26 RIVISTA POPOLARE abitudini e che ne trsggono vantaggio; immorale per gli altri. La nostra socielà attuale è morale per l'uomo, che ne profitta; immorale per la donna che ne sotfre. Non sono d' altronde le considerazioni sulla morale che ritarderanno o accelereranno i progressi del femminismo. Avvengono, ci piaccià o non, per la forza delle cose, per l' egualizzazione di tutti gl'individui, a qualunque sesso sppartengano, in una società nella quale la forza muscolare non conta quasi più e l'intelligenza pratica, forma tutto il valore dell'essere umano. Quando la donna sarà divenuta perfettamente uguale all'uomo, è evidente che i costumi cambieranno e che si dovrà contare di più nelle relazioni sociali con certe tendenze naturali speciali al sesso femminile, Ma la moralità nuova così creata sarà giudicata dalle persone di allora, che vi si adat - teranno, infinitemeute superiore a quella attuale. (La Revue, 1° Gennaio 1909). + Leo lolles: Il temperamento nella politica. - Che s' intenda per temperamento , nessuno sa , neppure i fì losofi, se anche i tentativi di definizione abbondano. La parola significherebbe : miscela. Questa la spiegazione dataci dagli antichi che ci discorsero di diversi umori circolanti per il corpo umano , dalla mesco· lanza de' quali risulterebbe il temoeramento. Donde, ad esempio , il temperamento « esuberante 11 e la usata classificazione dai temperamenti in « collerici, malinconici, sanguini, flemmatici • ... Quale influenza potranno avere nella politica ,_queste diverse disposizioni dell' animo? Non si dovrebbe generalmente parlare di sentimento nella politica : l'uomo di Stato ne tiene poco conto. Bismarck era di natura sensibile, ma non si abbandonava ad essa , si era imposto ed ebbe la forza di frenare e dominara gli impulsi dell'animo. Nerone, Caligola possono invece essere elencati fra i colle rici. Uomini deboli di cervello, bestiali. Avevan temperamento soltanto e niente senno. In contrapposto stenno gli uomini di forte volere, guidati dalla ragione. Napoleone e Pietro il Grande, violenti e geniati che la loro forza esplicarono in atti di volontà. Federico re e Giulio Cesare, tipi più puri nei quali, si può dire il •.empera • mento non esiste più, si é del tutto convertito in forza intellettiva. Vediamn in essi le facoltà umane spinte alla massima potenza costringere il mondo entro la propria scatola cranica. La qual cosa è permessa ai Geni soltanto : non si confondono i commovimenti del!' animo colle estrinsecazioni della forza geniale; il mondo si rifiuterebbe di prendere stanza in crani riempiti dei fumi della fantasia. Forza di volontà e senno pratico formano l'uomo di Stato. Treitschk, il grande storico dei re di Prussia, non dava alcun peso al temperamento negli uomini politici. Egli ci racconta di Federico Guglielmo IV di Prussia e del suo temperamento malinconico che determinò le irresolutezze e !e inconcìudenza della sua politica, a ciò aiutando anche l'inclinazione al ro• manticismo caratteristica di quel tempo. Davide Federico Strauss pubblicò uno studio dal titolo « Il romantico sul trono dei Ce1,ari n. Discorreva egli di Giuliano l'Apostata, ma alludeva invece a Federico Guglielmo IV. Guglielmo l'Apostata fu invece nella serie degli Imperatori romani una delle più gentili apparizioni. La fine dell'Impero ebbe tipi meno pericolosi da quelli deì primi cento anni. Ma in complesso il cosidetto « forte temperamento , predominò appunto nei periodi di Cesarismo esplicantesi in maggiore ci viltà. Non una grunde mente si è rivelato !