.. 102 . RIVISTA POPOLARE cc aventi in complesso più di 18 allievi, 9 dei quali cc ascritti al primo corso e 9, complessivamente, ai « due altri. ccQuando si pensi alle difficoltà cheinconrrarono ed ccincontrano tutt'ora le scuole italiane di Alessandria « ad onta che abbiano maggiore sussidio dal patrio cc governo, locale e patrimonio proprio, nonchè cc proventi importanti dovuti alle rette scolastiche, « parranno ovvie le condizioni ristrettissime nelle cc quali si trovano le scuole cc Vittorio Emanuele», ccle quali con un bilancio attivo che non arriva ai cc due terzi di quello d'Alessandria, riescono a man- « tenere un eguale ordinamento di studii. Nè è a « dire che le scuole stesse non se ne risentano. cc Il locale in cui esse risiedono è ristretto, mance cante di ambienti, d'aria, di sfogo, di tutte le « condizioni, in una parola, che l'igiene di questi « climi, ove le malattie epidemiche si sviluppano cccon tanta facilità, richiede. ccGl'insegnanti non sono cattivi, ma taluno come cc il professore. O (1), che funge da direttore, inse- « gnante d'italiano e maestro d'inglese , mi parve « ottimo, ma o sono stracarichi d'insegnamento, e< come quelli delle due sezioni della prima elecc mentare, o mancano di regolare patente; e spesso cc corsi d'una certa importanza sono assunti gratui- « tamente da egregie persone delia colonia, nelle cc quali manca naturalmente quella preparazione cc pedagogica che il miglior volere non basta a so- « stituire (2) ». Ma questa partecipazione di egregi connazionali all'opera scolastica, se non era del tutto efficace, rendeva però assai cordiali i rapporti fra amministrazione e corpo insegnante, rapporti ch'erano veramente immuni d'ogni pecca, per la concordia d'intenti che univa amministratori e maestri. Si era così potuto formare intorno a quelle scuole, un ambiente di serenità e d'affetto che faciliti va il compito educativo e giovava assai al prestigio dell'istituto. + Al Cairo nel 1884 in Alessandria più tardi si costituirono due forti sezioni della Alliance F1-ancaise le quali, ricche di appoggi e di adesioni, han favorito con ogni più intelligente sollecitudine l'ascesa degli istituti francesi, e man tenevano o attira vano nella sfera della propria influenza pure le scuole dei nostri religiosi. Anche le cifre relative all'anno 1886-87, quali si possono desumere dalle relazioni Michela e Rebecchini provano che nuova forza di azione e di espansione occorreva alle scuole italiane in Egitto per competere vittoriosamente con quelle degli stranieri : In Alessandria : la sezione maschile del Collegio italiano aveva . 466 alunni (dei quali 300 a pagamento) la sezione femminile . 137 » Alunni . 583 Il Collegio dei Fratelli della Dottrina cristiana (a pagamento) su 366 iscritti contava 85 italiani, 56 francesi (!) 75 arabi e levantini e 48 maltesi ; la sezione gratuita su 472 iscritti aveva 162 italiani, 4 francesi (!), 137 arabi e levantini , 16 9 maltesi. Il Collegio di S. Francesco Saverio o dei Gesuiti ( 1) Era il prof. Odd1, da improvvide leggi costretto a ri, manere fino a ieri sul campo scolastico che l'ebbe assai valido cultore per lunghi anni, giacchè è l'unico venerando su• perstite dei primi maestri del Collegi o d'Alessandria. (2) Rela,ione cit. sul riordinamento delle scuole, pag. 27. (a pagamento) su 200 iscritti, aveva 30 italiani, 15 francesi (!) e 155 di altre nazionalità. L'Istituto femminile delL:1Misericordia su 1000 alunne, aveva 50 fanciulle italiane a pagamento e 200 grutui te, nel Pensionato delle Suore della Madre di Dio, su 90 alunne 115 erano .italiane, nel Convitto diretto pure dalle Suore della Madre di Dio su 120 alunne, 35 erano nostre conna1ionali. Addizionando si ha: 85 + 162 + 30 + 250 + I 5 + 35 =577 alunni italiani, allora esistenti in queste scuole, dove quelli di nazionalità francese erano di tanto inferiori, 1=nentre nel nostro Collegio vi erano 583 iscritti e s'intende - non tutti italiani. Al Cairo troviamo che le scuole cc Vittorio Emanuele» avevano 227 alunni. Nelle scuole dei soliti Fratelli ecc. su 1152 allievi, 90 erano italiani; in quelle dei Gesuiti su 200 iscritti, figuravano r 5 italiani, la scuola tedesca di 81 allievi, gl' italiani erano 7, quella israelitica francese su 175 is~ritti! aveva 29 italiani. Totale: 141 giovani connaz10na1I s,::,ttratti all'azione educativa italiana. E bisogna avvertire che mancano i dati statistici di altri istituti stranieri di Alessandria e del Cairo, pur frequentati da alunni italiani e che al Cairo non si ebbe modo di raccogliere notizie sulle scuole femminili delle religiose francesi. . . La dedizione dei concittadini - delle famiglie scelte, specialmente - all'educazione straniera ha vecchie radici, come si vede, ed è piaga che va guarita con rimedii radicali. Ne riparleremo in seguito: ora è tempo di venire alla conclusione di quest'articolo, già sì lungo. + E dirò che l'esposizione fedele e documentata dell'attività coloniale dal 1861 al 1887, mi dà ragione a confermare l'opinione in altri miei scritti espre.;sa circa le gravi difficoltà d'indole morale e materiale che impediscono alle colo~ie d~ cony~rtire in azione costante e duratura gh atti nobilissimi ispirati dagl' impeti generosi, dei quali a buon diritto possono menar vanto gl'Italiani di Alessandria e del Cairo. Purtroppo nel corso normale delle cose, il buon volere e il disinteresse di pochi s' infrangono contro l'indifferenza e l'apatia dell'enorme magg~oranza, al solito inerte. Questa, premuta dalle circostanze, dalla lotta, anzi dirò, per la vita, quella scuola predilige che, senza procurarle alcuna preoccupazione di sorta, meglio possa rispondere alle preferenze linguistiche del paese, ai crit~ri prev~- lenti di subiti guadagni, ad ogni immagmata esigenza, sia purè tale scuola straniera, anti-i~alian~ e confessionale per giunta. Allora anche quei PC?ch1 vedendo il vuoto intorno a sè e intorno a ist1tuzioni che sono il simbolo vivente della patria, si ritraggono disillusi e sconfortati dalla vita pubblica. Ai generosi ferventi subentra no così inevitabilmente i poco solerti e i tiepidi sostenitori: prevalgono altri interessi che non siano quelli dell' insegnamento e della patria: Marce! diventa O ,:ni villan che par-teggiando viene ... Si stabilisce in tal modo quell'identica situazione tanto dannosa alla scuola e agl' insegnanti , che si deplora in Italia col presente ordinamento· della scuola comunale. Qui anzi, nei rigual di del corpo insegnante , la situazione era peggiore, stante la mancanza assoluta di qualsiasi garanzia giuridica, mentre nel regno il corpo insegnante, pure al servizio dei comuni, è oramai in certo qual modo indipendente , avendo questi l' obbligo di pagare le spese per la scuola (quando le pagano, beninteso!)
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