RIVISTA Pdt:>OLAKE 409 1908 preziosissime notizie sulla conservazion~ cd il trasporto delle carni in camere e vagoni refrigeranti, che permettono di trasportare e conservar le carni in condizioni eccellenti. Poi vennero le notizie precise dell 'Ing. Bloch sulle statiati • che ferroviarie, le quali permettono di dividere la Francia in regioni esportatrici ed in regioni importatrici del bestiame. Ma il commercio del bestiame è organizzato in modo da permettere alle regioni deficienti di approvigionarsi in regioni dove vi è sopra produzione 'l Per nulla. La gran maggioranza del prodotto fa scalo alla Villette per esser poi trasportata ai mercati di provincia. Quindi due conseguenze : il prezzo di vendita si ingrossa di una quantità di spese superflue e le operazioni artificialmente concentrate alla Villette comandano pel movimento dei prezzi a tutta la Francia. Da questo insieme di dati si è stati unanimi a concludere che si imponeva l'istallazione di macelli nelle regioni produttrici per quanto fosae possibile sotto la direzione e I' ammi nistrazione degli stessi agricoltori ed il trasporto delle besti e già macellate per esser vendute direttamente alle beccherie delle città. E nella sessione annuale delle società di agricoltori di Frencia , il sig. Dc Voglie sostenne queste idee nel discorso di inaugurazione e nella stessa epoca il Congresso degli Alle• vatori votò il seguente caratteristico ordine del giorno : « Considerando che importa produrre miglioramenti con formi all'igiene ed ai progressi della scienza nella macellazione, il trasporto ed il commercio della carne così come si pratica ora in Francia ; , che nell'intert:sse dei produttori e dei consumatori è bene sviluppare nei centri d'allevamento macelli cooperativi agricoli; , il Congresso fa voti che i poteri pubblici cerchino di rea lizzare l' istituzione di macelli cooperativi agricoli utilizzando particolarmente la legge del 1 906 •. I nostri riformatori si sono ispira ti ali' esempio della Dani - marca dove si sono ottenuti riaultati meravigliosi per mezzo della cooperazione nel trattamento perfezionato e nella vendita dei suini. Però nello stesso tempo della Danimarca la Germania ha tentato la macellazione cooperativa e la vendita delle carni, con esito assolutamente negativo. Quindi è opportuno il momento per esaminare la questione sotto questo nuovo aspetto: non perchè sia necessario raccontare i numerosi scacchi dei nostri vicini, ma per essere prevenuti. Le origini della vendita collettiva in Germania. Per rintracciare la genesi del movimento da cui nacque l'organizza• zione della vendita del. bestiame in Germania, occorre risalire al 1893. A quell'epoca Ernesto Ring si presentò candidato al Reichstag con un programma agrario nettamente definito e del quale ecco la teai. Abortiti la mozione Kanitz ed il progetto di monopolio di Stato per l' importazione dei grani non restava che riconoscere l'impotenza dell'agricoltura germanica a produrre cere~li al prezzo dell'estero e permettere l'introduzione del grano straniero per nutrire il popolo. Al contrario avveniva per il bestiame che lungi dall'essere un vantaggio era un danno per il paeae giacchè tutti gli animali che passavano la (rontiera ersno malati e tutte le carni malsane. Il -:ianno era calcolato a più di un miliardo all'anno. Il rimedio sull'esempio dell'Io· ghilterra, era facile trovarlo: interdire I' entrata del bestiame o imporre rigorose misure sanitarie. I greggi nazionali, così, potevano produrre, al coperto dalla concorrenza , carni sane ed economiche. Questo programma, sostenuto dal partito agrario, fu a poco a poco realizzato : si ottenne la chiusura delle frontiere ed una strettissima osservanza della polizia sanitaria. Ma tali provvedimenti dovevano avere una conseguenza inevitabile: l'aumento del prezzo. Preoccupati dalla questione economica i partiti politici avanzati ne trassero profitto contro gli avversari agrari minacciando di con promettere l'opera sin dall'inizio. Da questa agitazione contro il caro delle carni nacque il sistema permanente di Jifesa istituita dal Ring nel 1899 e che prese nome di Sta,ione centrale per la messa in valore del bestiame. Questo comitato di 11 membri delegati dalle Camere agricole si stabilì a Berlino e cominciò la campagna. Ed esercitò anche l' azione diretta. L'imperatore doveva andare a Posen e la folla enorme giunta per le feste era minacciata di morte per fame; il comitato fece spedire a Posen 690,000 maiali. Si preparava coaì all'organizzazione del mercato volendo sostenere il principio che, risanato il bestiamo ed aflrancati gli allevatori della concorrenza straniera, la prodtn:ione interna doveva baatare al consumo tedesco. Questa seconda parte del programma, che dove va poggiare sulla esattissima conoscenza del mercato, era molto delicata. Si installò un servizio di informazioni, si regolarizzò la notazione dei corsi, si lavorò all'omogeneità delle statistiche e alla rapi• dità delle loro pubblicazioni e tanto bene che ora le mercuriali pubblicate dalla stampa hanno quasi tutta la stazione centrale per origine. Occorreva ottenere dai produttori la pratica di un metodo nuovo di vendita basato sui dati della stazione centrale e fu creata così la società annessa detta Società centrale per la messa in valore del bestiame. (Centrale fur Viehverwert) con seede a Berlino. Gli aderenti sono agricoltori inscritti indivividualmente ed in gruppi che si impegnano direttamente colle Centrale per le sottoscrizioni di una o più parti di affari di 1co marchi. Ogni parte dà una garen.zia del decuplo ed inoltre si pagano 20 marchi di entrata. La società ha per unico scopo di fare degli affari. Essa contan alla fine del 1907 2,233 membri di cui 145 associazioni e 2,747 parti di affari rappre• scntanti un capitale -✓Crsato di 274,700 marchi e 2.747,000 marchi di garenzia. La pratica del mercato - Risulta da documenti incontestabili che il numero delle beccherie è quasi triplicato in Prussia relativamente al numero degli abitanti dal 1871 al 1895. Nel 1871 ve ne erano una per 528 abitanti, nel 1895 una per 185. Non c'è da meravigliarsi se anche il prezzo della carne era . notevolmente aumentato. L' 'aumento per il maiale è stato stabilito così : Anni Differenza Anni Differenza (In marchi) (In marchi) 188 I 84 17,4 1893 96 30,2 1885 88 28,4 1897-900 33,3 1889-92 27,4 1901-904 34,9 La differenza è passata dal semplice al doppio. Per la Centrale queste cifre dimostrano che la cattiva organizzazione del mercato trovava la causa principale nel!' eisgerazione dei servizi iutermedi. Quindi si comprese che la parte eccessi va dei servizi intermedi poteva esser ridotta con utile dei produttori se si offriva ai venditori la possibilità di trattare direttamente i propri affari. Anni prima le disgraziate esperienze di associazioni per la macellazione avevano dimostrate le difficoltà della soppressione radicale .:d immediata dei commercio delle macellerie. Al contrario, il sistema seguito nello Schleswig Holatein dette buoni risultati. Esso consisteva ne\ delegare alle operazioni della vendita un rappresentante informato e capace di scegliere l'ora più propizia al raggruppamento ed all'incanalamento dei produtti. La Centrale si provvide dunque nei più importanti centri di incaricati di a"tiari che a vevano la missione di vendere il bestiame per conto degli aderenti. Per reclutarli , Ernesto Ring si rivolse con circolare a tutti i profossionali, negozianti, commissionari o beccai importanti capaci di trattare con com-
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