416 RIVISTA POPOLARE + P. Leroy-Beaulieu: La produzione mondiale dell'oro. - La produzione dell'oro continua il suo cammino ascenzionale, cominciato nel 1883 e interrotto soltanto dal 18Q9 al 1902, lungo la guerra anglo boera. L'or_o estratto nel 1908 si fa ascendere a 2 miliardi e 135 milioni. Nel 19<6, a 2 miliardi e 74 milioni. Nel 1882, punto più basso di tutto il secolo XIX, era stata appena di 517 milioni. In venti anni l'oro prodotto è dunque quadruplicato. L'umanità gode il van• taggio di una corrente aurea, di cui non si era mai vista la uguale. Negli anni 1852 e 1853, epoca in cui entrarono in cultura le miniere della california e dell'Australia, la produzione oscillò tra i 780 e i 920 milioni. Da dove deriva questo enorme aumento di prodotto? Nel 1908, per ordine d'importanza, i paesi di msggior produzione sono stati: l'Africa australe, gli Stati Uniti, l'Australia , la Russia, il Messico e il Canadà. Le miniere africane giacciono su di un territorio molto ristretto, chiamato Witwatersrand, lungo un centinaio di chilor.1etri e lungo appena uno. Là si estrae più oro che nel! 'immensità del\' Australia e del!' America. Solo nel 1887 cominciarono a coltivarsi 1 ; miniere di Witwatersrand; ma nel 1898 esse g;à producev1,.__,., 360 milioni di lire per ::irrivare a 525 milioni nel 1908. Queste miniere furono minacciate, or non è molto 1 dalla mancanza di mano d'opera, tanto che si è dovuto ricorrere all'impiego dei cinesi. Ma. ora per ragioni diverse, ogni pericolo è scongiurato. I perfezionamenti tecnici hanno operato vori miracoli. Al di fuori dì questo prolungato distretto, altri ricchi giacimenti auriferi si trovano nel restante territorie del Transwal, nella R6deaia e nella colonia inglese della Costa d'oro. L'Egitto ed il Sudan contribuiscono pure, benchè in più modesta misura, alla proJuzione mondiale. • Il valore dell'oro estratto nella California cadde a 155 mi - !ioni nel 1883, cioè appena alla metà di quello che era stato nel 1855. Ma poco a poco, r:prese la perduta importanza. Nel <:olorado, ad oltre 3000 ~etri di altitudine furono scoperti e si misero in valore nuovi giacimenti. Anche le miniere del l'Alaska danno oggi buoni rendimenti. Però, nel complesso, la complessiva produzione degli Stati Uniti non è proceduta con molta rapidità, negli ultimi anni. La produzione Australiana, benchè abbia subiti alti e bassi nott:voli, ha progredito con minore speditezza ; anzi si, può dire che, negli ultimi anni, abbia retroceduto. Ma si dice procedono alacremente le ricerche di altri ~giacimenti, e che la scoperta di essi non debba essere nè incerta nè lontana. Benchè le previsioni non sieno atfatte sicure, si crede che la produzione dell'oro debba ancora aumentare nell'avvenire. Da vent'anni a questa parte, essa ha fatto salire di 27 miliardi di lire lo stock d'oro, di cui disponeva l'umanità. Questo stock, nel 1888, secondo i calcoli di Soetbeer, sommava a 40 miliardi all'incirca. Anche facendo salire al 10 per cento le perdite probabili, restava una massa enorme di oro a disposizione dei bisogni mondiali. Si crede che verso il 1913 l'umanità disporrà d; una quantità d'oro due volte più grossa di quella del 1888. Dove va a finire tutto quest'oro? Un po' più della metà resta assorbita dalle principali banche del mondo, di cui la riserva aurea è saìita da 19 1 5 a 3985 miliardi di dollari, nel periodo che corse dal 1893 al 1907. Un poco pio di un quarto, cioè I 102 milioni di dollari, ha trovato impiego nelle indu8trie e nelle arti. Il resto, cioè 941 milioni di dollari rappresenta la moneta in cir"colazione. I bisogni degli scambi e l'entrata in iscena dei paesi nuovi hanno fatto sì che i prezzi non abbiano sentita molta l'influenza di così grande massa di oro. Ma certamente tale influenza non tarderà a determinarsi se continuerà a crescere la produzione aurifera