200 RIVISTA POPOLARE nio IV, }e. Chiesa cattolicR ..... L'Inquisizione, la maledetta istituzione che formerà. sempre il disonore e la vergogna dei cattolicismo, per ordine del vescovo, del papa e della· Chiesa dichiararono che Giovanna d'Arco ., che si è fatta chiamare la Pulcella, era mentitrice, perniciosa. istigatricfl del popolo, indovinatrice, superstiziosa, bestemmiatrice di Dio, presuntuosa, negatrice della fede a Gesù Cristo, vanitosa, idolatra, crudele, dissoluta, invocatrice del diavolo, apostata, scismatica ed eretica >. Come tale fu condannata al rogo. Fu bruciata viva sulla piazza del Vieux Marcbè di Rouen e le sne ceneri furono sparae al vento nel 1431. Ma se le sue ceneri forono sparse al vento quali reliquie hanno adorato in San Pietro i buoni minchioni vonuti a Roma per assistere alla sua beatificaziont,? Tutti gli storici hanno, anche senza volerlo, documentato l'infamia del cattolicismo, che bruciò viva una povt"lra fanciulla, che credendosi guidata dalla voce di Santa Caterina da Slena, volle liberare ]a Francia dal giogo ing!Pse, ottenne delle vittorie contro gl' invasori - fo chìamata la F ulcella d' Orleans, perchè costrinse gl'luglesi a togliere l'assedio di quella città - e fece incoronare Carlo VII a Reims. Caduta nelle mani degli Iugle~i, però, il vescovo di Beauvais, il papa e l'Inquisizione, per fare loro cosa grata - tutti da codardi ed opportunisti, come sempre - Ja condannarono al rago. Ma in Francia restò sempre popolare; perciò il cattolicismo di oggi per basso opportunismo in senso opposto dà no calcio al cattolicismo di ieri, che per viltà la fece hruciare viva, e la porta sugli altari. I giornali italiani di parte liberale in questi giorni hanno riprodotto la sobria narrazione che del martirio della Pulcella fece Anatole France; ma chi vuole leggere la narrnzione drammatizzata di '}Uello avvenimento per sentirsi rimescolare il sangue contro l'infamia - della Chiesa cattolica deve leggere le pagine che all'avvenimento consacrò Eugenio Sue nei Misteri del popolo. Non c'è di meglio per mettere alla gogna il papato. ♦ Afrodite e Lesbo. - Ricordiamo d'aver letto ed ammirata, Rnni fa, una festa solenne alla quale Gug lie]mo II, t-anto a.mante dei carnevaletti, vo1ls che gl'intervenuti vestissero gli antichi costumi romani. E la festa fu - tutta una rievocazione del mondo ro- _mano. Il Kaiser latinizzato per l'occaiione in Cesare, vi si recò accompagnato da guardie pretoriane, aug11stiani, senatori, veliti, littori, che facevano scintillare al sole le aquile ed i fasci. Povero Guglielmo! Se avesse saputo che cosa gli serbava l'avvenire invece del mondo rorrano avrebbe rievocato il mondo greco, dalla civiltà più antica e più raffinata, giacchè i suoi fedelissimi sn dditi pare che dei greci appunto sieno ammiratori ferventissimi. Infatti, mentre la magistratura germanica - nemmeno più a Berlino vi sono giudici I - credeve di mettere la pietra sepolcrale agli scandali della Tavola rotonda c-mdannando Harden a 600 marchi di ammenda, un nuovo e più impressionante scandalo è scoppiato nell' aristocrazie berlinese, trascinando nel fango piuecchie signore fra le più intellettuali della capitale. Le quali avevano formata una vera associazione di pervertite, servendosi della pubblicità dei giornali per riunire aderPnti ed usando per parola d'crdine, il molto significativo motto, che intitola questo stelloncino. Ora, è nn fatto che questi pervertimenti, che esistono da per t11tto ma ili forma sporadica, pigliano vera forma di Ppidemia nei paesi più progrediti ed evoluti: c'è stato anche a Milano lo scandalo dei pompieri, ima tavola rotonda di più modeste proporzioni della berlinese, ma sudicia qt1anto quella. Non sappiamo se anche adesso la facoltà medica di Berlino difenderà le tribadi come difese, dopo il caso Krnpp, non ricordiamo