RIVISTA POPOLARE 257 che illustrò colle triste realtà la parola del deputato francese si verifìcò in questi ultimi giorni in Roma; dove una donna sedotta colla illusione del matrimonio religioso, ed abbandonata in una ad una povera figlia malaticcia, uccise il seduttore. Il popolo l'acclamò, i giurati l'assolveranno; e si mostrerebbero senza cuore, degni successori dei Farisei ch'erano fedeli alla lettera della legge, se non assolvessero la omicida vinJice dell'onore proprio e della miseria che trarrà a morte una innocente creatura. Se condannassero, un matrimonio religioso avrebbe fatto tre vittime in una volta: il seJuttore ucciso, la tradì ta in galera e la fìglia morta d'inedia o, se sopravvivente, dannata alla miseri:1 morale e materiale di (hi deve crescere senza l' assistenza della madre I Gl'inconvenieuti della legislazione attuale furono avvertiti da tempo; e l' on. Muratori ricordò che dal 1874 in poi, da Vigliani, da Conforti, da Bonacci, da Finocchiaro-Aprile furono presentati disegni di legge che imponevano la precedenza del matrimonio civile. E quei ministri di grazia e giustizia per l' on. Orlando non sarebbero stati liberali; per altri sarebbero stati fior fiore. di g:acobini ! Lasciamo da parte gli eunL1chi della politica, come l'on. Emilio Bianchi, che per contentare il Papa e lo Stato italiano, dichiarò che in teoria accettava la proposta Muratori; ma in pratica la respingeva e vediamo che cosa rispose l'on. Orlando - che pur dette torto al precedente oratore - in nome ... della libertà. Il ministro di grazia e giustizia respinse la proposta Muratori: 1° perchè credendo al solo matrimonio laico non vuole conferire alcun riconoscimento al matrimonio religioso, in una legge civile; 2° perchè si dovrebbe punire non solo il prete, che celebra il matrimonio religioso senza il previo matrimonio religioso, ma anche gli sposi, che dettero occasione al suo reato, riuscendo cosi all'assurdo di mandare impune l'uomo che abbandona la moglie presa col rito ci vile e di mandare in carcere chi l'abbandona prendendola col solo rito religioso; 3° perchè limita la libertà di coscienza. Queste ragio•1i nella Camera giustamente furono c~iamate _sofismi; e nemmeno eleganti e sottili, diciamo no1. Se avesse qualche valore il primo motivo ragio 0 - nando ad absu1-dum se ne dovrebbe conchi udere che il Codice penale punendo l'omicidio riconosce il diritto di ammazzare il prossimo ...... Nè occorre aggiungere altro. In quanto al secondo non è necessario arrivare sino alla punizione degli sposi che chiedono il matrimonio religioso prima di avere contratto quello civile, come non si puniscono coloro che chiedono a chi ha il dovere di saperlo, di compiere un atto illecito. Si punirebbe il solo prete, come nel progetto Vigliani , che sarebbe davvero il solo colpevole del reato. Si potrebbe colpire uno dei candidati-sposi a richiesta dell • altro, se venisse provato che si tentò il matrimonio religioso per ingannare e sedurre. La punizione, se si volesse estenderla ai neo-sposi, del rene, come avvertì il Mur::>.tori con una opportuna interruzione, non si applicherebbe per l' abbandono della sposa, che spessissimo non avviene , ma per la violazione della legge sulla precedenza del matrimonio civile. L' ultimo motivo non é degno di discussione. Tutte le leggi sono limitative delle libertà; perciò gli anarchici , sempre logici , non ne vogliono di alcuna sorta ..... E lo stesso Orlando si accorse di averla detta grossa e dichiarò che lo Stato ha il diritto d'intervenire nelle quistioni di libertà di coscienza, quando vi sia un alta ragione sociale. Per convincersi se questa alta ragione sociale ci sia egli promise di promuovere una inchiesta per mezzo dei procuratori generali onde sapere se e' è pericolo sociale nella molteplicità di questi matrimoni illegittimi derivanti dalla ignoranza delle donne e dalla ostilità del clero e promise che avrebbe presentato il disegno di legge desiderato dall'on. Mura tori se si convincesse della esistenza del pericolo sociale. Noi non sappiamo ciò che risponderanno i Procuratori generaìi. Probabilmente essi , anche in buona fede e senza lo spirito di reazione attribuito loro dall' on. E. Chiesa , risponderanno negativamente. Egli è che sulla molteplicità dei matrimoni illegittimi il ministro non deve chiedere informazioni ai magistrati, che non hanno obbligo di conoscerli non essendo denunziato alcun reato; ma ai demografi. E l' on. Orlando avrà risposta esauriente da un suo collega dell'Università di Roma, dal chiarissimo Prof. Benini. L'insegnante di statistica e demografia in un acutissimo _studio pubblicato molti anni or sono ba dimostrato esaurientemente che nelle provincie che facevano parte dello Stato Romano, dove è innegabile l'ostilità del clero, i matrimoni illegittimi, cioè soltanto religiosi, sono assai numerosi. 11 rilievo viene fatto quasi ogni anno nel volume sul Movimento della popolazione. In quello del 1905 a pag. XLII troverebbe anche indicate le discussioni avvenute in seno dalla Giunta centrale di statistica ed della Commissione per la statistica giudiziasia. Aveva ragione il ministro rilevando una interruzione dell'on. Chiesa, che dal numero delle nascite illegittime colla equivoca argomentazione del post hoc ergo propter lzoc, non si può indurre quello dei matrimoni religiosi. Se, però, egli facesse le opportune ·discriminazioni regionali troverebbe la conferma chiara e netta della dimostrazione data dal Benini. hcco qua: i nati illegittimi in Italia nel 1900-904 furono appena il 5,73 °/ 0 • Ma la percentuale sale ll 9,10 nelle Marche, a 12.50 nell'Umbria; a 16,87 nelle Romagne, a 19,67 nel Lazio. E queste sono per lo appunto le province che facev:ino parte dello Stato pontificio dov'è tradizionale il solo matrimonio religioso. Per convincer:;i ancora più che queste cifre enormi di nascite illegittime sono il vero prodotto dei matrimoni religiosi formiamo al ministro la controprova. Eccola: per 100 illegittimi o esposti nel periodo 1903-905 la legittimazioni in media nel Regno furono 36,1; discesero a 14,9 nella Lombardia e salirono a 53,1 nel Lazio, a 58,4 nell'Umbria, a 59,1 nelle Marche, a 61,6 nelle Romagne. Dopo di che siccome conosciamo la lealtà del1' on .. Or~ando e contiamo sulle sue promesse noi siamo sicuri, che egli quanto prima vorrà presentare il disegno di legge sulla precedenza del matrimonio civile. + Più i11teressante, più grave, fu la qu1st1one sollevata da Eugenio Chiesa nel suo forte discorso sulle corporazioni religiose .. L'importanza, la gravità, l'urgen2a della questione deriva dal fatto eh~ in Italia si va ricostituendo la manomorta e che 1 frati pn,ndono in mano l' ~ducazione dei . nostri figli informandola a quello spirito di reazione e d'intolleranza fanatica, eh' è caratteristica della Chiesa di Roma, la nemica perpetua dello Stato italiano e di tutta la civiltà moderna. Di fronte a questa ne,nica il deputato repubblicano giustamente invocò il dilemma di Macchiavelli: i nemici si devonv o vezzeggiarli o spegnerli. • In questo J1kmma, egli s<ggiunge, c::v1dentementl- il go,-
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