430 RIVISTA POPOLARE « popolo e di propulsore verso idealità e opere ~i~e « e vieppiù bellè ed elevate, anche la Estrema smt- « stra ha una funzione e una utilità che non ne- « ghiarno ». Noi aggiungiamo , che nello esercizio di questa funzione l' Estrema più avanzata può rendere dei servizi più importanti degli altri partiti, perchè nel propugnare le riforme, nel denunziare i mali, essa non è impacciata e limitata da preoccupazioni di sorta alcuna. Il timore di allontanarsi dal potere con una mossa ardita non ha presa sulla Estrema repubblicana e socialista ed essa può essere tanto più audace nel!' attacco e nella difesa, più libera nei suoi movfo1enti in quanto non può essere sospettata di agire per calcolo e per la interessata soddisfazione di alcuna ambizione. Perciò essa può tranquillamente spiegare la propria azione senza discutere se questa può nuocere o giovare a Sonnino, o a Giolitti , perchè dal suo punto di vista l'uno e l'altro gli sono perfettamente indifferenti e gli sarà anche indifI-erente Sac~ chi o Pantano, per quanto repubblicani e socialisti non abbiano alcuna prtgiudiziale contro i radicali come sospettò il Lodi che l'avesse Colajanni. Essi, anzi, se i radicali si mostreranno più liberali e più curanti degli interessi pubblici degli altri partiti, pcrchè evoluzionisti, a loro accorderanno toto corde i voti e le simpatie (1). Ma repubblicani e socialisti compiono un altra funzione per proprio conto: si valgono della loro qualità di deputati per fare della propaganda in favore delle rispettive idealità. Essi s'inspirano alla massima di Agostino Bertani, che tante volte abbiamo ricordata : alere fiammam ! Nello esercizio di questa funzione repubblicani e socialisti si possono trovare in conflitto coi radicali e può cessare l'accordo di tutti i gruppi del1' Estrema. Ora tutti gli Alessio del radicalismo mostrano di non aver alcun adeguato concetto della esigenza di un partito politico quando pretendono che repubblicani e socialisti subordinino al tornaconto dei primi le idealità proprie e nell'accampare tale pretese si rivelano semplicemente ridicoli, perchè :rei begli occhi e pel luccichio degli un iformi dor:1.ti sulle spalle· di Pantano, di Sacchi, di Alessio di .l:◄'rade!etto ecc. i repubblicani e i socialisti, non vogliono, non devono, non possono tradire le proprie convinzioni. La Rivista (1) Sullo speciale agn')st1c1smo ministeriale dei repubblicani e dei socialisti, che accordano una scarsa importanza alla es;• stenza di qut:sto o quell'altro gabinetto presieduto da Giolitti o da Sonnino, i nostri lettori leggano l' articolo di Filippo Turati, col quale siamo pienamente di accordo, nella Riviste delle riviste. Nuovi libri di premio Possiamo dare ai nostri abbonati i seguenti libri, i cui prezzi segnati a fianco, hanno su!:ito la solita forte riduzione. Green1:am, - L'abbici degli affari. Heine E. - Pagine scelte Lo Forte - Budda . . Natoli - I Gracchi . Whitmann - Poesie scelte . • Zampini Sala{ar - R. W. Emerson L. 0,70 li 2,00 )) 0,70 • li 0,70 » 0,70 )I 0,70 Unos~uar~o all'evoluzione ~el avoro negli ultimi quattro secoli Quattrocento anni nella storia del lavoro aono po· chi, se si considera la vita già lunga dell' nmanità; sono molti se si misurano i cambiamenti prodigiosi compiuti dal principio del sedicesimo secolo fino alla fine del dioiannovesiroo. Nel corso dei fiumi vi sono dei punti dove le acque, trascinate su di un pendio ripi'1o filano come le frecce, rigonfiano, spumeggiano e si precipitano in cascate fregoro~e. Anche I' evoluzione umana è frastagliata da rapide e da cateratte. Ora, giammai movimento più intenso trascinò la massa ondeggiante e variopinta degli uomini; giammai più vertiginose turbinA avvicinò, mescolò, fuse, le differenti popolazioni del globo; giammai trasformazione più brnsca e profonda modificò costumi, idee, usi, vecch:e condizioni d' eeistenza come quella degli ultimi secoli. Lo storico che vuole studiare questa metamorfosi tanto multipla e pronta è obbligato a percorrere una estrema varieM. di oggetti, di formare la sua attenzione per tutti i rami di attività, di aLbracciare nelle sue itwestigazioni tutti i paesi del nostro pianeta. Non soffre più, come gli avviene per le epoche trascorse, la penuria li documenti; è piuttosto tuffat.o: sommerso nelle loro quantità f' la difficoltà per lui è quella di deri mere le grandi linee dello insieme, sotto il folto lusso dei particolari . Pertanto è proprio queAt'opera di semplificazione deve ottenersi, sotto pena di essere - uso ma espressione del Seignobos - un cenciaiuolo (chiffonnie1·) del passato, un raccoglitore ed un ammassatore di picroli fatti sparsi e senza legami tra loro. Egli sa che le sue generaliz1.a.zioni saranno un giorno buttate giù d1-1.altri meno imperfetti, ma è contento se può offrire un mezzo provvisorio di orientarsi e racc!ìpezzar::1i nella moltitudine di avvenimenti accaduti ieri e che accadono ancora OO'O'Ì a noi d'intorno. e,~ . Io vogJ:o dunque cercar di determinare l1t direzione in cui, nel dominio economico, gli uomini e le cose si sono mosse durante gli ultimi quattro secoli, il senso nel quale si sono evolnti lavoro e lavoratori. + Il sistema che ha prevalso nel mondo europeo durante tutto quel tempo, è il sistema capitalistico. Ma è importante, prima di ogni altro, di definirlo e di precisare le differenti forme c!:ieha preso volta per volta. Il sistema capitalistico è costituito dalla dominazione del capit1de - danaro, dal capitale - mobile, dal capitale che cerca di riprodursi coll'aiuto del lavoro altrui e che, per qnesto, s'impiega in imprese remuneratrici o in prestiti con interessi. Questo capitale si accumula in certe mani per la vendita di certi prodotti, per lo scambio per il commercio. E' prima in pessesso di mercanti o di banchieri che non sono altro che mercanti di danaro. Ed allora è la classe 1,dgoziante, commerciante, finanziaria che prende nella società lavoratrice il primo posto, la parte economica preponderR.nte. E' essa che comanda al lavoro, che avvia l'industria e la stimola imponendo le sue condizioni. Si è detto e ripetuto che il modo tecnico di produzione è una molla essenziale nella economia di una società ; che un cambiamento nei processi di fabbricazione basta a modificare tutta un'organi~zazione sociale ; che, per esempio, l'impiego delle macchine porta nella vita dei popoli importantissime conseguenzo. Ed è vero; ma bisoena aggiungere che la produzione cambitt ui procedimento solo per rispondere a nuovi bisogni ; che la sua attività dipende dagli sbocchi che
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