quante migliaia di omosessuali, trovando naturalissimo il contegnr.. delle signore. Certo, son lontani i tedeschi di oggi da qnelli del 70-71, che ·Zola ci descrive contemplanti gl' incendi comunardi di Parigi, ritenendoli come gi11sta vendetta de] Dio vendicatore contro la Sodoma moderna, da qnei tedeschi che si credettero guidati da Dio nelle loro vittorie contro i francesi corrotti. In poco più d' ·un trentennio, quali mutamenti 1 Krupp, prima, poiMoltke dal nome glorioso:, Eulemehrg ed altri ed altri; il fior fiore dell'aristocra1.ia berlinese, gli amici e i consiglieri dell'imperatore, accusati e convinti di pratiche innominabili con qnei corazzieri bianchi dei quali Gu~lielmo ama indossare la candida divisa. Ed altri scandali, indignato per la balorda r.ondanna, minaccia l'indomabile Harden. Ora, Gnglielmo potrebbe imitare Sisto V il quale Ri fece portare una caricatura nella quale era rappresentato trn i porci, fece mettere a questi animali il zncchetto cardinalizio e rimandò il disegno sulla statua di Pasquino. Soltanto ai porci, invece dello zncchetto rosso, Guglielmo dovrehbe far mettere l'elmo a punta. E di più, egli che è tanto amico delle lettere e delle arti, potrebbe cemmissionare a qualche teutonico Messer Giovanni un novello Decamerone, per lasciar ai postari una fedele e sincera dipintura dei raffinati costumi della Germania odierna. • Il pericolo della pollzla russa. - La breve nota pubblicata da Giovanni J aures, su L' Humanitè, a proposito degli agenti provocatori che la e Terza Sezione > della polizia Russa sguinzaglia attraverso l'Europa, col pretesto di sorvegliare i ri voi uzionar i, ba messo in piena luce un pericolo assai grave che minaccia. ]e altre Nazioni europee dove i Russi profughi dalla patria ricevono ospitalità, Non già che la cosa arrivi inaspettata., nè che la rivoluzione sia una uovi tà originale, ma è stato bene che i pnnti sugli i fossero messi con tale e tanta chiarezza. Certamente <lopo la scoperta. dell'affare Azeff, che ha dimostrato come le più fiere eseruzioni di membri devoti al regime assolutista sieno dovute ad opera di agenti provocatori, i quali o vedono giungere l'opera loro più lungi di ciò che vorrebbero, o servono a puntino gli interessi speciali della polizia, sopprimendo qualche membro del governo, dopo questa scoperta diciamo la rivelazione di J aurea diventa, quasi, una cosa saµuta e natura.IP. Ma il pericolo non è men grave però. La polizia Russa, che forma uno Stato nello Stato, che è onnipotente laggiù, appunto per quei suoi metodi e grazie ai suoi l'lgenti provocatori I cerca ora di operare auche in altr,e nazioni , tende a sovrapporsi alle polizie dei vari Stati, e trasportare i suoi criminosi sistemi fuori dei confini del proprio stato. Questo è il pericolo grave che incombe non solo su i rivoluzionari russi esuli in Europa , ma altresi su tutti i partiti di avangnardia, ai quali potranno essere facil mente addebitati i delitti commessi , o istigati , dagli agenti provocatori Russi. I fini, palesi, di q nesta tattica della polizia Russa , sono di ottenere l' arresto e la condanna di rivoluzionari nemici del governo Russo: ma ehi ci assicura che il fine recondito non sia poi di carattere molto più ( come dire?) ..... diplomatico, e tenda a provocare complicazioni delle quali non la politica estera Russa, ma la politica estera della polizia russa, tragga profitto a danno della pace o della tranquillità. dell'~uropa? Si sa ormai che la lotta della poiizia Russa cont-ro i rivolmdonari non è tanto diretta 11 di fendere lo Tsar, ed a proteggere il governo - le uccisioni organizate e commesse dalla Azeff ne offrono una prova-quanto a mantenere nelle mani della polizia quel potere che ne fa in realtà la sola ed incontrollabile padrona ò.ella
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