394 RIVISTA POPOLARE Il M ~ RRryk termina la sua prefazione, che porta per epigrafo nn giudizio di Burke, con uno di Fox nel quale si riconrBce che la calunnia e la menzogna della polizia. ries<'P spesso a giovare al pubblico e non a coloro che vi ricorrono. Auguriamoci che cosi avvenga ! • L'esercito della Spagna. - Nel numero precedente abbiamo accennato a parecchie cause, che hanno determinato malcontento profondo e generale degli Spagnuoli, di cui il movimento di Barcellona non è che un sintomo. Vogliamo aggiungere oggi qualche dato eloquentissimo. La Spagna, o meglio le sue classi dirigenti monarchiche, vuol fare una politica imperialista., certamente misera bile· nelle sue finalità e disastrosa nelle sue conseguenze econr,miche e finanziarie. Ma si vuol sapere com'è composto l'ol'gano principale p_er mezzo del quale tale politica. si deve esplicare, cioè, l'esercito? Esso è tale che rapp,·Jsenta un indegno sfruttamento della nazione a benefizio dei pochi, che sanno acciuffare i posti ben rimunerati. Infatto in un esercito di 84,000 uomini si contano 10. 132 ufficiali, cioè un ufficiale per otto soldati; e 491 generali, cioè un generale per cenroseasantasei soldati I Questa composizione contribuisce a rendere inviso l'esercito ai lavoratori, che non sono quelli che acchiappano i posti di ufficiali e di genera.li; e il servizio militare è divenuto odioso per la conservazione del si.- sterna della esenzione mediante denaro (1), per mezzo del quale i ricchi non vanno incontro ai disagi del militarismo e non corrono i rischi della politica, che essi voglioLO e impongono. Quest'altro dato completa il primo. Accanto ad uno sterminato esercito di ufficia.li e di generali c' è un altro più numeroso esercito di preti e di frati, che raggiungono ìl bel numero di 174,000; cioè più del doppio. di quello dei soldati. C'è da fare le meraviglie, quindi, se l'anticlericalismo catalano esplode con tanta selvaggia. violenza? • Jaurès scrittore cont•o J aurès deputato. l' Immaturità del proletariato francese. - Un amico nostro dopo aver letto l'articolo Jaurès e Olemenceau ci ha mandato un numero del Temps, un poco vecchio in.vero - del 5 Luglio - in cui si leggono delle osservazioni molte savie del grande oratore socialista, che fanno a pugni cogli atta.echi di laurès contro Clemenceau. _ Noi crediamo utilissimo tradurlo in gran parte, perchè il giudizio di Jaurès sul proletariato francese rima.ne esetto non solo ad un mese di distanza, ma si adat~a. meravigliosamente al proletariato di molti altri paesi. Il giornale della borghesia francese, adunque, dopo l'eloquente discorso di laurès, di cui noi riportammo un brano scrisse: e Per afferrare il pensiero mobile di Iaurès bisogna leggere i suoi articoli nella Dèpèche di Tolosa Parigi è il campo dell'uomo di azione; Tolosa quello del filosofo politico. E' cosi che J aurès formula lui stes~o nella Dèpèche la critica del suo, discorso della Camera , . e J aurès aveva tracciato un cupo quadro della situazione politica, aveva mostrato la disillusione della democrazia e segnalato un sintomo serio: la disaffezione del proletariato della repubblica. Il va sana dire che l'eloquente oratore riversava la responsabilità di tutti questi malanni sul ministero Clemenceau, colpevole di avere trascurato le riforme e molestato i lavoratori di Dra.veil, Vigneux e altri luoghi. La conclusione, che sembrava venir fuori dalle parole di J aurès (1) Dopo l'agitazione catalana il cam~io è stato abolito. .. era che bisogna un ministero nuovo per praticare una politica nuova verso i lavoratori >. e laurès tratta lo stesso argomento sulla Dèpéche di