunto! Ed uno ho descritto la pena grande della illusione svanita: tanta pena per poi nulla! E l'altro ha detto la paziente fatica, e l'indom,'to ardire, e la lunga fame, e l'angoscia del pesante silenzio bianco, e tutti. e due. con la salva mano strappante il velo <lel mistero ci hanno tl)lto ancora una illusione. Noi sappiamo che là, a q ue1 mistericso punto l' ultima Thule n~_n c'è. c:è u_n mare che ondeggia e che bolle_: ce un. gh1ac_c10 che muove eternamente alla denva come 11destino umano, c'è silenzio gra:-,de, c'è u~a. morte, su la quale il segno dell'uomo, del dominio d_ell uomo non s'arresta un'istante. E vi son molti che lamentano la scoperta che sembra chiudere ormai neoli stretti confini delle nozioni umane tutta la te~a ; che piaugono e lamentano il mito sv~nito, il velo lacerato, il mistero violato ; povere piccole anime senza volo□ tà ! N on è non è nella nostra terra e nei confini ' ' materiali della nostr:1 terra il mistero eterno, ma è in noi: ne.Ila nostra coscienza. Ogni uomo porta con sè un mistero più profondo del mi_ste_rod_è.ll~ viscere della terra e delle immensità de1 c1el1.E s1 potranno scoprire tutti i poli di tutti. i p~:met_i, ~ sapere i segreti di tutte le s~ell~, e<l_ 1_ 1111s~end1 tutti i soli e le vite e le morti d1 tutti 1 man della terra e cte/ cieli e rimarrà ancora a scoprire il mistero della coscienza umana : l'uomo cos'è. Vedete? Qui due, Cook e Peary, sono indubbian,1ente_ eroi. Vanno essi e sfidano la gelida sfinge e 1obbligano alla sconsolante risposta. Uno, Peary, con le~ta pazienza prepara tutto per la riuscita. La sol_1d~ nave, le numerose slitte, gli agguerriti compagm, 1 tanti cani, il viaggio metodico, egli sa c~e la natur_a si vince con la grande pazienza, e paz1ente, egli, va e vince. Ma l'altro, Cook, sa anche che è possibile vincere la Natura con la forte, la violenta volontà. E va, pochi compagni, modesti mezzi, pochi strumenti, quasi nessun preparativo, ma una indomabile volontà di arrivare e di vincere. E percorse r~1pido le terre algide, mentre il vento mordente gli urla alle calcagna, e arriva, solo, al punto agognato, con la sua sola volontà per viatico e per arma, e là giunto non bacia la terra, l'ultit:ia Th_ule non c'è, ma affida al ghiaccio che, come 1l desuno dell'uomo va· alla deriva : una parola ; la _sua parola di vittoria. Ma dove ormai sarà quella_ parola? E torna e si affretta : come l'altro si aflretta sul ' • I ritorno per annunziare agli uomini: Son gm?to_ • Fatto curioso, gli uomini non credono. ~1 ~1c~ non è pere hè non credono ; ma è perchè c1 s1 rifiuta a considerare ormai svanito anche quel grande, forse ultimo? dei misteri della terra. Oh ! no piccioletti uomini, non vestite di poesie e di grandezza la vostra miseria. Voi non credete alla potenza della vol.ontà, ecco tutto. L'uomo _che armato di volontà paziente e violenta vince - vince ogni ostacolo - non è l'uomo in chi ponet~ ancor fede. La volontà è in voi per voi la quantità negligibile. Che dite voi del l'uomo eh~ dal nulla, co~ nulla - sol con la sua forte volouta - sale ·ad alti destini ? Voi lo dilaniate a morte, voi non lo credete fi11ch'egli su la dura cervice non vi abbia cal• caro il piede: chc=dite all'uomo che vi grida: stri11si fra le mie braccia la vergine nuda, e non la possedetti perchè non volli ? Pazzo ; dite, pazzo e menzognero ; che dite all'uomo che vi aflerma : io scrutai un mistero della coscienza e seppi una verità è la dico : che gli dite quando non gli fa te dono di saldi chiodi e d'alta croce? Oh piccioletti uomini per questo non avete creduto e non ere-

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