RIVISTA P:OPOLARE D _, 427 J spettata dai deputati. Questi, che tengono sopratutto a conservare il medaglino, non si ribellerebbero alla volontà ·del Collegio. Il caso di Palermo informi. Tra undici deputati non ce n'è che uno decisamente di opposizione: l' on. Di Trabia. Ma le imponentissime e clamorose dimostrazioni della dttà di Palermo bastarono per trascinarne otto nel campo avverso alle Convenzioni marittime: tras~inarono anche l'on. Pecoraro , il cui gruppo elencale, è il più fedele al Ministero. Due si mantennero ministeriali, perchè si credono sicuri nei loro collegi, Aguglia e Rossi ; un terzo, Orlando, perchè ministro. Le dimostrazioni di Palermo, è indubitabile, esercitarono una salutare influenza anche nel resto dell' isola. Ma il caso di Palern1Q, purtroppo rimane isolato e il paese malcontento ed antiministeriale, permette che i suoi rappresentanti co11tim1ino a votare ~er Giolitti. Sua è quindi la maggiore responsabilità : sua nello avere eletti deputati, che non rispondono alle proprie convinzioni, e dei quali conoscevano appieno i precedenti di servilismo e di ascarisnio; sua nel permettere, senza energica protesta, che essi continuino a votare per un ministro, che detestano. Questa è una delle verità , che si devono proclamare senza infingimenti e senza ipocrisie, ~erchè è giusto che siano assegnate le responsabihta a chi spettano; e non è onesto riversarle tutte sui deputati, discaricandone il paese, per quanto questi trovi comodo il criterio contrario. • A questa consta razione, che noi crediamo sia una semplice e forse sbiadita fotografia della realtà, ne deve srguire un'altra che viene considerata come pessimista, ma che ci sembra altrettanto esatta e che colla prima è intimamente connessa. Questa, in verita più che una seconda constatazione è una previsione. Prevediamo infatti, che alla riapertura della Camera, se il paese non si muove o si limited agli innocui ~ privati brontolii, l'onorevole Giolitti riavrà la sua maggioranza - anche s~lle Convenzioni, se riuscirà , com' è assai probabile, a rendere una indegna mistificazione quella dell'apertura delle aste. I motivi di questa previsione che Luigi Lodi considera una nuova irragionevole pregiudiziale contro la sinistra storica , sono evidenti e si ridueono ad un solo : la mancanza di un fatto nuovo, che possa determinare la suddetta storica - storica nel senso, che appartiene al passato, alla storia - sinistra a votare contro il ministero. . Senza il concorso di questo pletorico gruppo, cui s1 sono ascritti molti per comodita elettorale, anzi per minchionare gli elettori e per nascondere sotto una etichetta accreditata la propria nullità politica, il proprio servilismo ascarico, noi non vediamo b possibilità di dare il gambetto al ministero con un voto della Camera. I sonniniani si cont.ino sulla punta delle dita, per vilta di soldati e per ambizione di sottocapi, che non sanno che farsene della rettitudine e della coltura del Capo. La destra salvo le rare e simpatiche eccezioni, che si chiamano Carmine, Fani, Fabbri e pochi altri - è una con traftazione calunniosa di quella antica, nè più nè meno della sinistra. I clericali, aperti o dissimula ti, che sono assai più numerosi di quello che si crede o si dice; che stanno a Destra, al Centro, a Sinistra, i clericali sono oramai il vero gruppo pretoriano dell'onorevole Giolitti. L'arbitra delle situazione parlamentare_ rimane dunque la Sinistra. Se essa si alleasse colla Estrema i g1orni del Ministero sarebbero co~tati. Si e pessimisti e s-i pone innanzi una nuova pregiudiziale irragionevole, come Luigi Lodi ha rimproverato a Colajanni neìla Vita, perchè ha sentito il dovere di non illudere gli altri, quando egli stesso non s'illude ? Tutto può essere ; e potrà anche darsi che il nostro pessimismo venga smentito dai fatti. Utinam ! Come saremmo contenti di confessare che ci siamo ingannati ! Ma noi, intanto, non fondiamo le nostre previsioni pessimiste, che mettono capo alla cennata pregiudiziale, affidandoci a simpatie o antipatie, a speranze o a timori, a interessi o ad ambizioni da soddisfare. No; le nostre previsioni hanno un fondamento strettamente sperimentale, e sono indotte dal passato prossimo. Gli atti parlamentari del passato prossimo insegnano che il ministerialismo giolittiano o meglio quello spirito che anima la cosidetta maggioranza - nel senso spregevole che a questa parola dette Ettore Ciccotti nel suo libro su Montecitorio - ddla cosidetta storica Sinistra è a prova di bomba; a prova d'inghiottimento delle più ributtanti serpi. Calunniamo? Ecco le prove. Sorge una grande quistione d'indole economica e morale, qu:tl'è quelìa delle convenzioni marittime e la Sinistra st,1rica rimane fedele al go, erno. Si fa una discass;one sulla politica estera; Alessandro Fortis formula una requisitoria applaudita da cinque sesti della C t·nera e la sinistra sterica rimane col governo, coli' ;1ggravante della vergognosa ritirata dello stesso Fortis che della medesima è magna pars. Si fa un:1 discussione sull'insegnamento laico e pareccei membri autorevoli della Sinistra storica - Bianchi, Galimberti, ecc. - mostrano propositi modernamente anticlericali; na la Sinistra storica al momento climaterico del voto non sì distacca dal governo ; peggio ancora: i suddetti Bianchi, Galimbati e compagni ci fanno assistire allo spettacolo Ltidissimo di uomini politici di non piccolo valore, che parlano in un senso e vo'tano in un altro I Afie<lidio ! Su quale altra quistione importante si può sperare, si è autorizzati a prevedere, che la Sinistra storica si ribellera all'on. Giolitti, che l'ha inchiodata al proprio carro e che si direbbe che l'abbia consegnata, mani e piedi legati, ai gruppo clericale ? Noi non sappiamo vederlo. Qualcuno forse spera che il distacco verrà sulla riforma tributaria. Hanno un bello attendere se sperano che le catapulte degli on. Alessio e Wollemborg abbatteranno le porte ferrate del Ministero ! E poi se da una discussione finanziaria venisse fuori qualche proposta buona e realizzabile, l' ono• revole Giolitti, con la rara disinvoltura, che lo distingue, provocando l'ammirazione della sua maggioranza, la farebbe propria. Non foce cosi col programma Sonnino-? Non ripetè il giuoco indecente col rinvio delle convenzioni marittime ? Luigi Lodi non abbastanza edotto dalla condotta miseranda della Smistra storica nella quistione dello
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