Tolosa. Ma fuori dell' atmosfera febbrile della Camera egli esamina con più calma e con più chiaroveggenza le cause del divorzio - se divorzio c'è - dei lavoratori dalla repn bblica e dalla maggioranza parlamentare. Cosi si rimane sorpresi un poco di trovare queste confessioni da parte sua: 1° La rinnovazione politica non verrà che dalla cooperazione della classe operaia sperimentata (assagies) all'opera politica; 2° La classe operaia non è ancora capace di questa cooperazione. Ecco il testo preciso delle sue parole : ~ Ciò che e rende grave il triste pe1·iodo che attraversiamo è che e la rinnovazione non può avvenirP- che dn l proletac riato e che il proletariato non è anc01·a all' altezza e d~lla su.a missione e del suo destino 11 • e Eh I si ma allora non è il ministero Clemenceau che ha allontanato il suddetto proletariato dall'azione governativa; è al contrario il proletariato ch'è incapac"' di secondare l'opera complessa e difficile del governo. L' acJusa principale formulata da Jaurès contro Clemenceau, è a.dunque infondata,. Sin qui il Temps e noi ringrazia.·no l' amico nostro - e tutti dovrebbero aiutarci in questa collaborazione piccola, ma utilissima - che ci ba formato il giornale francese, dal quale abbiamo appreso meglio che J aurès non e suscettibile d'imparzialità quando parla e scrive di Clemencean. + I convegni Tsarescht. - Forse Rarebhe prn esatto dire lo scappa e fuggi dell'appestato di Russia. chè veramente queste riviste, questi convegni dell'autocrate Russo che ha paura della terra, che si tiene lontan", sul mare, quando visita i suoi amici, somigliano piuttosto alle scappate clandestine d'un delinquente cercato dalla polizia, alla "sua ganza, che alle visite d'un sovrano potente. In Inghilterra la popolazione ha riso e messo in caricatura questo regnante che ha per compagna la livida paura; ma a noi conviene trarre alcunchè di poHitivo, come osservazione, da _queste visite siano esse pure a sc1-1ppae fuggi. La R,1ssia, almeno da quanto si annunzia nei telegrammi e nelle notizie recentissime. vi ha ottenuto di fare aprire alla pnlpria flotta del Mar Nero i Dardanelli. Cosa di non poco momento 1:Jericordiamo che durante la guerra Russo-Nipponica una buona parte della flotta Russo dovette rimanersene chiusa al di là dello stretto. D'altra parte i brindisi a Cherbourg e a Cowes fra lo Tsar e il Presidente della Repubblica Francese, e lo Tsar ed il Re d'Inghilterra hanno significato chiarament€1 pacifico. L'alleanza Russo-Francese non aveva €1non ha bisogno d'essere consolidata.. Troppi interessi economici, finanziarli e politici legano i d11e paesi. La Germania è ancora, per Ja Francia, la incomoda. vicina, e l'Alsazia e la Lorena sono tutt'ora per la Francia l'aspirazione segreta ma non dimentica,ta della rèvanche. E ìa Germania è, ora più di prima, la rivale temuta dell'Inghilterra nei commerci e sul mare. L'aumento della flotta da guerra tedesca preoccupa soltanto fino ad un certo punto gli alti circoli inglesi. Essi sanno di avere a disposizione quanto denaro, e quanto patriottismo occorrono per distanziare sempre di quanto bisogna l'avversario: ma ciò che l'Inghilterra non ha è l'esercito. Forse non bisognerebbe commettere un'errore considerando come un non valore il nuovo sistema intrQdotto in Inghilterra nell'arruolamente dei volantari per l'esercito regolare, e nella istruzione di quella milizia, armata cittadina che si è dimostrata un bene atto strumento di difesa nelle recenti esercitazioni. Tuttavia l'Inghilterra sa che da questo lato la Ruperiorità della rivale è incontestabile.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==