\I mondo fra fumi delle azioni ispirate dal sentimento. Gli uomini di Stati vi:ramente di talento tendono al raggi un - gimento soltanto di quanto è possibile. Per contro gli uomini politici tutto sentimento che lavorano col cuore e colla fan - tauia, suppongono negli altri quella stessa ingenuità che essi onestamente dimostrano e . <'n lasciano traccie durevoli nella storia. La forza d'una personalità non sta nel Patos ma nell'assennatezza. Chi è tanto superiore da fare dell'ironia sopra di se, ba in sè stesso la migliore garanzia nelle vicende del mondo. Tali uomini non faranno mai una politica sentimentale. (Die Zukunft, 2 Gennaio 1909). RECENSIONI CHRISTIAN CoRNÈLTSSEN - Théorie du sa/aire et du travail salarié - Paris , V. Giard et E. Brière, pag. 704. Prezzo, franchi 14. Continuando le sue ricerche sugli elementi e sui fattori economici nella vita sociale, l'autore dimostra che la qualità essenziale del la \'Oro salariato , sotto il regime capitalista , è quella di essere una merce come qualsiasi altra, sottoposta a certe leggi determinate. Dopo una critica approfondita delle teorie di alcuni economisti, il Cornélissen studia le condizioni di lavoro nei diversi impieghi e ne ricerca l'influenza sul raggio del salario. Molte pagine sono dedicate ai modi con cui calcolare il salario e all'azione che l'organizzazione patronale ha avuto sulle mercedi. In 23 capitoli, l'autore procede gradatamente verso una teoria generale del salario , che si trova p:ii formulata nei quattro capitoli seguenti. Questo libro del Cornélissen non presenta solo un interesse teorico: ha invece molta importanza pratica tanto pei padroni che per gli operai. La lettura di questo volume , pieno di fatti e d' idee , permetterà ad ognuno di rendersi conto delle leggi a cui è sottoposto il prazo del lavoro. F. R. A. SPENCER- L' evolu{ione morale - Torino, fratelli Bocca, editori. Pag. X, 246. Prezzo L. 7,00. A. BAIN- La scien{a del/' educa,ione - Torino , fratelli Bocca. Pag. XXIV, 477. Prezzo L. 5,00. C. G. LELAND- La forza della volontà - Torino , fratelli Bocca, editori. Pag. XIV, 207. Prezzo L. 3,50. Riuniamo questi tre volumi , perchè molti ed interessanti sono i punti di contatto , per quanto assai diverso il valore dei singoli autori. Nel primo di questi libri ( col quale è compiuta la traduzione dei principii di etica), Herbert Spencer esamina le in• duzioni dell'etica e l'etica nella vita individuale. Più di qual siasi commento , valga l' enunciazione dei capitoli , a dare un'idea del pensiero di lui. I titoli dei capitoli della prima parte ( le induzioni dcli' etica ) sono i seguenti : la confusione del pensiero etico-quali idee e quali sentimenti sono etici?- aggressione - furto - vendetta - giustizia - generosità - umanità - veracità - obbedienza-industria-temperanza-castità. I capitoli della seconda parte ( l' etica ddla vita individuale ) riguardano l'attività - il riposo - la nutrizione - l'uso di stimolanti - la coltura - i divertimenti - il matrimonio - e la paternità. Il libro del Bain ha avuto fortuna in Italia, avendovi raggiunta la terza edizione. Esso si avvicina all'evoluzione mo• raie dello Spencer, nella parte che riguarda l'educazione morale, ove si notano profonde considerazioni d'ordine _filosofico• sociale. 1:. nche il volume del Leland miri\ ad uno stato spirituale di calma , che permetta il migliore sviluppo delle nostre facoltà razionali ; e dove parla della volontà fondata sull' assenza di principii morali egli arriva ad una sorprendente virtù di convincimento. F. R. FA USTO NrcoLINI: I/ pensiero dell'abate Galiani - Bari , G. La terza e figli, 1909. Pag. vm-442. L. 5· E' un volume della Bibl.-oteca di cultura moderna , che i La terza, con molta eleganza tipografica, diffondono nel pub• blico. Ottima è stata l'idea del Nicolini di presentare agli studiosi, del celebre abate. Di lui si leggono anche ora, con molto profitto, il trattato Della Moneta, i Dialogues sur le commerce des blés e gli altri scritti di varia natura. Le opportune note del Nicolini rendono la lettura più accessibile al pubblico ed anche più completa. F. R.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==