un carattere tanto più decisivo, in quanto che i perfezionamenti tecnici han ridotto il corso di pro:iuzione del met;illo. Ne viene di conseguenza che, del costo, si ridurrà il valore dell'oro, portando con sè un inevitabile effetto sui prezzi. (Bulletin suisse,· 15 luglio 1909). Nuovi libri di premio Possiamo dare ai nostri abbonati i seguenti libri, i cui prezzi segnati a fianco, hanno subito la solita forte riduzione. Greenham, - L'abbici degli affari. Heine E. - Pagine scelte Le Forte - Budda Natoli - l Gracchi Whitmann - Poesie scelte Zampini Salazar - R. W. Emerson RECENSIONI L. 0,70 ll 2,00 )) 0,70 li 0,70 ll 0,70 )) 0,70 ENRICO CocCHIA • - Il Giappone vittorioso, ovvero la Roma dell'estremo oriente - Hoepli, 1909, L. 5,50. Pierre Loti, il simpatico romanziera francese, che tanta fortuna ha avuto specialmente tra il pubblico femminile d'Italia ebbe la pretesa di volerci dipingere nella sua (( Madame Kri · santhème » il Giappone, e ne fece un popolo di piccole rp.arionette servili, con un eterno sorriso sulle labbra. Ma non molto dopo Lefcadio Hearn rivelava anch~ a noi italiani in uua bella traduzione del mokokoro, curata dall'editore La terza, il segreto di quel sorriso. Dopo viene la pre · gevolissima traduzione dell' opera dello Stand e poi il Cuore del Giappone di Brownell. (Edito dal Pallestrini di Milano), ma ancora poco più si conosceva in Italia di questa forte nazione che ha saputo mettersi in prima linea tra i popoli civili. Il professor Cocch1a ha inteso questo bisogno e ci offre un inte · teressante volume che se non ha la profondità del lavoro di Lefcadio Hearn, in cui palpita veramente l'anima del popolo giapponese, ha però il merito di essere molto più completo. L'a. ci fa conoscere la storia del Giappone , ne studia la psicologia per darci ragione del suo risveglio nell' immobilità dell'estremo oriente, stabilendo le note differenziali con l' immensa sua vicina : la Cina. Ne descrive l' orgenizzaz:ione familiare come nucleo della solida compagine sociale, si riaffet ma nel la condizione giuridica deila donna, nel sentimento di pietà filiale, eh' è una delle note più simpatiche dell'animo giapponese. Sul!' influenza del buddismo e del cristianesimo nella coscienza popolare ampìamenie si diffonde e ci dà ragione del perchè la propaganda ..::ristiana, ch'ebbe il torto di ricorrere a metodi violenti, non potette avere grande fortuna , ci parla quindi d.;i progredire della coltura, dello espandersi del com• mercio, dello evolvt:rsi delle istituzioni costituzionali. Ma l'a. non vuole solo farci conoscere il Giappone, ma vuole osservare iI momento storico eh' esso attraversa per dedurne il suo avvenire politico e lo esamina perciò nei suoi rapporti con le altre potenze, ne &tudia la tattica e la politica sia nella guerra con la Russia, sia durante quella ispano-americana, ne loda la temperanza dopo la vittoria. Si sofferma quindi ad èsaminare la posizione demografica e geografica rilevandone i vantaggi tattici e commerciali, ne studia lo sviiuppo economico, facendo :i conoscere, i principali prodotti indigeni ed i rami di commercio che hanno più fa - vorevole avvenire. Così giunge ad t:saminare quale sarà il dimane del Giappone Ji fronte alla Cina e dimostra come il Giappone più che ad una politica dt conquista attenda all' elevamento morale ed intellettuale del Celeste impero, per poter meglio affermare la propria superiorità t:d i vincoli di amicizia , così da poter resistere al le prepotenze delle altre nazioni. Si chiude il bel hbro con un'accurata esposizione delle condizioni intellettuali del popolo giapponese e dello sviluppo raggiunto nelle arti e nelle scienze. Enrico Altavilla DoTT. G. FLAMMIA - MartMale Doganale (Norme ed esempi per l' importazione ed esportazione delle merci , secondo ..
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