656 RIVISTA POPOLARE partito, sia anche capitanato da Turati o da Mirabelli . se si ammettesse che gl' impiegati abbiano il d: ·itto sconfinato d'infischiarsene dei superiori. :ì\oi siamo stati i soli nel campo democratico a riconoscere che l' attitudine assunta da molti funzionari era assolotamente incompatibile con la esistem:a dello Stato ; e con maggiore ragiore oggi, dopo aver letto ciò che Crespi ha detto nel numero precedente della 'RJ·vista sulla condizione degli impiegati in In0 hilterra, possiamo conchiudere, ripetendo un vecchio nostro pensiero , che ciò che si permettono gl'impiegati in Italia non si verifica in verun altro Stato monarchico o republicano di Europa e del mondo inter9. Noi sin dal primo annunzio de!la punizione inflitta al Campozzi dissentimmo da coloro che se n'erano rnliegrati; e dissentimmo per ragioni <li opportunità politica e per le condizioni personali del punito ; la discussione della Camera , o almeno la difesa insolitamente fiacca fatta del condannato da Filippo Turati ci apprese che anche i socialisti an~- mettevano la legittimità di una punizione , ma ritenevano che era stata soverchia, feroce la misura della medesiu1a. E noi siamo di accordo pienamente; tanto piu che il governo italiano non sempre sente il dovere di punire i suoi f:unzionari per colpe sostanzialmente più gravi, che non siano quelle della infrazione alla disciplina - per quanto le conse~ guenze di essa siano state messe in evidenza assai bene nel forte discorso del Ministro Schanzer. Noi, ad esempio, non sappiamo nonchè approvare ne~1meno comprendere che siano rimasti impuniti e mdisturbati quei funzionari di vario ordine che fecero si triste figura nel processo Angelelli - Acciarito, bollati severamente per quanto non condannati per prescrizione dal Tribunale di Roma e dei quali l' on. Giolitti si permise di fare la difesa senza che la Camera, e nemmeno l'Estrema Sinistra, si sia ribellata. Noi non sappiamo comprendere come un Presidente di Corte di Appello, qual' è il Mazzella, costretto a s,appare <la Palermo dopo esservi stato solennemente messo alla gogna e da un avvocato e da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, possa essere destinato ad un'altissima funzione in Roma. Questi ed altri simili casi rendono più ingiusta e più irritante la condanna del Campanozzi e fanno avvertire una difierenza di criteri nei ministri, e tale da autorizzare la pubblica opinione a ritenere che in essi manchi la visione sicura dell'alta funzione sociale dello Stato, di cui essi non dovrebbero essere che gli strumenti. Si può ammettere quindi, che gli elementi dirigenti del partito socialista, che avevano applaudito Campanozzi a Firenze ed erano con lui solidali abbiano profittato dell'errore del governo per trarne vantaggio per la loro causa, pur non essendo convinti del tutto della purezza della bandiera che avevano sollevato. Dati i precede□ ti elettorali del Collegio di Biandrata dove nel 1904 il candidato socialista aveva ottenuto una splendida votazione , diviene chiaro che f l m_aggiore contributo alla vittoria del giorno 20 l abbiano portato le masse elettorali che votarone per Campanozzi perchè socialista : esse avrebbero votato , disciplinate come sono , anche per Belzebù , se ad esse fosse stato presentato come soci:1lista. Fu merito dei dirigenti l'avere scelto un candidato , che poteva raccogliere anche le poche centinaia di voti, che occorrevano per far traboccare la bilancia dal loro lato e che potevano essere raccolti facilmente tra i malcontenti , che c' erano nel corpo elettorale , più numerosi nel momento attuale, in cui è facile e doveroso mostrarsi malcontento dell'attuale ministero. Ma tra i malcontenti ci furono quelli creati dalla stess:t lotta elettorale? Sin dal momento in cui si conobbero i risultati del primo scru_tinio molti previdero, che le forz:e della democrazia cristiana affermatasi allora sul nome <lel Molina in gran parte si sarebbero volte a benefizio del Campanozzi. M,t perchè mai <lei monarchici si sarebbero uniti alle !orze sovversive? Il caso si è visto spesso in Sicili,t e nel mezzogiorno. In provincia di Siracusa , ad esempio, se mal non ricordiamo , un Senatore del Regno dei più conservatori se non schiettamente reazionario, nelle elezioni generali del 1904 si era schierato in favore proprio di un altro Campanozzi, fratello dell'eletto del giorno 20, e di ti:Jta politica più accesa. Ciò per bizze locali e per far dispetto al governo o al suo rappresentante locale, il Prefetto. Il quale inverità <li dispetti era merirevole a giudicarne dallo sconveniente richiamo alla tede monarchica fatto al Senatore parteggiante per un candidato antimonarchico. Ma queste aberrazioni elettorali non ci sembravano possibili in Piemonte, che credevamo meglio educato politicamente. Pure nacque il sospetto che non pochi monarchici molinisti nel ballottaggio si sarebbero schierati in favore del candidato an timona rchico , pel dispetto della caduta del Molina. A questo sospetto dà il carattere di certezza una lettera con tanto di firma , che dal Collegio di Biandrato è stata indirizzata al Corriere della Sera a giustificazione del contegno <lei molinisti. In essa si dice : il Molina è nato ed amato nel collegio ; pel Molina il giorno 2 Dicembre, alla presenza del Prefetto e dell' on. Bernini deputato di Novara, si erano dichiarati i sindaci dei Comuni principali del collegio e i Consiglieri provinciali ; invece all'ultima ora si volle dai monarchici presentare un qualsiasi Crivelli e i mo" narchici molinisti hanno voluto infliggergli una meritata lezione votando pel candidato antimonarchico sociaiista. Ed ecco una <lei tanti segni dell'unificazione morale..... che si va compiendo nel male in Italia e che noi abbiamo altra volta segnalato e deplorato a proposito della condotta degli operai negli scioperi. Il settentrione si avvicina sempre più al mezzogiorpo non già per una specie di endosmosi e di esosmosi delle qualità buone dell'una e dell'altra regione ; ma col prendere reciprocamente l'una dall'altra ciò che hanno di cattivo ... Cosi nel Piemonte oggi si può vedere che in una lotta elettorale di grande importanza mentre llegli Stati inferiori si può ammirare incondizionatamente l'ordine, la compattezza, la disciplina; quelli superiori danno lo spettacolo della subordinazione dei fondamentali criteri politici alle passioni più meschine ed ai risentimenti personali. Queste passioni meschine e questi risentimenti personali rappresentano il contributo piccolo , ma necessario, di cui avevano bisogno i socialisti per trionfare nella elezione di Biandrate.
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